Confesercenti contro "il metodo Pesciatini"
"Il solito "metodo Pesciatini" che decide senza consultare le associazioni di categoria, o almeno la nostra"
La chiusura dei mercatini (►leggi qui) ha mandato su tutte le fuorie Confesercenti Toscana Nord che all'assessore Pesciatini contesta sia i tempi che il modo con i quali è arrivato alla decisione di chiudere fiere e mercati. «Il Comune di Pisa ha sbagliato i tempi ed i modi nel firmare l’ordinanza con la quale annulla tutti i mercati straordinari fino al 3 dicembre, compresi antiquariato e quelli natalizi, mettendo in ginocchio una categoria che nei fatti non è mai uscita dal primo lockdown». C’è amarezza nelle parole del responsabile Anva Toscana Nord Claudio Del Sarto e del presidente provinciale Roberto Luppichini, dopo la lettura dell’ordinanza del sindaco Michele Conti che ha sospeso tutta una serie di eventi mercatali a Pisa fino al 3 dicembre. «Sono sbagliati i tempi, dicono ancora Del Sarto e Luppichini, perché l’ordinanza giunge in una situazione ancora di incertezza normativa per quanto riguarda i mercati. Con una serie di interpretazioni per le quali attendiamo chiarimenti direttamente dal governo. Nel dubbio il Comune di Pisa decide comunque di annullare eventi che non altro che mercati e quindi che si svolgono con gli identici protocolli di sicurezza sanitaria in vigore per quelli settimanali. Sbagliato poi il modo, insistono i due rappresentanti Anva Toscana Nord, considerato che la decisione di Palazzo Gambacorti è arrivata senza alcun passaggio istituzionale, leggi concertazione, con le associazioni di categoria. Stiamo parlando di mercati, concludono, in cui operano attività che in questo anno terribile hanno praticamente azzerato i propri incassi, che non rientrano nell’ultimo Decreto Ristori e che vedranno perdere anche l’appuntamento autunnale a Pisa».
«Siamo davvero sorpresi dal metodo, aggiunge il responsabile area pisana di Confesercenti Toscana Nord, Simone Romoli, visto che una decisione di tale portata non è stata preceduta da nessun incontro e tanto meno dalla concertazione. Insomma applicato ancora una volta il ‘metodo Pesciatini’, che prevede la comunicazione a cose fatte almeno alla nostra associazione. Con conseguenze non solo per gli ambulanti, per l’ennesima volta colpiti duramente, ma anche per le attività a posto fisso che avevano solo beneficio da queste iniziative nel centro storico».