Confesercenti critico con la scelta di togliere la cedolare secca sui fondi commerciali

Economia
PISA e Provincia
Martedì, 17 Dicembre 2019

A meno di un tentativo in extremis da inserire nel maxi emendamento, nella ormai prossima manovra economica non ci sarà la cedolare secca al 21% sugli affitti commerciali.

L'aliquota agevolata, introdotta dalla legge di bilancio 2019 per i contratti di locazione commerciale stipulati nell'anno in corso, era stata inizialmente confermata anche per il 2020.

“Poi questa cancellazione improvvisa e inaspettata, che ci lascia molto perplessi – commenta Simone Romoli, responsabile area pisana di Confesercenti Toscana Nord -. Si trattava infatti di un provvedimento che senz’altro poteva essere migliorato, ma non stralciato del tutto. Così si dà un ulteriore colpo ai piccoli negozi e non si contribuisce certo a migliorare i centri storici sempre più disseminati di serrande abbassate”.

Romoli ricorda come Confesercenti Toscana Nord aveva sostenuto anche a livello locale l’introduzione della cedolare secca anche per gli affitti commerciali. “A livello nazionale la cedolare era stata introdotta su proposta di Confedilizia, da subito appoggiata da Confesercenti, per cercare di frenare il caro-affitti che, in molte città, sta mettendo in difficoltà le imprese del commercio. Non era un provvedimento perfetto, ma era un passo soprattutto per rilanciare il mercato dei fondi commerciali sfitti. Un mercato bloccato anche nella nostra città dove ci sono strade, soprattutto quelle immediatamente fuori dall’asse commerciale, in cui i fondi con il cartello affittasi sono di più di quelli aperti. Penso a Via Cattaneo, Via San Martino o Via dei Mercanti. Ci eravamo per questo impegnati anche a livello locale – dice ancora Romoli – ad esempio sostenendo una mozione della consigliera comunale Giulia Gambini in questa direzione ed organizzando un dibattito sull’argomento insieme a Confedilizia alle Officine Garibaldi”.

Confedilizia che a livello nazionale ha fatto sentire tutto il proprio disappunto per questa cancellazione con il suo presidente Giorgio Spaziani Testa, disappunto condiviso anche dall’Avv. Barbara Gambini presidente della federazione toscana di Confedilizia. “Il nostro invito, rivolto al governo, è  non solo nel segno della conferma ma anzi della stabilizzazione della cedolare secca per gli immobili commerciali locati. Il rilancio del commercio, il contrasto al fenomeno  delle "serrande chiuse" e allo spopolamento dei centri città si combatte proprio con la misura invocata e che dovrebbe eliminata dalla prossima legge di bilancio. La cedolare secca funziona – conclude la presidente Gambini -, lo dimostrano i dati delle locazioni abitative. Perché insistere pervicacemente contro il comparto immobiliare che è  afflitto da una profonda crisi dal governo Monti ad oggi? Per questo chiediamo a gran voce che la cedolare secca per le locazioni commerciali sia mantenuta quale misura incentivante”.

redazione.cascinanotizie