Confesercenti e Confcommercio concordi in una ZTL ridotta
Entrambe le associazioni di categoria dei commercianti pisani, con note e sfumature diverse, concordano nelle proposte dell'Amministrazione Comunale fatte in riferimento ad una ZTL meno estesa.
“Finalmente parlare di una rimodulazione degli orari della ztl, per periodi brevi e ben definiti, non è più un tabù. Da sempre abbiamo chiesto un utilizzo flessibile dei varchi elettronici che venisse incontro alle legittime esigenze dei residenti ma anche a quelle dei commercianti che comunque contribuiscono a rendere ancora vivo il centro. A maggiore ragione ci sembra importante aver messe in discussione anche la chiusura estiva dei lungarni che abbiamo sempre subito senza mai poter discutere sui suoi reali vantaggi”. Sono Luigi Micheletti, presidente area pisana di Confesercenti Toscana Nord, e Massimi Rutinelli presidente del sindacato pubblici esercizi Fiepet ad intervenire sulla mozione della maggioranza di Palazzo Gambacorti, con primo firmatario il consigliere di Pisa nel Cuore Gino Mannocci, che chiede alla giunta di rivedere in via sperimentale gli orari della ztl nel periodo estivo. “Ci sembra un atteggiamento ragionevole – insistono Micheletti e Rutinelli – per iniziare a discutere sulla ztl. Nessuno da parte nostra pensa che il centro debba essere aperto senza alcuna regola. Ma secondo noi ci sono spazi per una rimodulazione degli orari dei varchi in periodi ben definiti. L’estate, ad esempio, quando la città si svuota soprattutto degli studenti e di molti residenti, crediamo ci siano spazi per una sperimentazione ben calibrata. Obiettivo rivitalizzare alcune zone che con la ztl sono rimaste tagliate fuori anche dalla movida, quella sana che noi difendiamo”. Stesso discorso per i lungarni. Ancora i due dirigenti Confesercenti: “Se la ztl nel centro storico può avere una motivazione e cioè consentire aree di sosta ai residenti, la chiusura dei lungarni francamente non l’abbiamo mai compresa. Con le precedenti amministrazioni ci siamo battuti per la sua eliminazione trovando sempre un muro e quindi, invece di sterili proteste, abbiamo provato a mitigarne gli effetti. Una chiusura le cui motivazioni non abbiamo mai compreso se non l’incapacità di gestire ad esempio la sosta selvaggia sui lungarni”. La conclusione di Luigi Micheletti e Massimo Rutinelli con una proposta: “Sosteniamo la proposta della maggioranza rendendoci disponibili anche ad un tavolo di confronto in modo da concertare le eventuali modalità di apertura. Magari istituendo un calendario, limitato, di giorni in cui si possa provare l’accesso libero. Per quanto riguarda gli altri mesi non estivi, perché non pensare ad una sorta di ‘accesso di cortesia’ ad esempio di un’ora per permettere di entrare per fare un acquisto, accompagnare qualcuno ad un ristorante, a teatro”.
Anche la Confcommercio di Pisa plaude alla proposta del gruppo consiliare Pisa nel Cuore appoggiata da tutta la maggioranza di centro destra
“Per contrastare il provvedimento della Ztl e della chiusura dei Lungarni siamo arrivati ad organizzare persino il funerale del commercio, portando una bara all'interno del comune di Pisa” – ricorda il direttore di Confcommercio Provincia di Pisa Federico Pieragnoli: “Allora fummo purtroppo profetici. Oggi, a distanza di dieci anni, c'è una mozione di una forza di maggioranza come Pisa nel cuore che impegna la giunta alla revisione degli orari di accesso alla Ztl e l'accesso ai Lungarni d'estate. Ebbene, Confcommercio è perfettamente d'accordo”.
“Il tramonto definitivo della Ztl 24 ore sarebbe l'inizio di una nuova era per il commercio pisano” - è convinto il direttore Pieragnoli: “La Ztl h24, unica in Italia, rappresenta un provvedimento ottuso e punitivo, che in un combinato disposto con la tariffe spinte ai massimi livelli dei parcheggi da parte delle precedenti amministrazioni, ha gravemente compromesso l'identità e la tenuta del commercio cittadino. Una gestione scellerata quella passata, ad esclusivo vantaggio di una sparuta minoranza che sogna una impossibile città vetrina inaccessibile come un antico castello medievale”.
“Il solito ritornello del trasporto pubblico è solo uno specchietto per le allodole, essendo totalmente inadeguato, e negli anni persino peggiorato. La realtà smentisce sistematicamente tutti gli ideologismi di maniera. Dalla Pisa in scarpe da tennis secondo un vecchio slogan elettorale alla odierna Pisa ridotta in mutande ci vuole una rivoluzione” - aggiunge il direttore Pieragnoli che conclude: “Occorre una gestione consapevole e illuminata degli accessi in centro e delle soste, che sia rispettosa di una pluralità di interessi ed esigenze differenti. Ci vorrà tempo, ma con una riapertura della città al traffico e parcheggi più ragionevoli, sarà più facile riattivare il circuito degli acquisti e delle presenze in centro, soprattutto delle famiglie, con tutti i benefici del caso, anche in termini di sicurezza, controllo sociale, vivibilità di piazze e di strade”.