Confcommercio e Lega in piazza per la riapertura completa
Senza l'Università ed i suoi studenti la città muore. Confcommercio con la Lega al suo fianco lancia un nuovo incontro alla presenza del sindaco
ConfoCommercio e la Lega unite nella pretesta per chiedere la riapertura dell'Università di Pisa. «Economia della città e università vanno a braccetto e su questo punto non molleremo la presa finché tutto non sarà tornato ad una ragionevole normalità». È il direttore di Confcommercio Provincia di Pisa Federico Pieragnoli a lanciare l'invito ai commercianti pisani a partecipare a “Università Chiusa, Pisa muore”, l'incontro organizzato dalla stessa Confcommercio pisana, in programma venerdì 11 settembre con inizio alle ore 18, in piazza Garibaldi, presso il locale Bazeel. Con la presidente Federica Grassini, ci sarà anche il sindaco Michele Conti, il deputato pisano Edoardo Ziello, autore di una recentissima interrogazione parlamentare sul tema, e la partecipazione straordinaria del vicesegretario federale della Lega Andrea Crippa.
«Ci sono interi settori del commercio pisano letteralmente in ginocchio, e penso alle agenzie immobiliari, alle librerie, ai pubblici esercizi e ad altri comparti, siamo già a settembre e non possiamo fingere che non stia accadendo niente, spiega Pieragnoli: Pisa è letteralmente stravolta nei suoi fondamentali e l'incontro che abbiamo organizzato il prossimo venerdì, in pieno centro storico, nasce proprio come un momento di confronto aperto a tutti e una ulteriore nuova occasione affinché coloro che possono effettivamente fare qualcosa per Pisa intervengano concretamente. Ribadisco che l'incontro è aperto a tutti, noi ci siamo rivolti e li ringraziamo per la partecipazione, agli unici politici che fino adesso hanno fatto qualcosa su questo versante, facendo pressione e cercando di trovare una vera soluzione con gli interessi autentici della città, ovvero sostenere le centinaia di imprenditori e commercianti coinvolti e le migliaia di lavoratori che rischiano il posto».
«Anche se vediamo in giro ancora troppo immobilismo, noi non ci rassegniamo, come abbiamo dimostrato con la recente manifestazione sotto il Rettorato e con tutte le altre azioni che a più livelli abbiamo intrapreso. Questo perché se l'università non riapre a pieno regime, ci troveremo, a distanza di anni, a celebrare, nostro malgrado, un nuovo funerale del commercio pisano», conclude Pieragnoli.