Consegnati a Cascina i premi ai vincitori della Borsa di Studio Sara Taddei
Matteo Nencini e Leonardo Biasci sono i vincitori della ‘Borsa di studio Sara Taddei’, consegnata ai due studenti del ‘Pesenti’ nella sala del consiglio comunale di Cascina
Presenti i genitori di Sara, Marco e Dania, le sorelle e la nonna paterna, oltre al sindaco Michelangelo Betti, a Silvia Briani, direttore generale Aoup, e Fernando Mellea, docente del liceo. Premiata anche, con una targa, Aurora Giuntini, diplomatasi quest’anno con il massimo dei voti e vincitrice della borsa di studio nell’edizione numero 20.
La Borsa di Studio è stata istituita più di venti anni fa dalla famiglia di Sara, bravissima studentessa della scuola cascinese scomparsa in un tragico incidente stradale nel 1997, e vuole costituire uno stimolo per gli studenti che iniziano il loro percorso di studi liceale al ‘Pesenti’. Questo riconoscimento viene assegnato ai due studenti o studentesse delle classi seconde che al termine del percorso della scuola media inferiore, nel primo quadrimestre e nello scrutinio della classe prima dell’anno scolastico precedente, abbiano ottenuto la più alta media dei voti.
Dopo il saluto commosso di Mellea, all’epoca insegnante di Sara, il sindaco Betti ha ricordato come la sala del consiglio “sia anche un luogo a disposizione della comunità. Per il secondo anno ospitiamo con piacere la consegna delle borse di studio intitolate a Sara e sono felice di rivedere qui la mia ex alunna Aurora Giuntini, i miei colleghi, gli studenti e i genitori dei premiati”. “Ringrazio Taddei dell’invito – ha aggiunto la dottoressa Briani – per un evento rivolto ai giovani, piena di generosità e di speranza. Siamo usciti dalla pandemia, ma siamo in un periodo non facile a livello globale: vedere la luce in fondo al tunnel è comunque un traguardo positivo. Permettere ai più meritevoli di avere un supporto in più, è veramente una bella cosa, fatta con il cuore”. Commosso anche Marco Taddei, che tra pochi giorni andrà in pensione proprio dall’Aoup. “Lo scorso anno invitammo le istituzioni – ha detto – come la Regione e la Provincia, ma stavolta ho optato per una edizione più ‘personale’ perché per me ora finisce un’epoca e ne inizia un’altra. Da 24 anni facciamo questa borsa di studio: un piccolo aiuto che diamo volentieri ai più meritevoli, come stimolo per cercare di migliorarsi sempre. Con la volontà, si riesce ad arrivare dove non si penserebbe”.