Controlli capillari, ma poche multe per i pisani
Dopo cinque giorni di zona rossa il Prefetto di Pisa traccia un primo bilancio. Cittadini corretti e sanzioni con il contagocce. Castaldo: "Fondamentale la collaborazione di tutti"
I primi cinque giorni di "zona rossa" sono passati senza scossoni, anzi, dal punto di vista dell'ordine pubblico, sono trascorsi con grande senso di responsabilità da parte di cittadini e attività commerciali. Parola del Prefetto di Pisa Giuseppe Castaldo. L'ottimo e confortante atteggiamanto dei pisani rispetto alle ultime restrizioni imposte dal Governo alla Toscana per contrastare la diffusione della pandemia, resta l'unica e vera risposta al Covid-19 e all'emergenza sanitaria.
"Da domenica 15 novembre - spiega il Prefetto Castaldo - sulle strade pisane sono proseguiti i controlli delle forze dell'ordine. In alcuni casi, mirati e organizzati in determinati punti di passaggio e di maggior traffico. In base ai dati in nostro possesso - prosegue il Prefetto di Pisa - possiamo parlare di sostanziale rispetto delle normative anti-Covid, sia da parte dei cittadini che delle attività commerciali aperte al pubblico. Le sanzioni sono state veramente poche".
In molti, però, segnalano l'assenza di posti di blocco sulle strade. "Quello sulle strade pisane - dice Castaldo - è un monitoraggio costante, continuo. Di certo non possiamo mettere un posto di blocco in ogni punto specifico del territorio".
Fondamentale, quindi, diventa la collaborazione di tutti. "Per uscire dalla zona rossa, o orancione - continua Giuseppe Castaldo - serve la collaborazione di tutti: cittadini e istituzioni. Detto dei cittadini, sostanzialmente rispettosi delle prescrizioni, persistono ottimi rapporti di collaborazione anche tra gli enti. Siamo in costante contatto con i sindaci, anche per dare risposta immediata, se ce ne fosse bisogno, alle possibili criticità sui territori".