"Contrordine, anzi riordine del giorno del centrosinistra sull’espansione militare nel Parco"
Un Cuore per Vecchiano: "A Vecchiano è mancata la voce di quello schieramento ampio e trasversale delle persone che non vogliono lo sviluppo di ulteriori infrastrutture militari (ne abbiamo anche troppe) e certamente non le vogliono nel Parco"
Nota della lista civica ambientalista autonomista Un Cuore per Vecchiano.
Ad aprile e a maggio 2022 il centrosinistra di Vecchiano, il consiglio provinciale di Pisa, il consiglio regionale della Toscana, avevano detto “NO” all’espansione militare nel Parco, con energia e con passione, anche con il consenso di forze civiche e personalità indipendenti, fra cui noi di “Un Cuore per Vecchiano”.
Il 18 settembre 2023, nella riunione dei sindaci del Parco, le amministrazioni di centrosinistra erano assenti o si sono astenute. Fra gli assenti anche il sindaco di Vecchiano e presidente della provincia Angori. Evidentemente la fermezza sul “NO” non era così ferma, oppure non sono stati ascoltati, oppure le pressioni da Roma su Firenze e da Firenze sulla provincia di Pisa sono state fortissime. Il presidente Giani, con la scusa della “base militare diffusa”, ha ceduto e ha chiesto ai sindaci della sua parte politica di cedere.
Ieri, 28 settembre 2023, nel consiglio comunale di Vecchiano, il centrosinistra ha però voluto fare ammenda e ha fatto votare un nuovo ordine del giorno “contro”. Stavolta, però, il loro “contro-ordine” o “ri-ordine”, abbiamo lasciato che se lo votassero da soli (ci siamo astenuti, perché “Un Cuore per Vecchiano” è e rimane sempre contraria allo sviluppo di infrastrutture militari nel Parco).
A Vecchiano è mancata la voce di quello schieramento ampio e trasversale delle persone che non vogliono lo sviluppo di ulteriori infrastrutture militari (ne abbiamo anche troppe) e certamente non le vogliono nel Parco.
La porteremo noi di “Un Cuore per Vecchiano”, visto che i presidenti Giani e Mazzeo e gran parte degli amministratori di centrosinistra sono evidentemente confusi, o ipocriti, gonfi di retorica ma privi di risolutezza.