Contrordine, il Cda del teatro è apolitico
Non si placa lo scontro a distanza fra il Partico Democratico ed il nuovo Consiglio di amministrazione della Città del Teatro di Cascina.
Il PD evidenzia come il presidente Andrea Buscemi, dichiarando che il Cda è apolitico, stia facendo retromarcia a due mesi dal suo insediamento.
"Dopo un'estate alla carica, scrivono i Dem, Buscemi fa marcia indietro. Il presidente del teatro smette di parlare di conti e inizia a chiedere aiuto alle istituzioni. Intanto la gestione del teatro di Cascina pare sempre meno trasparente. A due mesi dalla nomina, il presidente della Fondazione Sipario Toscana Onlus perde le certezze iniziali e continua a tenersi lontano dall'aula del consiglio comunale, dove dovrebbe presentare l'operato proprio e del Cda. Buscemi potrebbe pesare meglio le proprie parole, continuano dal Partito Democratico. Dalle nomine del 4 agosto i nuovi vertici amministrativi hanno lavorato per azzerare l'esperienza precedente, con scelte gestionali e con una campagna di fango sulla gestione. Al termine di due mesi di demolizione il presidente prova ad accreditatarsi come figura garante della libertà del teatro di Cascina dalla politica. Un ruolo non più credibile, pensando a modi e tempi delle nomine, valutando le scelte di queste settimane.
Poi la stoccata finale: "Conclusa la fase distruttiva il Cda si accorge del pieno isolamento conquistato e, iniziando ad affondare, chiede aiuto alle istituzioni che ha sinora snobbato. Un esempio di scarsa lungimiranza, visto che sin dall'inizio era evidente che il contributo comunale (che vale meno del 20% del bilancio) non sarebbe bastato a portare avanti l'attività".