Corrado a Punto Radio: finire i campionati a ogni costo e sullo stadio: si farà

Sport
PISA e Provincia
Venerdì, 27 Marzo 2020

Il presidente e gli altri soci, con Ricci super motivato a guidare il gruppo, stanno lavorando per non farsi trovare impreparati dalla ripresa della stagione e dagli scenari economici che ne conseguiranno. Rassicura gli abbonati e sullo stadio nessuna marcia indietro

«Il calcio si deve adattare al cambiamento che impone un evento eccezionale come l’emergenza sanitaria che stiamo vivendo e cambiare le proprie abitudini. Tutti noi addetti ai lavori dobbiamo spogliarci dei nostri distintivi e lavorare nell’interesse del sistema calcio». Queste le parole con le quali il presidente Giuseppe Corrado ha concluso una lunga intervista rilasciata ai microfoni di Punto Radio, la radio ufficiale del Pisa Sporting Club, nel corso della trasmissione Primo Piano addosso ai fatti condotta da Massimo Marini.

Il presidente nerazzurro ha affrontato molti argomenti, dall’emergenza coronavirus, vissuta a livello personale, alla questione stadio, passando per le ricadute economiche sulla società e sul calcio in generale, oltre ovviamente al suo pensiero su come potrà concludersi la stagione 2019/20.

IMPREPARATI Sull’emergenza Covid-19, l’impressione di Corrado è che all’inizio ci sia stata un po’ di trascuratezza visto che già dalla fine di gennaio si verificavano preoccupanti aumenti di influenze e malattie polmonari. Il lockdown del paese ha sorpreso la famiglia nerazzurra che, lo ricordiamo, si stava preparando alla trasferta di Salerno. Corrado con la moglia si trovano a Parma, il figlio Giovanni con la sorella Matilde a Milano, dove si trova anche l’altro socio Paletti, l’azionista di maggioranza Ricci invece è rimasto bloccato nella Liguria di ponente, dove si trovava al momento del primo Dpcm e dove è rimasto ligio all’obbligo di non spostarsi. La distanza non impedisce al board nerazzurro, Ricci molto motivato in testa, di riunirsi online per pianificare e progettare il futuro in modo da farsi trovare pronti alla ripresa, qualsiasi siano gli scenari che la FIGC e Lega B vorranno adottare.

Riascolta l'intervista a Corrado

TRE IPOTESI Ma quali sono questi scenari? Corrado ha parlato di tre possibili soluzioni. La più ottimistica, ma forse anche quella che al momento si vede meno realizzabile, è una ripresa della stagione il 2 maggio, con conclusione dei campionati entro il 30 giugno o dintorni; l’altra quella più gradita al presidente del Pisa, prevede di finire la stagione a costo di sforare nella prossima. Si tratta di trovare un accordo per prolungare i contratti in essere e trasformare quello che è il precampionato, nella parte finale della stagione 2019/20, poi una breve pausa e via con la stagione 2020/2021. In questa soluzione Corrado vede anche la possibilità di rientrare in parte delle perdite economiche maturate in questa primavera di emergenza, con le partite amichevoli soppiantate da partite vere che avvicinerebbero pubblico, e gli sponsor potrebbero vedere, almeno in parte, onorati i contratti in essere con la conclusione del campionato; terza e ultima ipotesi: sospensione e azzeramento dei tornei. Un po’ come dire, signori, abbiamo scherzato, questa stagione non è mai esistita. E qui Corrado non ha usato mezzi termini: «sarebbe una catastrofe sia economica sia sportiva». Difficile dare torto al presidente, con l’azzeramento della stagione, il danno economico sarebbe incalcolabile, basti pensare agli sponsor che dovrebbero essere risarciti, a DAZN, a proposito, ancora si attendono sviluppi circa il prosieguo del contratto, agli stipendi dei calciatori erogati senza aver avuto in cambio prestazioni e risultati.

PERDITE PER MILIONI L’aspetto economico è centrale in questa crisi e ancora Federazione, Lega e Assocalciatori non hanno trovato una quadra. Si parla di taglio degli stipendi, ma da Tommasi e il suo vice Calcagno ancora nessuna comunicazione, si parla di cassa integrazione, ma qui Corrado, fa presente come non si possa mettere su un unico piano il calciatore di serie C, con il top player di sera A, così come la società di serie C e quella di serie A, magari di vertice. Corrado pone, giustamente un distinguo, come erogare la cassa integrazione ad un calciatore che guadagna cifre a 6 zeri al mese, è una soluzione che può funzionare per chi porta a casa qualche migliaio di euro, ma non è la soluzione, che secondo il presedente del Pisa deve passare da un accordo con l’AIC.
Corrado ha poi sottolineato come il Pisa sia fra le 3-4 squadre più penalizzate della cadetteria, visto l’alto numero di contratti commerciali, non sono stati citati, ma basti pensare ai field box appena installati, di vendite di biglietti al botteghino e di abbonati. A questo proposito il presidente del Pisa ha voluto tranquillizzare i possessori della tessera affermando che si andrà verso una compensazione delle partite non usufruite da mettere in campo per la stagione 2020/21.

AVANTI CON LO STADIO L’ultimo tema trattato da Corrado nella sua intervista a Punto Radio, è stato quello dello stadio. «Il progetto è giocoforza rallentato, ma non cambia, lo stadio si farà», queste le parole del presidente che ha anche ammesso come il lavoro stia procedendo anche in questi giorni per quanto possibile. Non ha escluso che alcune cose potrebbero cambiare, ma il progetto nella sua sostanza andrà avanti e lo stadio verrà riqualificato, questa è tutt’ora la volontà di Ricci, Corrado e soci.

La chiusura è un bel siparietto con Corrado che confessa di non essere mai stato a Parma ed in famiglia tanto quanto adesso, vede molte partite osserva giocatori suggeriti dal figlio Giovanni ed è in costante contatto con lo staff tecnico… D’Angelo permettendo. Il mister nerazzurro è un grande appassionato di cinema e in questi giorni, ha confessato Corrado, sta facendo scorpacciate di film ma, ha precisato ancora il presidente, senza trascurare il lavoro.

C’è da scommettere che alla ripresa questo Pisa si farà trovare pronto e sarà bello potersi ritrovare tutti quanti all’Arena Garibaldi. Il mondo, molto probabilmente, sarà un po’ diverso da quello che abbiamo conosciuto fino ad oggi, ma l’amore per i colori nerazzurri sarà sempre lo stesso.

massimo.corsini