Corruzione in Comune. Il Sindacato Generale di Base: "Mettere mano alla macchina organizzativa"
"Quanto accaduto in Comune ha sconvolto e colpito tutti\e, siamo ancora increduli"
Da parte del Sindacato Generale di Base, ancora sconvolto dal caso di corruzione che ha investito il Comune di Pisa, arriva l'appello ad un maggiore e migliore organizzazione della macchina comunale.
Riporta una nota diramata dalla sigla sindacale.
"Una inchiesta giudiziaria per corruzioni e altri reati sta investendo alcuni dipendenti del Comune di Pisa. da qui le riflessioni pubblica del sindacato generale di base
Va detto con estrema sincerità: quanto accaduto in Comune ha sconvolto e colpito tutti\e, siamo ancora increduli e nel caso di qualche collega ci auguriamo possa dimostrare la sua innocenza ed estraneità ai reati contestati.
Bisogna imparare dai fatti di cronaca che i problemi vanno affrontati, e non ci riferiamo ai reati penali sui quali inadagherà la Magistratura, parliamo invece di rotazione, incarichi, progetti, modelli organizzativi e gestionali, si affrontino le questioni a prescindere dal fatto che siano oggetto o no di contrattazione (e per questo motivo l'amministrazione comunale dovrà fare una scelta dialogante), lo si faccia per dare risposte ai cittadini e ai dipendenti comunali che ogni giorno si presentano in servizio credendo nel loro lavoro, lo si faccia per restituire credibilità e dignità al nostro operato.
Abbiamo meditato a lungo prima di uscire, ponderare bene le parole senza assumere toni giustizialisti o garantisti, occorre evitare, sempre, la gogna mediatica cosi' propensa a cercare colpevoli, entrare invece nel merito dei fatti senza eludere i problemi, perchè i problemi ci sono e non vanno rimossi.
Noi crediamo sia l'occasione buona intanto per riconoscere al 99% del personale comunale i giusti meriti per avere operato da tempo con pochi mezzi e organici risicati, orari svantaggiosi, il tutto per mandare avanti i servizi.
Al contempo vorremmo che i fatti di cronaca fossero anche l'occasione per rimettere in discussione una politica del personale trasversale alle Giunte succedutisi.
Nei mesi scorsi, l'Amministrazione aveva approvato un regolamento sulla rotazione del personale, avevamo chiesto di discuterne insieme senza ricevere disponibilità alcuna. "Non rientra nelle materie oggetto di contrattazione", risposta lapidaria per chiudere ogni margine di confronto.
Ora questo regolamento diventa centrale all'interno di mobilità interne obbligate dai fatti ma non dovremo limitarci ad un settore o due.
Nel corso degli anni alcuni istituti contrattuali sono stati utilizzati senza alcuna rotazione tra il personale creando non solo disparità di trattamento ma facendo covare sotto cenere astio, risentimento e demotivazione. Nulla di illecito ma la dimostrazione che anche le prassi organizzative lasciano a desiderare.
Ci sono aspetti poi della rotazione sottovalutati, rotazione non significa trasferire senza costrutto dipendenti verso mansioni per le quali non hanno preparazione alcuna, le mobilità sono aspetti dirimenti e necessitano di formazione; in questo anno e mezzo di Giunta Conti, come nel passato, si è fatto poco per fornire al personale competenze adeguate a ricoprire piu' ruoli. Anzi, sovente, colleghi\e sono rimasti ai loro posti per anni perchè non esistevano sostituti (!) e questo ci sembra francamente sbagliato, oppure i dipendenti sono stati suddivisi percentualmente tra piu' uffici e senza fornire alcuna motivazione.
Noi crediamo che il piano occupazionale 2019 sia stato troppo sbilanciato a favore di alcune figure e la coperta diventa troppo corta per dare risposte a tanti settori.
I piani occupazionali sono fatti per essere corretti, come anche il modello organizzativo e gestionale dei servizi, basta solo la volontà politica di farlo.
E se vogliamo che i dirigenti operino in linea ai principi di trasparenza e equa\logica rotazione bisogna dare loro la possibilità di farlo, attribuire obiettivi reali e perseguibili tenendo conto anche dei servizi, degli organici e dei carichi di lavoro.
E infine, quando si parla di rotazione dovremmo adottarla anche per le posizioni organizzative, come prevede per altro il regolamento, ci sono colleghi bravi e stimati ma da troppi anni a ricoprire sempre gli stessi incarichi e con le medesime retribuzioni accessorie . Ovviamente il trasferimento ad altro ufficio e direzione dovrà essere accompagnato da percorsi formativi e affiancamenti, condizioni mancanti anche per l'avvicendamento di colleghi di livelli piu' bassi . Nessuno dovrebbe essere insostituibile nella macchina comunale, non siamo in una bottega di artigiani del Medioevo ma nella pubblica amministrazione!
La strada da percorrere è ancora lunga, leggiamo sulla stampa locale di alcuni agenti di Pm che lamentano la presenza degli stessi vigili al duomo. Il motivo di astio è legato all'ordine pubblico, al fatto che i servizi della Pm sotto il controllo della Questura ricevono una indennità giornaliera. Ma le responsabilità di questa situazione vanno attribuite ai modelli organizzativi e gestionali che non hanno mai fatto ruotare il personale, un po' come accade , in parte, con i turni festivi, da qui ad associare tutti i colleghi di un ufficio a reati contestati corre grande differenza (stesso discorso vale per l'edilizia e qualunque altro settore).
Siamo allora in presenza anche di cattive e reiterate abitudini organizzative e gestionali che di per sè non rappresentano un reato ma contribuiscono a creare disparità economiche e mancata rotazione e, da questo contesto, emergono le dichiarazioni di colleghi\e lette a mezzo stampa .
Serve quindi collegialità nel mettere mano alla macchina organizzativa, il sindacato non potrà fare come gli struzzi ma giocare un ruolo dirimente sempre che l'amministrazione lo voglia permettere.
Sindacato Generale di Base".