Corteo No Green Pass bloccato. La frustrazione dei partecipanti: "Nemmeno Bin Laden"

Cronaca
PISA e Provincia
Martedì, 28 Settembre 2021

All'origine del fallimento un errore. Manifestanti pronti a nuove battaglie. Ora servono alleati: "Riuscire a coinvolgere dei camionisti sarebbe il top"

Il primo appuntamento sulle strade pisane dei No Green Pass è stato un fallimento (► LEGGI ANCHE Corteo No Pass bloccato dalla Polizia).

Ieri, lunedì 27 settembre, intorno alle 17, l’iniziativa intrapresa da una quindicina di automobilisti, partita dall’Aurelia in zona Ikea, è stata bloccata dalle forze dell’ordine appena varcato il casello Pisa-Centro della A12.

Lì, nella piazzola a bordo carreggiata, la Polizia stradale, le volanti della Questura e la Digos, hanno registrato le generalità degli automobilisti bloccati e dopo le verifiche del caso, hanno riaccompagnato la mini colonna di No Green Pass fuori dall’autostrada.

All’origine del fallimento della manifestazione che avrebbe voluto bloccare il traffico delle 18, un errore.

L’entrata in A12, infatti, a quanto pare, come spiegato da alcuni partecipanti al corteo sulla chat Telegram “No green pass toscana”, non era l’obiettivo della manifestazione, che invece avrebbe dovuto bloccare la Fi-Pi-Li.

Appena entrati in A12 gli automobilisti No Green Pass si erano fermati per attendere istruzioni e capire il da farsi.

Da leggersi la sequenza della chat del gruppo Telegram dove Letizia alle 17.06 scrive “si parte da Pisa”.

Immediati i commenti a sostegno. Scrive Bonnie Bonnie alle 17.07: “Braviiiiii finalmente, legate qualcosa allo specchietto...fatevi riconoscere”.

Andrea alle 17.08 chiede conferma per un amico: “Dove siete? Un mio collega si vuole aggiungere” e ancora Letizia, che pubblica un bel selfie a bordo strada, dopo appena pochi secondi risponde: “al casello, appena entrati. ci hanno già fermati. vediamo che succede”.

Secco il commento di Andrea alle 17.10: “Avete dato troppo nell'occhio mi sa...”. Bonnie Bonnie sottolinea alle 17.11: “Ma che ca**o vuol dire...ma ora una comitiva non può andare dove vuole tutti insieme?”. E Letizia fa mea culpa: “perché ci siamo fermati ad aspettare gente. non lo sapevamo”.

La chat Telegram "No green pass toscana" resta il luogo scelto per oraganizzare nuove e future manifestazioni, sempre in strada, per bloccare l'Italia.

Oggi ci abbiamo provato - scrive un’utente del gruppo Telegram a sera inoltrata - ma siamo stati fermati al casello di Pisa, eravamo una quindicina di macchine. Sicuramente necessitiamo di organizzarci meglio se vogliamo portare a buon fine la protesta”.

"Entriamo in fi pi li e poi vediamo di arrivare almeno a Ponsacco sperando che si aggiungono altre macchine o camion a supporto".

Un obiettivo, per un altro utente, a Pisa è stato comunque raggiunto: "Almeno hanno rotto il cazzo a 10 volanti".

La voglia di protestare resta comunque viva. Scrive un'altra utente: "La fipili in qualche maniera va bloccata... Se bisogna creare disagio è la strada giusta. Io lavoro in un supermercato a Livorno ed i nostri camion passano tutti da lì. Passano dalla fipili per rifornire i negozi tra Livorno, Pisa, Ponsacco,ecc... Le consegne partono dalle ore 5 fino al massimo primo pomeriggio. Non solo per la catena per cui lavoro ma per la maggior parte dei supermercati presenti nella provincia di Livorno e Pisa. Se hanno difficoltà nel tratto fipili passano anche dall'arnaccio".

L'obiettivo dei No Green Pass pisani e toscani resta vago: creare disagio. In serata un commento cerca di fare il punto della situazione sulla giornata vissuta a Pisa e mira ad eventuali e prossimi cortei, con un occhio all'esperienza accumulata:

"Oggi ero a Pisa e nonostante fossimo una quindicina di macchine ci hanno fermato all'inizio dell'autostrada, ma secondo me avrebbero provato comunque a fermarci ad una stazione di servizio. Morale della storia, o ci mettiamo tutti d'accordo e numerosi ci presentiamo in un unico posto e li rendiamo più difficile fermarci o altrimenti andiamo sparpagliati e ci bloccano loro. Poi riuscire a coinvolgere dei camionisti sarebbe il top".

Il sasso è stato lanciato, a chi di dovere il compito di raccoglierlo.

carlo.palotti