Corteo pro Palestina. Le reazioni della politica alle "Cariche" della Polizia

Cronaca
PISA e Provincia
Venerdì, 23 Febbraio 2024

I Cobas: "Governo fascista". Diritti in comune chiede che il Questore Sebastiano Salvo sia rimosso. Ferrante: "Clima di intolleranza"

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In aggiornamento

 

 

Ha scritto il presidente della Provincia di Pisa Massimiliano Angori.

Richiesta convocazione urgente Comitato provinciale Ordine e Sicurezza Pubblica.

Gent. Sig. Prefetto,

a seguito delle immagini che stanno circolando sui canali social relativamente agli eventi successi vicino a Piazza dei Cavalieri, in occasione di una manifestazione di studenti, ritengo urgentissima una convocazione del Comitato provinciale Ordine e Sicurezza Pubblica, al fine di avere un confronto istituzionale in merito a quanto accaduto.

 

Ha scritto il presidente della Regione Toscana Eugenio Giani.

“Le immagini di violenza che abbiamo visto oggi lasciano addosso sentimenti di profonda preoccupazione. La Toscana è terra di democrazia, di dialogo, di confronto. Mi auguro che si faccia chiarezza al più presto su quello che è avvenuto in una piazza pacifica dove c’erano degli studenti inermi che esprimevano la loro opinione”.

Così il presidente della Regione Toscana Eugenio Giani, commentando quanto accaduto questa mattina a Pisa nel corso di un corteo.

“Le idee si possono condividere o meno, ma la libertà di espressione del pensiero va sempre rispettata, perché è parte del nucleo fondante della nostra Costituzione, che la riconosce, la garantisce e costituisce un architrave degli ordinamenti democratici”, ha proseguito Giani, che per l’occasione richiama una riflessione di Piero Calamandrei: “Senza legalità libertà non può esserci… perché solo la legalità assicura, nel modo meno imperfetto possibile, quella certezza del diritto senza la quale praticamente non può sussistere libertà politica”.

 

Hanno scritto Cgil, Arci, Anpi, Casa della Donna e Un Ponte Per di Pisa.

La Cgil, l’Arci, l’Anpi,  la Casa della Donna e Un Ponte Per di Pisa stigmatizzano e condannano il comportamento tenuto oggi dalla Polizia a Pisa, che ha caricato con i manganelli le studentesse e gli studenti liceali, in gran parte minorenni, che stavano manifestando pacificamente in via San Frediano.

La Polizia ha ferito e picchiato giovani inermi che manifestavano il loro pensiero e le loro opinioni, in difesa di una giusta causa come quella  a sostegno della Palestina e contro il genocidio. Ancora una volta si è tentato di negare il diritto al dissenso attraverso la violenza e con metodi non compatibili con una democrazia.

Provocano sdegno e preoccupazione anche i metodi di fermo utilizzati, con i ragazzi fatti addirittura stendere per terra come se fossero dei pericolosi terroristi. Le Associazioni si schierano con gli studenti e le studentesse, dei quali condividono i temi portati avanti nella manifestazione e contro questi metodi brutali usati dalle forze dell’ordine, che stanno diventando uno strumento di repressione antidemocratica in tutto il Paese.

Chiediamo chiarimenti immediati da parte della Questura: riteniamo incomprensibile e inaccettabile un dispiegamento così massiccio di forze dell’ordine e un uso così brutale della forza pubblica.

Al fine di difendere la democrazia le Associazioni organizzeranno delle iniziative di rilancio in merito al diritto di manifestare le proprie idee e in difesa  dei principi costituzionali.

 

Ha scritto il sindaco di Pisa Michele Conti.

Quello che è accaduto stamani in città mi ha profondamente amareggiato, prima ancora che come Sindaco, come cittadino e genitore.

Ho telefonato stamani a Questore e Prefetto per chiedere conto di quanto avvenuto. A entrambi ho ribadito che chiunque deve essere libero di manifestare liberamente il proprio pensiero, sempre. E che Pisa, da sempre, è luogo di incontro e confronto.

Così come voglio ricordare a tutti che la convivenza pacifica è assicurata in primo luogo dal rispetto delle regole e chi non le rispetta va sanzionato. Come mi auguro avvenga per chi si è reso responsabile del blitz sulla nostra Torre di qualche settimana fa.

Ma mai in alcun modo si può usare la violenza per reprimere una manifestazione di ragazzi e ragazze delle scuole superiori. Così come non si può usare la violenza per imporre una propria idea.

Voglio parlare con questi ragazzi, ascoltare le loro ragioni e i loro racconti. Il Comune di Pisa è uno spazio pubblico dove è possibile esprimere liberamente, ed educatamente, ogni pensiero.

 

Ha scritto Riccardo Zucchi, rettore dell’Università di Pisa.

L’Università di Pisa esprime profonda preoccupazione e sconcerto per gli scontri avvenuti questa mattina nel centro della città, che hanno causato a quanto pare il ferimento di studenti universitari e di studenti delle scuole superiori.

In attesa di ricevere chiarimenti sull’accaduto e sull’operato delle forze dell’ordine, auspica che tutte le autorità competenti intervengano per garantire la corretta e pacifica dialettica democratica, tutelando la sicurezza della popolazione e della comunità studentesca.
Conferma la sua posizione caratterizzata dalla massima apertura al dialogo pacifico fra tutte le posizioni e dal ripudio della violenza in tutte le sue forme.

Riguardo alla tragica situazione in Israele e Palestina, ribadisce il suo sgomento per l’attacco terroristico del dicembre scorso e per la strage attualmente in corso nella striscia di Gaza, unendo la sua voce a quella di tutti coloro che chiedono l’immediato cessate il fuoco e la liberazione degli ostaggi.

Informa di aver già organizzato per il 14 marzo una riunione straordinaria del Senato Accademico aperta alla partecipazione di esterni, nel corso del quale verranno presentate, discusse e votate mozioni, elaborate anche da gruppi studenteschi, su questa e altre questioni di grande impatto sociale.

 

Ha scritto l’Area della ricerca del Cnr di Pisa.

Il Cnr di Pisa, in attesa che si faccia luce sulla dinamica di quanto accaduto per appurare eventuali responsabilità, stigmatizza l’uso della violenza repressiva che si è perpetrata venerdì 23 febbraio a Pisa, su un corteo studentesco pacifista e composto per lo più da minorenni.

Non solo la costituzione italiana sancisce il diritto insopprimibile della libertà di manifestazione pacifica delle proprie opinioni ma anche la Carta dei diritti fondamentali dell’Unione Europea, all’art.11 dichiara che: “Ogni persona ha diritto alla libertà di espressione. Tale diritto include la libertà di opinione e la libertà di ricevere o di comunicare informazioni o idee senza che vi possa essere ingerenza da parte delle autorità pubbliche e senza limiti di frontiera”.

L’auspico è che si ritorni al clima di serenità che si è respirato in una Pisa che da sempre è sinonimo di dialogo e di confronto, elementi questi basilari del progredire sociale, culturale, educativo e formativo.

 

Ha scritto la RSU dell’I.I.S. “Santoni” - Pisa.

La RSU dell’I.I.S. “Santoni” di Pisa (nelle sue componenti: Cobas Scuola, FLC-CGIL, Gilda degli insegnanti), all’unanimità, si unisce a quanto espresso dai e dalle docenti del Liceo Russoli in merito agli episodi di inaccettabile violenza verificatisi da parte delle forze dell’ordine il giorno 23/02 in occasione della manifestazione pacifica del corteo studentesco e fa proprio, sottoscrivendolo, il seguente documento da loro diffuso.

Siamo docenti del Liceo artistico Russoli di Pisa e oggi siamo rimasti sconcertati da quanto accaduto in via San Frediano, di fronte alla nostra scuola. Studenti per lo più minorenni sono stati manganellati senza motivo perché il corteo che chiedeva il cessate il fuoco in Palestina, assolutamente pacifico, chissà mai perché, non avrebbe dovuto sfilare in Piazza Cavalieri. Gli agenti in assetto antisommossa avevano chiuso la strada e attendevano i ragazzi con scudi e manganelli, mentre dalla parte opposta le forze dell’ordine chiudevano la via all’altezza di Piazza Dante. In via Tavoleria un’altra squadra con scudi e manganelli.
Proprio di fronte all’ingresso del nostro liceo, hanno fatto partire dapprima una carica e poi altre due contro quei giovani con le mani alzate. Non sappiamo se siano volate parole forti, anche fuori luogo, d’indignazione e sdegno, fatto sta che, senza neanche trattare con gli studenti o provare a dialogare, abbiamo assistito a scene di inaudita violenza. Ci siamo trovati ragazze e ragazzi delle nostre classi tremanti, scioccate, chi con un dito rotto, chi con un dolore alla spalla o alla schiena per manganellate gentilmente ricevute, mentre una quantità incredibile di volanti sfrecciava in Via Tavoleria.
Come educatori siamo allibiti di fronte a quanto successo oggi. Riteniamo che qualcuno debba rispondere dello stato di inaudita e ingiustificabile violenza cui sono stati sottoposti cento/duecento studenti scesi in piazza pacificamente: perché si è deciso di chiuderli in un imbuto per poi riempirli di botte? Chi ha deciso questo schieramento di forze, che neanche per iniziative di maggior partecipazione e tensione hanno attraversato la nostra città?

Pisa, 23 febbraio 2024

La RSU dell’I.I.S. “Santoni” - Pisa

Chiara Dari (Cobas Scuola) Alberto Fonti (FLC-CGIL) Giulia Gazzetta (FLC-CGIL)
Tiziana Ghelardini (Cobas Scuola) Mario Pilo (Gilda degli insegnanti)

Seguono le adesioni del Dirigente scolastico, Maurizio Berni, e dei/delle seguenti docenti e ATA dell’I.I.S. “Santoni”
 
1.    Chiara Dari
2.    Alberto Fonti
3.    Giulia Gazzetta
4.    Tiziana Ghelardini
5.    Mario Pilo
6.    Orsetta Innocenti
7.    Catia Mogetta
8.    Alessandra Lorenzoni
9.    Simona Mazzola
10.    Simonetta Tani
11.    Emanuela Nesci
12.    Monica Battaglini
13.    Giulia Fidanza
14.    Silvia Santoni
15.    Francesca Di Sacco
16.    Rosina Critelli
17.    Sara Ricci
18.    Valeria Stigliano
19.    Carmela Tessitore
20.    Michela Anghelone
21.    Gabriele De Luca
22.    Ilaria Bani
23.    Susanna Balducci
24.    Melania Boemio
25.    Felicia Pacifico
26.    Monica Amoroso
27.    Alessia Santalucia
28.    Federica Billi
29.    Maria Piro
30.    Francesca Raimondi
31.    Angelita Privitera
32.    Angela Calamiello
33.    Silvia Pieri
34.    Raffaella Oliva
35.    Sara Valente
36.    Letizia Allegretti
37.    Margherita Dini
38.    Paola Selleri
39.    Grazia Rossini
40.    Simone Coscetti
41.    Agnese Muscarello
42.    Bruno Ferro
43.    Alessandra Deiana
44.    Daniela Basile
45.    Susanna Bucchioni
46.    Rosalba Saba
47.    Andrea Sereni
48.    Annalisa Liotta
49.    Valentina Giulietti
50.    Letizia Pratesi
51.    Isabella Galazzo
52.    Sara Giorgi
53.    Manuela Ferroni
54.    Domenica Santonastaso
55.    Francesca Taormina
56.    Alessandra Antonelli
57.    Giada Dal Canto
58.    Paola Matteucci
59.    Irene Cuzzola
60.    Rosa Feo
61.    Clelia Bargagli
62.    Donatella Ciucci
63.    Agata Mirabella
64.    Andrea Mancini
65.    Michela Forletta
66.    Luisella Massei
67.    Maria Giulia Costagli
68.    Raffaele Gigliotti
69.    Renato Sciutti
70.    Chiara Celli
71.    Cinzia Roccasalva
72.    Roberta Malvezzi
73.    Rossella Gentile
74.    Simona Niccolai
75.    Eleonora Del Torto
76.    Chiara Toma
77.    Andrea Gemignani
78.    Giacomo Di Lillo
79.    Adele Cattermole
80.    Silvia Gori
81.    Irene Andriuolo
82.    Paolo Cianflone
83.    Maria Gabriella Bonomi
84.    Concetto Ippolito
85.    Rossella Vetere
86.    Alba Gasparri
87.    Fabiana Angiolini
88.    Brunella Misisca
89.    Anna Maria Neri
90.    Rita Cacelli
91.    Vanessa Lombi
92.    Giuseppe Pendolino
93.    Patrizia Pieroni
94.    Francesca Marrocco
95.    Carmela Pepe
96.    Tiziana Noferi
97.    Nicola Cappuccio
98.    Massimiliano Grandoni

 

Ha scritto Flc Cgil Firenze.

Quanto accaduto ieri rappresenta un gravissimo episodio di uso della violenza da parte delle forze dell'ordine contro studentesse e studenti scesi in piazza in modo pacifico. Non è la prima volta che accade e a maggior ragione è necessaria un'immediata reazione a difesa del diritto di manifestare pacificamente il proprio pensiero.

Vogliamo far crescere un'ondata democratica di reazione, che parta innanzi tutto proprio dalle scuole e da studentesse e studenti, cui deve essere restituita immediatamente la voce e il protagonismo che meritano.

Per far questo lanciamo la campagna "Un padlet per la democrazia" a difesa degli articoli costituzionali 17 (I cittadini hanno diritto di riunirsi pacificamente e senz’armi) e 21 (Tutti hanno diritto liberamente di manifestare il proprio pensiero): in poche ore abbiamo aperto una bacheca virtuale - utilizzando uno dei principali strumenti didattici

utilizzati nelle scuole per la condivisione online dei contenuti - che mettiamo a disposizione per raccogliere voci, pensieri, elaborazioni e riflessioni di studentesse e studenti, ma anche di docenti, genitori e quanti, nell'opinione pubblica, vogliano dire la loro contro una gestione repressiva delle manifestazioni studentesche.

Invitiamo quindi a inondarla di messaggi, così che poi, fin dalla prossima settimana, possiamo farne un coro di indignazione e protesta da indirizzare al Ministro dell'Interno e a quello dell'Istruzione.

La bacheca è raggiungibile da chiunque e liberamente dal sito della FLC Cgil di Firenze al seguente indirizzo: www.flcfirenze.it

 

Hanno scritto i docenti del Liceo Artistico Russoli di Pisa.

Gentile redazione,

scriviamo di getto questa lettera, sperando che venga pubblicata.

Siamo docenti del Liceo artistico Russoli di Pisa e oggi siamo rimasti sconcertati da quanto accaduto in via San Frediano, di fronte alla nostra scuola. Studenti per lo più minorenni sono stati manganellati senza motivo perché il corteo che chiedeva il cessate il fuoco in Palestina, assolutamente pacifico, chissà mai perché, non avrebbe dovuto sfilare in Piazza Cavalieri. Gli agenti in assetto antisommossa avevano chiuso la strada e attendevano i ragazzi con scudi e manganelli, mentre dalla parte opposta le forze dell’ordine chiudevano la via all’altezza di Piazza Dante. In via Tavoleria un’altra squadra con scudi e manganelli.

Proprio di fronte all’ingresso del nostro liceo, hanno fatto partire dapprima una carica e poi altre due contro quei giovani con le mani alzate. Non sappiamo se se siano volate parole forti, anche fuori luogo, d’indignazione e sdegno, fatto sta che, senza neanche trattare con gli studenti o provare a dialogare, abbiamo assistito a scene di inaudita violenza. Ci siamo trovati ragazze e ragazzi delle nostre classi tremanti, scioccate, chi con un dito rotto, chi con un dolore alla spalla o alla schiena per manganellate gentilmente ricevute, mentre una quantità incredibile di volanti sfrecciava in Via Tavoleria.

Come educatori siamo allibiti di fronte a quanto successo oggi. Riteniamo che qualcuno debba rispondere dello stato di inaudita e ingiustificabile violenza cui sono stati sottoposti cento/duecento studenti scesi in piazza pacificamente: perché si è deciso di chiuderli in un imbuto per poi riempirli di botte? Chi ha deciso questo schieramento di forze, che neanche per iniziative di maggior partecipazione e tensione hanno attraversato la nostra città?

Oggi è stata una giornata vergognosa per chi ha gestito l’ordine pubblico in città e qualcuno ne deve rispondere.

 

Hanno scritto il sindaci PD della provincia di Pisa.

La libertà di riunione deve essere garantita, sempre. La democrazia si difende assicurando ad ogni cittadino la libertà di manifestare le proprie idee, la sicurezza e la tranquillità di poterlo fare nei luoghi della propria città. Ed è per questo grave che le forze di sicurezza che dovrebbero tutelare l'incolumità, la libertà e il benessere di tutti i cittadini siano intervenute stamane ricorrendo ad una violenza che dalle immagini sembra essere sproporzionata e ingiustificata.

Esprimiamo solidarietà agli studenti pisani che oggi hanno subito questa violenza.

Come rappresentanti delle istituzioni e responsabili delle sicurezza dei cittadini condividiamo la richiesta di convocazione urgente del Comitato provinciale Ordine e sicurezza pubblica avanzata dal Presidente della Provincia Angori.

Riteniamo necessario non solo un chiarimento su quanto avvenuto, ma anche attivarsi a tutti i livelli perchè situazioni di violenza come quelle capitate stamane non si ripetano e non restino impunite. Ed è per questo che chiediamo al governo e ai nostri rappresentanti nel parlamento nazionale di adottare con urgenza linee guida e misure (ampiamente sperimentate in altri Paesi) che consentano di contenere e sanzionare simili condotte, così spesso riscontrate negli ultimi tempi.

Carli Giamila, Di Maio Sergio, Macelloni Renzo, Gherardini Marco, Carmassi Dario, Capecchi Giovanni, Brogi Francesca, Terreni Mirko, Giglioli Simone, Cecchini Arianna, Santi Giacomo, Buti Arianna, Angori Massimiliano, Lenzi Alberto, Alderigi Cristiano, Ferrucci Matteo, Toti Gabriele , Bini Mirko, Deidda Giulia, Betti Michelangelo, Giari Alessandro, Franconi Matteo, D'Addona Thomas, Barbafieri Alessio. 

 

Ha scritto Cobas Scuola Pisa.

Il Governo Fascista getta la maschera: manganellate agli studenti medi

Una manifestazione tranquilla senza alcuna forma di violenza è stata brutalmente aggredita dalle cariche della Polizia in Via San Frediano, con alcuni studenti e studentesse con ferite alla testa per le manganellate, carica immotivata, se non per impedire al corteo di raggiungere Piazza dei Cavalieri e manifestare sotto la Scuola Normale per il cessate il fuoco contro la popolazione palestinese.

Come Cobas Scuola condanniamo con forza questa gravissima azione repressiva, che apre una fase nuova, già annunciata dal Ministro del MIM Valditara con gli annunci di provvedimenti disciplinari estremi contro chi occupa: prove tecniche di regime.

Ci arrivano informazioni non confermate di arresti: chiediamo l’immediato rilascio di tutte e tutti gli studenti e studentesse eventualmente fermati.

Non ci sono giustificazioni per questa azione che inasprisce il clima dell’ordine pubblico nella nostra città, oltretutto andando a colpire studenti e studentesse inermi e che non rappresentano alcuna minaccia.

 

Ha scritto Diritti in comune.

Corteo per la Palestina, Cariche agli studenti e alle studentesse: violenza gratuita e ingiustificabile delle forze dell'ordine. Il Questore sia rimosso subito

Quanto è avvenuto questa mattina a Pisa al corteo degli studenti e delle studentesse per la Palestina è di una gravità inaudita. Il corteo assolutamente pacifico è stato prima bloccato in via San Frediano e quindi è stato immotivatamente e ripetutamente caricato dagli agenti in assetto antisommossa con diversi studenti e studentesse che sono stati feriti e portati via in ambulanza. Alcuni sono anche anche stati fermati e chiediamo che siano subito rilasciati.

Siamo di fronte ad una violenza gratuita, ingiustificabile e fuori controllo a parte forze dell’ordine che hanno creato e prodotto una situazione inaccettabile, impedendo alle studentesse e agli studenti di poter liberamente manifestare come prevede la nostra Costituzione.

Il Questore deve rispondere di questi fatti gravissimi in prima persona, con un quartiere militarizzato e reparti fuori controllo che hanno picchiato chi gli si parava davanti, e ne chiediamo la rimozione da Pisa.

Quello che è accaduto oggi nella nostra città si inserisce in un clima più generale di repressione e censura che si sta da settimane portando avanti nel nostro paese contro chi protesta e scende in piazza per chiedere l’immediato cessato e fermare il genocidio in atto contro il popolo palestinese.

Agli studenti e alla studentesse va tutto il nostro sostegno e solidarietà.

 

Ha scritto il circolo arci L'Ortaccio di Vicopisano.

Corteo degli studenti medi caricati dalla Polizia.

Stamattina a Pisa la polizia ha caricato violentemente un corteo di studenti che manifestavano in maniera pacifica la loro solidarietà al popolo palestinese.

Il Circolo Arci L'Ortaccio condanna l'operato delle forze di polizia ed esprime la sua piena solidarietà agli studenti che esercitavano un diritto garantito dalla nostra costituzione.

L'uso immotivato della violenza è inaccettabile ed è indice di un clima politico cupo, in cui si vuole impedire l'espressione del dissenso e intimidire con la forza le manifestazioni di opposizione.

L'episodio è preoccupante anche perché al governo siedono forze politiche che hanno le proprie radici nel fascismo, radici che non sono state recise in maniera chiara e definitiva.

Le responsabilità di quanto è successo (manganellate a ragazze e ragazzi inermi, manifestanti fermati e gettati per terra) non sono solo degli agenti che erano in piazza, ma riguardano anche i livelli più alti della catena di comando.

Chiediamo che le istituzioni si esprimano su quanto è successo  e che le responsabilità sugli abusi vengano chiarite.

 

Ha scritto Andrea Ferrante, segretario comunale del PD pisano.

Trovo francamente gravissimo quanto documentato da questo video.

Non vedo proporzione - a meno che qualcuno fra chi ne porta la responsabilità non riferisca ragioni a me ignote e per me non immaginabili - fra la violenza di questa carica, esercitata su studenti probabilmente anche minori, e qualsiasi possibile rischio per l'ordine pubblico determinato da questo piccolo corteo di ragazzi, ammesso che se ne possano ipotizzare.

Chi ha la responsabilità della condotta delle forze dell'ordine deve rispondere di fronte alla città e alla comunità, spiegando quali possano mai essere state le motivazioni o indicando quali siano le colpe.

Intendo esprimere la mia solidarietà a questi studenti.

La manifestazione delle proprie opinioni, fino a prova contraria, è garantita dalla Costituzione e dalla Legge.

Non mi piace il clima di intolleranza politica che sta montando. È necessario farsi sentire.

 

Ha scritto il Sunia Cgil.

Il Sunia prov di Pisa per tramite del suo Segretario Generale Sandro Imbraguglio, esprime massima solidarietà alle ragazze e ragazzi oggetto oggi a Pisa in piazza dei Cavalieri di una ingiustificata violenza da parte delle forze dell’ordine , durante una manifestazione pacifica per chiedere la cessazione delle ostilità a Gaza.

Crediamo che reprimere con la violenza delle manifestazioni pacifiche non sia degno di un paese democratico come dovrebbe essere l’Italia.

E per tanto chiediamo al questore di Pisa di far chiarezza su quanto accaduto e di prendere i dovuti provvedimenti.

 

Ha scritto Oreste Sabatino segretario provinciale PD Pisa.

Un corteo di studenti delle scuole superiori non si può in alcun modo e per nessun motivo trasformare in cariche da parte della Polizia e con giovani ragazzi bloccati a terra con le mani dietro la schiena. Quello che è successo oggi a Pisa è gravissimo e inaccettabile e va contro i principi della nostra Costituzione. Chiediamo al Sindaco Conti di condannare tutto ciò e allo stesso tempo che si faccia luce su quanto accaduto.

 

Ha scritto il segretario regionale del PD Emiliano Fossi.

Cariche manifestazione Pisa. Fossi, Pd, “Siamo alla repressione”

“Oggi è toccato agli studenti di Pisa. Adesso basta. Ormai gli episodi in cui le forze dell’ordine del nostro paese vengono fatte intervenire per reprimere le manifestazioni o identificare partecipanti si susseguono oltre il livello di guardia. Presenterò subito un’interrogazione parlamentare al ministro Piantedosi, affinché chiarisca anche il ruolo del questore in questa vicenda, in cui le cariche della polizia hanno coinvolto anche ragazzini. Questa repressione è gravissima. In Toscana, così come in tutta Italia, difenderemo la democrazia”.

 

Hanno scritto i gruppi consiliari  PD, La città delle persone, Sinistra unita.

"Le immagini di violenza che arrivano in questi minuti da piazza dei Cavalieri lasciano sbigottiti e senza parole. Una manifestazione di ragazzi e ragazze delle superiori che chiedono la pace in Palestina sfocia in una violenza incomprensibile. Dalle immagini si vede la polizia intervenire con  manganellate e, in un successivo video, mettere a terra con le mani dietro alcuni ragazzi. Esprimiamo tutta la preoccupazione per le violenze che condanniamo con forza e che emergono dai video nei confronti degli studenti. Attendiamo quanto prima chiarimenti sull'accaduto. La nostra vicinanza va ai ragazzi e alle ragazze rimasti ferite e feriti. Diamo pieno sostengo alle istanze di pace che dovrebbero essere manifestate da tutti. Non dovrebbe mai accadere che la violenza prenda il sopravvento".

 

Ha scritto il segretario generale della FLC CGIL Toscana Pasquale Cuomo.

La FLC CGIL Toscana condanna il comportamento delle forze di polizia che oggi a Pisa e Firenze hanno caricato delle studentesse e degli studenti inermi che stavano manifestando per la pace in Palestina, con l'unica colpa di preoccuparsi per una terra martoriata da più di cinquanta anni.

Si tratta dell’ennesima dimostrazione di una strategia anticostituzionale da parte di questo governo che non tollera il dissenso e lo reprime con la violenza. Un ritorno a 100 anni fa, che la FLC CGIL Toscana non soltanto stigmatizza, ma respinge con forza.

In particolare, gli studenti e il mondo della conoscenza sono sotto attacco da più di un anno, sia attraverso aggressioni neofasciste, sia con la repressione delle forze d’ordine, sia con il tentativo inserire delle modifiche legislative che vorrebbero mortificare i lavoratori del settore e divederli.

La FLC CGIL Toscana si schiera con forza con gli studenti e contro questa strategia repressiva e antidemocratica che tenta di lacerare la Costituzione antifascista: continueremo a difendere la democrazia nei luoghi dell’istruzione e della ricerca e a rilanciare la lotta per nuove libertà e nuovi diritti.

 

Ha scritto la senatrice del Partito democratico Ylenia Zambito, intervenuta a nome del Gruppo Pd al Senato.

Quello che è accaduto al corteo studentesco di questa mattina a Pisa è molto grave ed è un bruttissimo segnale per la nostra democrazia; il governo Meloni deve rispondere di ciò che è accaduto: presenterò un'interrogazione al ministro dell'Interno Piantedosi per avere chiarimenti sui gravissimi fatti. In quel corteo c'erano tra l'altro minorenni che sono stati manganellati, dai video che girano in rete si vedono ragazzi fermati e fatti sdraiare a terra per essere ammanettati. Si apprende inoltre di giovanissimi portati via in ambulanza per le ferite riportate durante le energiche cariche delle Forze dell'ordine. Non si può reprimere una manifestazione pacifica con questi metodi violenti, sono immagini incompatibili con le nostre leggi ed il diritto a manifestare le proprie opinioni. Manifestare è un diritto garantito dalla Costituzione della nostra Repubblica.

 

Ha scritto Edoardo Ziello, deputato e consigliere comunale della Lega.

"Siamo vicini alle forze dell’ordine che questa mattina a Pisa hanno subito la pressione fisica dei manifestanti ‘Pro Palestina’ che hanno provato a forzare il blocco della Polizia posto a protezione di Piazza dei Cavalieri. Gli agenti con la propria abnegazione e preparazione hanno sbarrato la strada ad un corteo strapieno di gente incappucciata che inveiva contro le stesse forze dell'ordine - dice Ziello - ringrazio donne e uomini in divisa che, ancora una volta, hanno dimostrato un alto senso delle istituzioni e di saper svolgere il proprio lavoro in modo impeccabile. Una vera e propria garanzia per la sicurezza dei nostri cittadini e di tutta la nostra comunità che non si sogna di girare incappucciata, offendendo il personale in divisa. Auspico nell’irrogazione di daspo e denunce verso quei manifestanti che hanno tenuto dei comportamenti incompatibili con il normale senso civico e verso la storia della nostra città”.

 

Ha scritto Raffaella Bonsangue, capogruppo di Forza Italia a Pisa e responsabile nazionale dipartimento cooperazione internazionale.

"Scuote le coscienze e fa male al cuore vedere le immagini degli scontri, nel contesto di un corteo - giova precisarlo - non autorizzato, che hanno avuto luogo oggi nella nostra Pisa tra giovani studenti e forze di polizia, intervenute in modalità antisommossa. Nessun dubbio sulla doverosa difesa della libertà di manifestare le proprie idee, anche quando diverse dalle proprie, ma, soprattutto se si manifesta contro la violenza e per le vittime dell'uso della forza, non si può che farlo nel rispetto della legalità e della legge e di chi per la legge e per la sicurezza di tutti opera tutti i giorni a rischio della propria vita. Con protervia e determinazione il nostro impegno sarà sempre profuso contro la violenza e per la pace, in Italia, in Europa e nel mondo, in particolare, nella martoriata area mediorientale, dove due popoli hanno diritto a vivere pacificamente in due stati, respingendo ogni forma di terrorismo e violenza, che danneggia e uccide l'uno e l'altro".

 

Ha scritto il Circolo Legambiente Pisa.

Venerdì 23 febbraio 2024 in via San San Frediano a Pisa dei giovani delle scuole secondarie sono stati caricati (e manganellati) dalle forze dell’ordine, cui non è bastato fermare il pacifico corteo che si è tenuto oggi, giornata nazionale di sciopero in sostegno alla causa palestinese, contro il genocidio in atto e per il cessate il fuoco immediato.

Legambiente Pisa è al fianco degli studenti e delle studentesse: ci sconvolgono i video che ritraggono i corpi di polizia manganellare, strattonare e schiacciare a terra persone giovanissime che da piazza Dante si stavano spostando in piazza Garibaldi per manifestare.

Ci atterra constatare un uso della forza sproporzionato, incontrollato e violento da parte dello Stato nei confronti di chi esprime un proprio diritto sacrosanto e sancito dalla Costituzione: quello di manifestare le proprie idee, in questo caso a favore del cessate il fuoco e contro il genocidio di un popolo, quello palestinese, che in questi 4 mesi ha visto quasi 30mila persone, di cui più di 16mila donne e bambini, trucidati da parte dell'esercito israeliano. Chiediamo spiegazioni al Questore in merito a quel che è successo, e che mai dovrebbe succedere in un Paese democratico.

La società civile giustamente lamenta la disaffezione alla vita pubblica e la scarsa partecipazione, ma se i giovani quando si attivano subiscono questo trattamento, non possiamo lamentarci.

 

Ha scritto il capogruppo Pd in Consiglio Regionale Vincenzo Ceccarelli.

“Sono immagini davvero brutte quelle che ho visto questa mattina nei video che mi sono stati inviati da nostri militanti, nei quali si testimonia la reazione violenta e del tutto sproporzionata delle forze dell’ordine nei confronti dei giovanissimi manifestanti a Pisa.

Tra quei ragazzi che esercitavano una libertà costituzionale, quella di manifestare liberamente il proprio pensiero, potevano essere i figli di ognuno di noi e questo induce a chiedere che sia fatta chiarezza sull’accaduto”.

Con queste parole il capogruppo Pd in Consiglio Regionale Vincenzo Ceccarelli interviene sulla violenta repressione delle manifestazioni studentesche pro Palestina in programma questa mattina in diverse città toscane.  

“Ci sono domande – prosegue Ceccarelli - a cui si deve rispondere subito. Perché una reazione così violenta di fronte a manifestanti palesemente disarmati e innocui? Chi ha dato l’ordine di affrontare con mezzi oltremodo repressivi manifestazioni pacifiche, non animate da pericolosi terroristi, bensì da ragazzi e ragazze di giovanissima età? E’ forse cambiato il clima in questo paese? C’è un atteggiamento diverso da parte del Governo nei confronti di chi manifesta liberamente il proprio pensiero? Io credo che queste domande debbano avere risposta e nei prossimi giorni il Gruppo del Pd presenterà una propria mozione per chiedere che sia fatta chiarezza su questi fatti e sia verificata la proporzionalità della reazione avuta dalle forze dell’ordine rispetto ai giovani manifestanti.
Queste immagini – conclude Ceccarelli - richiamano alla mente la gravissima vicenda del comunicato fatto leggere in diretta, nel corso di una trasmissione di spettacolo, dall’AD della Rai Sergio, solo perché due artisti avevano espresso il proprio pensiero su una vicenda che sta drammaticamente toccando ognuno di noi com’è quella della guerra in atto nella striscia di Gaza. Ma in questo momento il problema non è quello di stabilire chi ha ragione in quel conflitto, bensì se in questo paese siano ancora garantite le libertà costituzionali, a cominciare da quella della liberà manifestazione del pensiero di ognuno di noi”.

 

Ha scritto Sindacato di base Cub Pisa.

Chi sta in silenzio è complice di inaudite violenze che ledono la libertà di manifestare. Solidarietà a studenti e studentesse a Pisa
Una situazione inaudita, di estrema gravità, violenze arbitrarie contro studenti e studentesse minorenni, è accaduto a Pisa a pochi passi da Piazza dei Cavalieri con cariche, ferimenti e fermi nella giornata di mobilitazione a fianco del popolo palestinese, contro la guerra che ha provocato oltre 30 mila morti palestinesi. Non ci vengano a raccontare che la manifestazione è stata repressa perché priva di autorizzazione, nel recente passato molte iniziative analoghe sono state gestite con ben altri approcci e senza ricorrere a reparti anti sommossa.

E’ quindi evidente una scelta politica, del Governo e delle Questure, che abbiamo già visto all’opera con le cariche sotto le sedi Rai, con il divieto a manifestare invocato da esponenti del Governo Meloni che vorrebbero impedirci di scendere in piazza contro il genocidio del popolo palestinese. In tempi di crisi economica e sociale la scelta della repressione di piazza è una risposta politica che conferma il diniego di ogni posizione diversa da quella dell’esecutivo, la criminalizzazione del dissenso in nome della salvaguardia dell’ordine pubblico.

Una gestione della piazza inaccettabile se pensiamo alle immagini diffuse sui social con studenti e studentesse inseguiti e presi a manganellate, a quanti sono stati feriti e maltrattati, a un ordine pubblico che vogliono costruire a colpi di manganello per coprire il sostegno alla guerra del Governo Meloni e al voto bipartisan in Parlamento per il rifornimento di armi all’Ucraina.

Nel momento in cui si lesinano fondi alla salvaguardia dell’ambiente, all’edilizia scolastica e popolare, le spese militari vengono aumentate e sottratte ad ogni tetto per poterle aumentare senza limiti.

Non possiamo restare silenti e complici, per questo invitiamo genitori, studenti e studentesse, il mondo sindacale e la cittadinanza tutta a prendere posizione e a scendere in piazza contro violenze tanto inaudite quanto  inammissibili.

 

Ha scritto Potere al Popolo Pisa.

Potere al Popolo condanna fermamente quello che è successo a Pisa durante una pacifica manifestazione di studenti per la Palestina. Ragazzi inermi, anche minorenni, sono stati picchiati da agenti in tenuta antisommossa perché volevano raggiungere piazza dei cavalieri per protestare legittimamente contro il genocidio del popolo palestinese.

Questi sono i valori occidentali tanto proclamati contro la barbarie delle dittature?

L'ipocrisia del nostro governo e dell'UE nel proclamarsi antifascista per poi appoggiare i nazisti in Ucraina ed i sionisti che stanno annientando un'intera popolazione è insopportabile e, in occasioni come quella di stamani, viene allo scoperto.

Guai discostarsi dal pensiero unico che ci stanno propinano attraverso tutti i media. Potere al Popolo sta dalla parte degli studenti, della democrazia e della libertà di manifestare e condanna questa vergogna. Domani tutti a Milano per la manifestazione nazionale!

 

Ha scritto Marco Simiani deputato PD.

Pisa: Simiani (Pd), su scontri Lega farnetica e Meloni in silenzio

"Erano probabilmente decenni che la Polizia non manganellava ragazzini che manifestavano. Quello che colpisce ancora una volta non sono le esternazioni farneticanti come quelle dell'onorevole della Lega Ziello che crede evidentemente di essere nella Russia di Putin ma il silenzio della Premier Meloni che ancora una volta lascia al Ministro Piantedosi le responsabilità dei fatti".

 

Ha scritto Enrico Bruni, consigliere comunale PD, segretario GD Pisa.

Ero al corteo degli studenti stamattina e nulla di quanto detto dal collega Edoardo Ziello corrisponde a realtà.

Nemmeno un centinaio di studenti e studentesse minorenni o poco più che maggiorenni sono riusciti a spaventare a tal punto un manipolo di poliziotti. Le dichiarazioni del consigliere Ziello sono inaccettabili e indegne del ruolo che ricopre, come Giovani Democratici e come Partito Democratico ne chiediamo le scuse e le immediate dimissioni dalla sua carica.

Il partito democratico sa dove deve stare: dalla parte di chi protesta e di chi manifesta la propria libertà. La Lega prenda le distanze dalle dichiarazioni di Edoardo Ziello.

 

Ha scritto Andrea Pieroni, consigliere regionale del PD.

"Le energiche cariche delle Forze dell'ordine al corteo studentesco di questa mattina a Pisa sono immagini che non vorremmo mai vedere in una democrazia - dichiara il consigliere regionale Pd Andrea Pieroni - . Dalle immagini di cui disponiamo, l'azione delle  forze di polizia appare sproporzionata rispetto ai potenziali rischi della manifestazione, cui pare partecipassero anche minorenni. La professionalità delle nostre forze dell'ordine ha spesso consentito di gestire situazioni ben più critiche senza ricorrere a metodi così brutali. Voglio sperare che questo rimanga un episodio isolato. Manifestare è un sacrosanto diritto previsto dalla nostra Costituzione. Dialogare, non reprimere".

 

Ha scritto Irene Galletti, presidente del gruppo Movimento 5 Stelle Toscana.

“Durante una manifestazione studentesca volta a sensibilizzare sull'urgente necessità di porre fine alla strage in corso a Gaza, la polizia ha caricato alcuni partecipanti, manganellandoli ripetutamente. Questi deprecabili episodi, purtroppo non insoliti, rivelano un preoccupante clima di repressione che si sta diffondendo nel Paese.

La nostra posizione è inequivocabile: le azioni delle forze dell'ordine devono sempre rispettare principi di proporzionalità e moderazione, al fine di garantire il diritto alla libera espressione e alla protesta pacifica. Pertanto, sollecitiamo il governo a prendere una chiara posizione su questi avvenimenti, che segnalano una situazione inaccettabile per la libertà di manifestazione e di opinione nel nostro Paese.

Condanniamo fermamente qualsiasi forma di violenza eccessiva e chiediamo che vengano adottate le misure necessarie per evitare che episodi simili possano ripetersi in futuro.” Così Irene Galletti, Presidente del Gruppo Movimento 5 Stelle Toscana.

 

Ha scritto l'Acli Toscana.

“Purtroppo oggi il concetto di pace sembra perduto anche nella gestione di alcune manifestazioni qui a casa nostra. Le immagini delle cariche contro il corteo degli studenti a Pisa lasciano a dir poco stupefatti”.

A dirlo è Giacomo Martelli, presidente di Acli Toscana, a proposito di ciò che è avvenuto oggi a Pisa durante il corteo pro Palestina organizzato dagli studenti.

“E' necessario che venga chiarito al più presto cosa è successo - dice il presidente di Acli Toscana - ma un punto va messo subito: anche se emergessero comportamenti sbagliati da parte dei ragazzi, la violenza delle cariche che abbiamo visto a Pisa non è giustificabile”.

“In Toscana – conclude Martelli – non siamo abituati a scene del genere. Siamo una regione di pace e per la pace. E quando dico noi, intendo tutta la comunità toscana, forze dell'ordine comprese.Da qui, tanti anni fa, è passato il Social Forum Europei dopo i gravi fatti del G8 di Genova e tutto si svolse in un clima tranquillo. Cosa è successo stamani?”.

 

Ha scritto il Comitato Genitori del Liceo “G. Carducci” di Pisa.

Le immagini girate questa mattina tra Piazza dei Cavalieri e Via S. Frediano, così come il racconto di coloro che a vario titolo sono stati testimoni della violenta, brutale e insensata repressione di un corteo studentesco ci hanno lasciati sgomenti ed indignati.

Sgomenti nel vedere uomini in uniforme, molti di certo genitori, accanirsi con una violenza degna di nessuna causa su ragazze e ragazzi a volto scoperto e senza che brandissero alcuno strumento atto ad offendere.

Indignati nel constatare come in città e nel Paese si respiri un clima allergico, quando non addirittura ostile (come stamattina) all’esercizio delle fondamentali libertà costituzionali. L’indignazione e lo sgomento si fanno ancor più vivi, constatando come tutto ciò sia avvenuto nel giorno in cui la città di Pisa inaugura le celebrazioni per ricordare il centenario della morte di Giacomo Matteotti.

 

Ha scritto il Comune di Vicopisano

Oggi a Pisa scene gravissime che non avremmo voluto vedere.

Manganellate, da parte di alcuni uomini delle forze dell’ordine, su ragazzine e ragazzini, soprattutto minorenni, con gli zaini della scuola. Peraltro in una via stretta e senza possibilità, per questi ragazzi, di sfuggire ai colpi.

E poi ragazzini tenuti a terra, a testa in giù. Nei video che girano (e che non pubblichiamo per non far vedere di nuovo questi ragazzi, già eccessivamente esposti in un momento delicatissimo della loro vita) si sentono le loro parole e le loro grida di paura.

Il Sindaco Matteo Ferrucci è in costante contatto con gli altri Sindaci e con le istituzioni provinciali e regionali da quando è accaduto il fatto e da parte sua, a nome dell’Amministrazione, chiede, con forza, che venga fatta, da parte degli organi competenti, immediatamente luce su quanto è successo.

L’Amministrazione Comunale, in attesa di avere, prima possibile, ulteriori elementi di conoscenza in merito, condanna fermamente ogni forma di violenza gratuita e ogni forma di repressione e di privazione della libertà di pensiero e di espressione, garantita dalla Costituzione.

L’Amministrazione ritiene, altresì, che tali comportamenti deprecabili, da parte di agenti delle forze dell’ordine, offendano profondamente la serietà e il senso del dovere della loro categoria.

 

Ha scritto Giovanni Russo, segretario comunale PD Cascina.

Quanto accaduto stamattina a Pisa nei pressi di Piazza dei Cavalieri è un fatto grave. Studenti liceali e universitari, molti dei quali minorenni, hanno subito cariche e manganellate durante una manifestazione per chiedere l’immediato cessate il fuoco nella striscia di Gaza. Alcuni di loro hanno riportato contusioni e sono dovuti ricorrere a cure mediche. Abbiamo visto immagini e video inaccettabili: basta manganellate sugli studenti. Siamo preoccupati per il clima repressivo che il PD denuncia da settimane e siamo vicini agli studenti colpiti e alle loro famiglie. Condividiamo l’azione dei gruppi Parlamentari del PD e della Segretaria Elly Schlein di presentare un’interrogazione al Ministro Piantedosi affinché si possano chiarire ed accertare le responsabilità dell’accaduto. Dispiace invece leggere le dichiarazioni di Susanna Ceccardi e Edoardo Ziello, come si possono difendere azioni violente e del tutto fuori luogo? Dovrebbero sapere che per l’articolo 21 della Costituzione “Tutti hanno diritto di manifestare liberamente il proprio pensiero con la parola, lo scritto e ogni altro mezzo di diffusione”. Tanto più quando si tratta di manifestazioni pacifiche e quando di mezzo ci sono degli adolescenti.

 

Ha scritto Andrea Valente, presidente delle Acli di Pisa e Lucca

“Esprimiamo sgomento, indignazione e anche tanta preoccupazione di fronte a quanto accaduto stamani a Pisa, con il pestaggio da parte della polizia nei confronti di un corteo pacifista che stava sfilando in città, composto anche da tantissimi studenti minorenni”.

Parte da qui il presidente delle Acli di Pisa e Lucca Andrea Valente. Ma poi va oltre: “Perché – dice- indignarsi non basta: prima di tutto vogliamo abbracciare i giovani e giovanissimi feriti mentre stavano semplicemente esercitando diritti garantiti dalla Costituzione, picchiati proprio da avrebbe il compito di difendere quei diritti. Poi, però, ci uniamo con forza alla voce, fortunatamente dei tantissimi che stanno chiedendo che sia fatta immediatamente chiarezza perché l’uso della forza per contrastare ragazzi inermi che manifestano opinioni legittime è ingiustificabile: siano accertati i fatti e le responsabilità di quanto accaduto”.

“E’ quello che chiederemo stasera, partecipando al presidio convocato di fronte alla Prefettura e domani sera torneremo a  manifestare – continua Valente-. Lo faremo “in silenzio per la pace”, ritrovandoci alle 18 in Piazza Garibaldi, insieme a tantissime altre realtà della società civile pisana: dalla Casa della Donna all’Arci, passando per Legambiente, Un Ponte Per, Anpi, Economia Disarmata, Caritas e Cgil, Cisl e Uil. Lo faremo, in contemporanea ad altre 110 città italiane, per chiedere di fermate la follia di tutte le guerre, la corsa al riarmo e alla distribuzione del pianeta e nello specifico per il cessate il fuoco in Palestina, Ucraina e nel mondo. Il violento e inaccettabile pestaggio di questa mattina a Pisa è un motivo in più per esserci e per dire, in silenzio, il “no” a tutte le guerre. Per questo – conclude - invitiamo tutti i cittadini a partecipare numerosi: non rinunciamo a dire la nostra”.

 

Hanno scritto Giovanni Bruno, segretario prov.le PRC Pisa e Daniele Iannello, segretario circolo PRC - “L.Turini”.

A Pisa chi manifesta per la pace e per una Palestina libera viene manganellato
 
Abbiamo assistito a una mattinata di violenza e cariche ingiustificate da parte degli agenti di polizia nei confronti degli studenti e delle studentesse scesi in piazza, oggi, a Pisa per manifestare in solidarietà al popolo Palestinese e alla sua liberazione. Una manifestazione assolutamente pacifica è stata brutalmente aggredita dalle cariche della polizia, con alcuni studenti e studentesse che hanno subito ferite alla testa per le manganellate ricevute o che sono state brutalmente immobilizzate a terra, all'ingresso di Piazza dei Cavalieri.

Quello di Pisa non è un caso isolato. Abbiamo visto simili scene di violenza in tante altre piazze italiane, in queste settimane e soprattutto negli ultimi giorni: piazze che si sono riempite per denunciare il concreto rischio di genocidio a Gaza a opera dell'esercito israeliano, compiuto con il sostegno del governo degli Stati Uniti e della maggior parte dei governi europei, compreso quello italiano.
Come Rifondazione Comunista contestiamo con forza questa gravissima azione repressiva, che si iscrive nella nuova fase di limitazione delle libertà democratiche, fase ben espressa dal Ministro del MIM Valditara con gli annunci di provvedimenti disciplinari estremi contro chi occupa: sono vere e proprie prove tecniche di regime.

Questa vicenda è ingiustificabile: provocherà solo l’inasprimento del clima e la riduzione degli spazi di agibilità democratica, politica e sociale, colpendo studenti e studentesse inermi, colpevoli soltanto di non voltarsi dall'altra parte mentre i diritti fondamentali e il diritto internazionale vengono calpestati in Palestina, con quasi 30.000 morti a Gaza dall'inizio delle ostilità.

A chi era in piazza la nostra solidarietà e il pieno sostegno per le battaglie al fianco del popolo palestinese, oggi e domani. Al questore di Pisa una richiesta semplice: si dimetta per manifesta incapacità di gestire situazioni assolutamente normali in una società democratica. Stop al genocidio e alla pulizia etnica in Palestina. Stop alle violenze su chi manifesta.

 

Ha scritto la vice presidente dei deputati Pd Simona Bonafè.

"Le immagini degli scontri avvenuti a Pisa sono impressionanti e va fatta piena luce sulle cause che hanno portato le Forze dell'Ordine a reprimere con violenza la manifestazione pacifica degli studenti. In un paese civile e democratico non è infatti accettabile che ragazzini vengano colpiti mentre sfilano in un corteo. Il Ministro Piantedosi ha il dovere di accertare le responsabilità di quanto accaduto: l'Italia non è il regime di Putin".

 

Hanno scritto Paolo Bertolozzi, coordinatore nazionale Giovani Comunisti/e, Valerio D’Amato coordinatore Giovani Comunisti Pisa e Giovanni Bruno, segretario prov.le PRC - Federazione di Pisa

Il Deputato della Lega Edoardo Ziello chieda immediatamente scusa agli studenti e alle studentesse manganellate dalla Polizia oggi a Pisa

Dopo le sconcertanti immagini che hanno mostrato la violenza e la brutalità della Polizia di Stato nei confronti degli studenti e delle studentesse, di cui molti minorenni, che stamattina sono scesi in piazza per chiedere lo stop al genocidio che sta avvenendo in Palestina, è arrivato il commento del Deputato della Lega Edoardo Ziello il quale ha elogiato l’operato della Polizia ed ha invocato denunce e daspo per i presenti alla manifestazione, affermando che le forze dell’ordine abbiano protetto la comunità da fantomatici incappucciati (di quali incappucciati stia parlando è un mistero) svolgendo, e qui citiamo alla lettera “un lavoro impeccabile.
Manganellare degli studenti disarmati e con le mani in alto è impeccabile? Stringere il corteo tra due cordoni di polizia cercando attivamente lo scontro è impeccabile? Trattenere uno studente per la giacca per manganellarlo meglio è impeccabile?

Tutte queste cose sono impeccabili solo se il proprio modello di società è quello della repressione del dissenso.

Chiediamo quindi al deputato Ziello di ritirare queste affermazioni vergognose e lesive della dignità di tanti giovani che sono scesi in piazza per manifestare per la più giusta delle cause, quella per la fine di un genocidio.
 

Ha scritto l'Osservatorio Contro la militarizzazione delle scuole e dell’università di Pisa.

Una giornata all’insegna della violenza arbitraria contro studenti e studentesse minorenni, che avevano organizzato un presidio contro il genocidio del popolo palestinese e al momento di mettersi in corteo sono stati violentemente caricati da reparti di polizia in gran dispiegamento.

Da settimane Governo, Viminale e Questure hanno messo in pratica una risposta repressiva a colpi di manganello, è avvenuto sotto le sedi Rai e in alcune università, esponenti della maggioranza chiedono il divieto e la repressione immediata di tutte le iniziative contro il genocidio del popolo palestinese.

Sono gli stessi politici che nel Parlamento europeo hanno invocato aumenti delle spese militari in barba a qualsiasi tetto di spesa, quel tetto applicato invece quando si parla di salari, welfare, edilizia scolastica, bonifiche dei territori inquinati.

Sono gli stessi politici che invocano ordine e repressione per coprire scelte guerrafondaie, la loro idea di scuola e università chiuse ad ogni sapere critico e ove il militarismo la fa da padrone tra alza bandiera, progetti di ricerca con aziende di armi, operazioni nostalgiche verso il colonialismo e per questo ben disposti a sostenere il colonialismo da insediamento israeliano.

Non poteva mancare il comunicato di solidarietà alle Forze dell’Ordine del Parlamentare Leghista Ziello che invoca daspo e denunce contro pacifici manifestanti. Nelle immagini social, al contrario di Ziello, non vediamo incappucciati e manifestanti disposti allo scontro fisico, solo studenti e studentesse in fuga, rincorsi e manganellati.

L'Osservatorio contro la militarizzazione delle scuole e dell’università di Pisa esprime solidarietà a studenti e studentesse vittime di repressione e guarda con crescente preoccupazione, rabbia e sdegno l’affermarsi di logiche repressive e autoritarie costruite attraverso la repressione delle piazze e la militarizzazione della società.

 

Hanno scritto I genitori del Consiglio di Istituto del Liceo Scientifico Buonarroti.

Come genitori e come cittadini proviamo indignazione per i fatti accaduti stamattina in via San Frediano. Il diritto di manifestare le proprie idee e’ un  principio costituzionale che gli studenti di una scuola superiore devono, oltre che apprendere sui libri, vedere rispettato e garantito dalle tutte autorità preposte.

Invece, gli studenti della nostra città che stamattina sono usciti per esprimere pacificamente le proprie idee a supporto di persone innocenti che una guerra sta uccidendo, hanno subito un vero e proprio agguato e un’aggressione a freddo da parte delle forze dell’ordine.

La Polizia ha prima bloccato il transito sia alla testa che alla coda di un corteo di studentesse e studenti, quasi tutti minorenni, che stavano manifestando pacificamente.
Una volta bloccati, li ha caricati con violenza: i video mostrano ragazzini picchiati selvaggiamente con manganellate sul corpo e in testa mentre cercano semplicemente di allontanarsi, o mentre sono a terra inoffensivi, caduti nel tentativo di fuga. Si vedono addirittura poliziotti che vanno a rincorrere chi si allontana per colpirlo alle spalle…

I metodi brutali delle forze dell’ordine sono inaccettabili e incomprensibili, ne’ trova alcuna giustificazione il dispiego di forze esibito in occasione di una pacifica manifestazione di studenti delle scuole superiori.

Come genitori membri di un organo di un’istituzione scolastica, esprimiamo forte preoccupazione per questo attacco ad un civile esercizio di libertà di espressione. Ci auguriamo che il mondo della scuola cittadino si mobiliti e che i responsabili di quanto accaduto vengano identificati e puniti.

 

Ha scritto Nicola Fratoianni deputato dell’Alleanza Verdi Sinistra.

Dopo Pisa, anche Firenze: di nuovo studenti caricati per un corteo per la Palestina. Non è  possibile che sempre più spesso manifestazioni si concludano con manganellate sulla testa di giovani, e questa cosa dal punro di vista democratico è sempre più allarmante. Siamo ad un ‘eccesso di zelo’ inaccettabile.

Presenteremo una interrogazione urgente, l'ennesima, a Piantedosi.

Lo afferma Nicola Fratoianni dell’Alleanza Verdi Sinistra parlando con i cronisti a Montecitorio a margine di una conferenza stampa.

Devono finirla, questa roba e' inaccettabile - prosegue il leader di SI -  e io penso che sia necessaria una iniziativa parlamentare, non solo nostra, non solo una interrogazione.

Credo che dovremmo chiedere ai colleghi e alle colleghe degli altri gruppi parlamentari di immaginare una scorta democratica alle manifestazioni, con il massimo rispetto per l’autonomia degli studenti e dei manifestanti, ma dovremo fare  la nostra parte - conclude Fratoianni - come parlamentari per garantire gli spazi di democrazia.

 

Ha scritto l'assessora regionale Alessandra Nardini.

"L'On Ziello ha guardato le immagini delle cariche contro le studentesse e gli studenti o una sorta di automatismo robotico salviniano lo induce a parlare senza cognizione di causa? In quel video non ci sono incappucciati o soggetti armati, ma solo delle studentesse e degli studenti delle scuole superiori, disarmati, che vengono respinti e presi a manganellate.

Con la solita retorica vuota prova a ridurre tutto a chi sta con le forze dell'ordine, come se fosse questo il punto e, anziché chiedere l'accertamento della verità, chiede incredibilmente un DASPO per quelle ragazze e quei ragazzi .

Un parlamentare in carica, di fronte a quanto accaduto, dovrebbe essere il primo a pretendere che venga fatta chiarezza, che siano definite le responsabilità. Oppure dobbiamo pensare che per Ziello debba diventare la norma che nel nostro Paese le manifestazioni siano gestite a manganellate? Dalle sue parole emerge assoluto conformismo a un'idea puramente repressiva della gestione dell'ordine pubblico, un'idea estremamente pericolosa se manifestata da un rappresentante delle istituzioni".

 

Ha scritto Francesco Oppedisano presidente CNA Pisa.

Il presidente di CNA Pisa Francesco Oppedisano, a nome di tutta l’associazione di categoria, esprime forte preoccupazione e sgomento di fronte alle immagini di violenza che arrivano in queste ore da piazza dei Cavalieri.

“Fatti del genere non avrei mai immaginato potessero capitare nella nostra città. il diritto di manifestare pacificamente, così come tutti i diritti costituzionali, non possono mai esser messi in discussione, tantomeno con la violenza”.

Alle 18 di oggi anche il nostro direttore generale Giuseppe Sardu e alcuni coordinatori sindacali saranno in Piazza Mazzini per prendere parte al presidio.

 

Ha scritto il Collegio Docenti dell'Istituto Pesenti di Cascina.

Il collegio dei docenti, in merito ai fatti accaduti durante la mattinata del giorno 23 febbraio 2024 a Pisa, ha elaborato il seguente documento e deliberato ad ampia maggioranza:

“Il collegio dei docenti dell’I.I.S.S. “Antonio Pesenti” di Cascina esprime profonda preoccupazione sui fatti accaduti durante la manifestazione tenutasi durante la mattina del 23 febbraio a Pisa.

Esprimiamo la nostra solidarietà agli studenti e alle studentesse coinvolti. Auspichiamo che si faccia chiarezza su quanto accaduto e che si apra un dialogo tra istituzioni e cittadinanza.

La violenza e la repressione non sono in alcun modo i nostri strumenti di interlocuzione con gli adolescenti, ai quali insegniamo con convinzione e determinazione il diritto alla libera, democratica e pacifica espressione del pensiero.

Siamo aperti al confronto con le altre istituzioni democratiche per scegliere insieme i modi più opportuni di guidare le nuove generazioni all’uso responsabile della libertà, dominio nel quale impegniamo ogni nostro sforzo personale e professionale”

 

Hanno scritto i docenti del liceo statale G. Carducci di Pisa.

Noi docenti del Liceo Carducci di Pisa esprimiamo il nostro più profondo rammarico e sdegno nei confronti di quanto accaduto oggi a Pisa, in Via San Frediano, di fronte al Liceo Russoli.

In qualità di educatori, ma anche di semplici cittadini, ci domandiamo con sgomento quale spiegazione poter dare alle nostre studentesse e ai nostri studenti di quanto è avvenuto oggi. Come spiegare loro la violenza compiuta da parte di istituzioni il cui compito dovrebbe essere quello di occuparsi della nostra sicurezza e incolumità? Come spiegare loro che l’Italia è un paese democratico? Come spiegare loro i valori fondanti del nostro vivere in comune? Come spiegare loro la libertà di pensiero e di espressione che la nostra Costituzione difende?
Di fronte agli avvenimenti di oggi, tali domande acquistano una grandezza che sembra eclissare qualunque risposta.

L’unica certezza che questa mattina gli studenti e i manifestanti hanno ricevuto è stata la violenza. Le immagini e i video, che subito sono stati diffusi, mostrano in maniera chiara e inequivocabile gli inammissibili gesti di violenza perpetrati da parte delle forze dell’ordine ai danni di un corteo pacifico di studenti della nostra e di altre scuole pisane che manifestavano liberamente il loro pensiero.
Quegli studenti sono stati percossi e feriti dagli agenti, con una violenza e cattiveria che non sono ammissibili verso nessuno, men che meno verso i ragazzi che sono il nostro futuro, solo perché hanno espresso coraggiosamente il loro dissenso contro le stragi che si consumano in Palestina come in altre parti del mondo.

Riteniamo inaccettabile e antidemocratico un tale comportamento e, nel denunciare quanto accaduto, chiediamo con forza che venga fatta chiarezza e che i responsabili di tali violenze siano individuati al più presto.

Nei confronti degli studenti, vogliamo esprimere altresì la nostra solidarietà e dire a tutta la cittadinanza che la formula che chiama istigazione all’odio ogni forma di riflessione
critica, paralizzandola con la forza e la violenza, crediamo debba essere ridiscussa e smascherata nella sua ipocrisia.

La violenza, a qualunque titolo la si usi, non è mai stata né sarà mai una valida risposta.
Ciò che è successo oggi ci lascia offesi e inorriditi e ci procura una grande angoscia: uno Stato che si dice democratico non può tollerare episodi simili e come comunità di educatori non possiamo che prenderne nettamente le distanze.

 

Ha scritto il presidente di Confcooperative Pisa Grazia Ambrosino.

"La violenta carica contro gli studenti di venerdì mattina a Pisa ci lascia indignati e stupefatti. Siamo solidali con tutte le ragazze ed i ragazzi coinvolti che manifestavano pacificamente le loro idee - commenta Grazia Ambrosino presidente Confcooperative comitato provinciale di Pisa - La cooperazione esprime da sempre attenzione ai giovani, alla crescita culturale ed alla creazione di autonomia e consapevolezza, insieme a volontà di pacifismo, mediazione e dialogo. Non possiamo accettare aggressioni, soprattutto contro giovani studenti inermi. Chiediamo sia fatta chiarezza su cosa è accaduto, nella speranza che queste situazioni non si ripetano mai più nella nostra città".

 

Ha scritto Leila d'Angelo coordinatrice provinciale Federazione Gilda-UNAMS

I video che mostrano inequivocabilmente poliziotti che manganellano con violenza immotivata studenti sedicenni e a mani nude sembrerebbero provenire da qualche lontana dittatura se non fosse chiaramente riconoscibile, sullo sfondo, piazza dei Cavalieri a Pisa. La stampa riferisce che una decina di studenti hanno subito ferite anche alla testa; abbiamo visto uno studente costretto a stendersi a terra da un poliziotto.
Le ragazze e i ragazzi manifestavano pacificamente contro la violenza in corso in Palestina, su cui la Corte internazionale di giustizia ha intimato allo stato di Israele di intraprendere “tutte le misure in suo potere per impedire al suo esercito di commettere atti di genocidio nella Striscia di Gaza”.

La sproporzionata violenza della polizia non avrà conseguenze solo sui corpi delle ragazze e dei ragazzi colpiti dai manganelli ma soprattutto sulle loro menti che faranno fatica ad aver ancora fiducia nelle istituzioni e a credere che la Costituzione di cui gli parlano le/i docenti a scuola esista realmente.
Ma le professoresse e professori del liceo Russoli, che sono intervenuti a difesa delle ragazze e ragazzi davanti ai poliziotti e di cui abbiamo letto il bel comunicato, i comunicati dei consigli di istituto e dei docenti delle scuole cittadine ma soprattutto la marea di persone giovani e adulte che, dopo aver riempito piazza XX settembre ha invaso piazza dei Cavalieri, tutto questo ci rassicura che la democrazia è ancora viva, sofferente ma viva.

Adesso aspettiamo che vengano accertate le responsabilità lungo tutta la catena di comando.

 

Ha scritto il rettore della Scuola IMT Alti Studi Lucca, Rocco De Nicola.

Anche il Rettore della Scuola IMT Alti Studi Lucca, Rocco De Nicola, esprime, a nome di tutta la comunità accademica, la propria preoccupazione per gli scontri avvenuti questa mattina a Pisa e a Firenze in cui alcuni studenti sono rimasti feriti.

La Scuola IMT, luogo di libera espressione del pensiero, istituzione universitaria fondata sui valori della democrazia, si unisce pertanto alla condanna già espressa dagli altri atenei toscani e ribadisce la ferma condanna verso ogni forma di violenza.

 

Ha scritto il direttivo del CIDI Pisa.

Il Centro di Iniziativa Democratica Insegnanti (CIDI) di Pisa esprime forte disapprovazione per le azioni di violenza che la Polizia ha compiuto ieri  nei confronti di studenti e studentesse, per la maggior parte minorenni, durante una manifestazione per la Palestina per la quale, ricordiamo,  la Corte internazionale di giustizia ha intimato allo stato di Israele di intraprendere “tutte le misure in suo potere per impedire al suo esercito di commettere atti di genocidio nella Striscia di Gaza”.

Le foto e i video che hanno documentato e pubblicizzato quanto avvenuto in ogni luogo di rilevanza pubblica (dai social, agli organi di stampa) mostrano i poliziotti colpire i ragazzi e le ragazze con violenti colpi di manganello; si vedono anche due ragazzi stesi e bloccati a terra. Visi scoperti di giovani disarmati che avrebbero voluto solo manifestare pacificamente e liberamente il loro pensiero in difesa del popolo palestinese, e dire no alla guerra e a tutti i crimini contro l’umanità.

Il CIDI di Pisa condivide, oltre al valore dei temi manifestati, anche il valore della libertà di espressione, della pace e della democrazia, pertanto non può che essere dalla parte di chi ha manifestato, anche con i propri corpi, valori che consideriamo irrinunciabili.

 

Ha scritto l'IIS Galilei Pacinotti di Pisa.

L'Istituto Galilei Pacinotti di Pisa intende denunciare la gravità dei fatti accaduti il 23 febbraio a Pisa.

I video e le testimonianze sono inequivocabili e raccontano di un gruppo di studenti, disarmati, brutalmente attaccati durante una manifestazione pacifica, da leggere tra le attività previste in occasione della giornata di sciopero, che era stata regolarmente autorizzata dal Ministero.

(https://www.miur.gov.it/-/comparto-e-area-istruzione-e-ricerca-settore-s...)

Tutto il resto si configura come una narrazione distorta che nohttps://www.miur.gov.it/-/comparto-e-area-istruzione-e-ricerca-settore-scuola-azioni-di-sciopero-generale-23-febbraio-2024-n rispetta i principi fondanti della nostra Carta Costituzionale, improntata alla libertà di pensiero e di espressione.

L'intero istituto manifesta solidarietà ai ragazzi offesi e auspicano chiarimenti pronti, puntuali ed esaustivi da parte delle autorità competenti.

 

Ha scritto Toscana 2030.

Toscana 2030 esprime profonda solidarietà ai cittadini che hanno partecipato alle manifestazioni pro-Palestina a Firenze e Pisa e condanna con fermezza le cariche della polizia che hanno disperso i cortei.

“Le immagini di agenti che manganellano studenti e cittadini inermi sono inaccettabili e in una democrazia come la nostra non possono essere tollerate”, afferma Domenico Capezzoli, presidente di Toscana 2030. “Il diritto di manifestare pacificamente è un pilastro fondamentale della nostra Costituzione e non può essere represso con la violenza.”

Le cariche di Firenze e Pisa sono avvenute mentre i manifestanti, in maniera pacifica e democratica, stavano esprimendo la loro solidarietà al popolo palestinese e la loro condanna per le violenze perpetrate in Israele.

“Ancora una volta – prosegue Capezzoli – assistiamo a una sproporzionata e ingiustificata repressione da parte delle forze dell’ordine. È inaccettabile che il dissenso venga soffocato con la forza, soprattutto quando si tratta di una mobilitazione pacifica e per una causa così importante come quella della difesa dei diritti umani.”

Toscana 2030 chiede che vengano immediatamente avviate indagini per accertare le responsabilità di quanto accaduto e che siano presi provvedimenti contro i responsabili delle cariche.

“Chiediamo inoltre al Governo di impegnarsi per una soluzione pacifica e giusta del conflitto israelo-palestinese, che ponga fine alle violenze e alle sofferenze del popolo palestinese”, conclude Capezzoli.

 

Ha scritto il Forum Terzo Settore Toscana.

“Prefetto e questore devono chiarire che cosa è successo questa mattina a Pisa. Le immagini delle violente cariche contro gli studenti e le studentesse che manifestavano suscitano sconcerto e preoccupazione”.

A dirlo sono il Forum Terzo Settore Toscana e il Forum Terzo Settore Pisa, dopo le cariche della polizia avvenute stamattina a Pisa durante un corteo studentesco pro-Palestina.

“Partecipare ad una manifestazione pubblica per la pace deve restare un momento di normalità bella vita di ogni persona e mai avremmo pensato di trovarci a commentare in Toscana un fatto così grave – dicono i Forum – L'intervento muscolare e aggressivo delle forze dell'ordine rischia di dare una immagine fortemente sbagliata dello Stato ed in fondo anche diseducativa. Reprimere la volontà di cimentarsi nella partecipazione pubblica e nella cittadinanza attiva delle giovani generazioni che si affacciano alla vita sociale nelle proprie comunità desta profonda preoccupazione ed allarme nelle associazioni e nelle cooperative toscane del Forum del Terzo Settore."

"Le autonomie sociali toscane riunite nei Forum del Terzo Settore  chiedono allora alla prefettura ed alla questura quali siano le circostanze che hanno portato all’arresto di alcuni ragazzi che manifestavano in modo pacifico, e ci chiediamo perché sia scattata una carica così frontale ed aggressiva ad un corteo di ragazze e ragazzi”.

“Non si può rischiare di intimidire la voglia di manifestare le proprie idee delle giovani generazioni. Chiediamo a tutti i parlamentari toscani senza differenza di appartenenza  politica di sollecitare il Ministro dell’Interno Piantedosi per una spiegazione formale esauriente e convincente di ciò che è successo stamattina a Pisa” hanno concluso.

 

Ha scritto l’Ordine degli Psicologi della Toscana.

L'Ordine degli Psicologi della Toscana unisce la sua voce a quelle del Sindaco di Pisa, del Rettore dell'Università, del direttore della Scuola Normale Superiore e della rettrice della Scuola Superiore Sant'Anna per esprimere il proprio sgomento e la propria preoccupazione su quanto accaduto ieri ai cortei studenteschi di Pisa e Firenze.

Le manifestazioni pubbliche devono essere un diritto garantito per tutti i cittadini, che devono sentirsi al sicuro e protetti nell'esprimere la propria opinione.

Le piazze devono essere luoghi ancor più sicuri per i giovani che devono sperimentare la sicurezza nell'espressione del dissenso come strumento di crescita e attivazione civile.

Siamo subito pronti a fare analisi e approfondimenti sui loro comportamenti aggressivi, dobbiamo farlo anche quando sono loro a subirli.

 

Ha scritto l'Osservatorio Scolastico Pisa.

L’Osservatorio Scolastico a seguito della violenza selvaggia subita dagli studenti ieri mattina durante una pacifica manifestazione, si unisce allo sdegno espresso da docenti e genitori delle scuole pisane ed esprime solidarietà agli studenti e alle studentesse.

Riteniamo che vada difesa la libertà di pensiero e di espressione e ciò che è accaduto sia inaccettabile e antidemocratico. Chiediamo che i responsabili di tali violenze siano individuati e che le autorità competenti facciano al più presto chiarezza.

Questo episodio ci offende tutti come cittadini ed esprimiamo profonda preoccupazione per questo attacco alla civile libertà di espressione sancita anche dalla nostra Costituzione.

 Le 5000 persone che si sono unite in Piazza dei Cavalieri in un meraviglioso abbraccio di solidarietà non permetteranno che la libertà di pensiero e di riunione venga negata di nuovo. E noi con loro.

 

Ha scritto Matteo Trapani, capogruppo PD in consiglio comunale.

La mattina del 24.02 ha un sapore un po’ amaro.

Quelle immagini di ieri continuano a passare sul web e fanno male a tutta la nostra città. “Potremmo essere i vostri figli” si sente in alcuni video; poi manganellate verso meno di un centinaio di studenti, molti dei quali minorenni, e atterramenti sulla piazza bagnata. Una piazza che doveva essere un luogo della manifestazione per la pace in Palestina.

Non è possibile gestire in questo modo questi eventi. Non lo può fare chi ha la responsabilità di rappresentare in quel caso lo Stato, le istituzioni. La nostra Costituzione non prevede autorizzazioni per fare manifestazioni, non prevede discrezionalità in capo ai pubblici poteri. E menomale. La nostra democrazia si basa proprio sulla presenza granitica e indispensabile di diritti quali la libertà di manifestazione del pensiero, la libertà di espressione, il principio pacifista e quello di tutela della persona sia come singolo che nelle collettività. La libertà di manifestazione del pensiero ha una doppia valenza che ne identifica la sua pervasività nell’ordinamento. Nella manifestazione del pensiero, infatti, si riscontrano sia un valore individualistico, per cui al singolo è riservata una tutela idonea a limitare le ingerenze eccessive dello Stato e dei soggetti privati, e una proiezione pubblica del diritto ove la manifestazione del pensiero, avendo la capacità di raggiungere e di essere raggiunta potenzialmente da tutti, pone una questione di interazione con le istituzioni e di rapporto con i processi democratici.

 Ecco, Pisa ieri ha mostrato a tutta Italia quanto possano essere fragili questi diritti se non coltivati adeguatamente e continuamente rinforzati. Proprio ieri, il giorno dell'inaugurazione di Matteotti la cui storia e riflessione dovrebbe portare ad altro. Subito dopo gli episodi di violenza si sono susseguite prese di posizioni forti e condivisibili che chiedevano condanne, che riaprivano spiragli di luce in mezzo al buio e alla violenza della mattina. Genitori, studenti, insegnanti, associazioni; e poi Università, realtà politiche e soggetti istituzionali. Molti, non tutti, ma molti. Molti, moltissimi che hanno voluto riprendersi la piazza, in modo pacifico, come la mattina, e hanno invaso Pisa perché i luoghi pubblici sono tali proprio perché appartengono a tutti e per tutti devono rappresentare luogo di incontro e confronto, non di scontro. Siamo tutti consapevoli della delicatezza di quella situazione ma nulla può giustificare una simile reazione e dei simili comportamenti.
Prefettura e questura dovranno fare chiarezza urgentemente su quanto successo ed è necessario che per farlo aprano un vero dialogo con tutta la comunità pisana.

Troviamo imbarazzanti e sconcertanti le affermazioni del capogruppo Lega in consiglio comunale Ziello (a dire la verità unico consigliere ad essersi espresso in questi modi) che chiede subito daspo, racconta di persone incappucciate, urla contro tutti salvo poi, dopo essere stato inondato sui social di critiche, bloccare i commenti e cancellare tutto. Sarebbe il caso che prendesse una decisione per la dignità di tutta la nostra comunità: si dimetta volontariamente dal Consiglio comunale (dal quale è in verità praticamente sempre assente) e si dedichi maggiormente all’approfondimento delle questioni.

Serve una risposta chiara anche da parte di tutta l’amministrazione dopo la condanna del sindaco: ci si costituisca parte civile, si chiedano subito risposte su quanto accaduto e si organizzi insieme alle tante realtà che si sono mobilitate (da quelle scolastiche a quelle universitarie, dagli studenti e i docenti ai genitori) momenti di riflessione collettiva che riportino al centro la dimensione democratica e costituzionale della nostra convivenza.

Credo che il Consiglio comunale di lunedì non possa che affrontare questi nodi.

 

Ha scritto Lorenzo Paladini Segretario Provinciale Forza Italia.

L’Italia è terra di Libertà. Nel rispetto reciproco dalla parte della democrazia.
Le immagini e i racconti che emergono dagli eventi di Pisa del 23 febbraio ci spingono a una profonda riflessione sui valori fondamentali su cui si basa la nostra democrazia. "La libertà di manifestare le proprie idee e la libertà di parola sono diritti fondamentali, pilastri su cui si fonda la nostra Nazione che non possono essere repressi con la violenza che sempre condanniamo" afferma Lorenzo Paladini, Segretario Provinciale di Forza Italia. “È nostro dovere assicurare che tali diritti siano sempre rispettati e promossi.”

È importante sottolineare il ruolo delle forze dell’ordine, che ogni giorno lavorano per garantire la sicurezza e l’ordine pubblico, spesso in condizioni di grande difficoltà. “Il loro impegno a tutela della collettività merita il nostro rispetto e la nostra fiducia. Tuttavia, è fondamentale che ogni intervento sia guidato dai principi di necessità e proporzionalità, nel pieno rispetto dei diritti di ogni individuo e che la loro presenza non sia limitata alla repressione delle manifestazioni, ma si estenda anche al controllo dei numerosi episodi di microcriminalità che preoccupano i nostri cittadini," continua Paladini.

"La nostra Italia è terra di libertà, di dialogo, di rispetto reciproco. Non accettiamo e non accetteremo mai che queste basi vengano meno, in nessun contesto, per nessuna ragione," dichiara con fermezza Paladini. Questo principio guida il nostro impegno per promuovere una società in cui ogni voce possa essere ascoltata e considerata, in uno spirito di dialogo aperto e costruttivo.

“Eccessive semplificazioni sui fatti di Pisa non possono essere tollerate o accettate, è fondamentale che tutte le parti coinvolte rifuggano da retoriche che possano inasprire le tensioni, optando invece per una comunicazione che miri alla ricostruzione del tessuto sociale e alla promozione di una comunità inclusiva e dialogante.” continua Paladini. “Avventate dichiarazioni rilasciate non rendono merito al ruolo sociale che Politica riveste”

“Inoltre, ribadiamo il nostro fermo sostegno ai principi di pace e sicurezza internazionale, consapevoli delle complesse dinamiche globali. È nostro dovere morale sostenere iniziative e politiche che promuovano la risoluzione pacifica dei conflitti e il dialogo tra le nazioni, nell’interesse della comunità internazionale e delle future generazioni.”

"Come Forza Italia, ci impegniamo a lavorare per una società in cui la libertà di espressione e la sicurezza siano garantite per tutti, nel rispetto dei principi di dialogo, rispetto reciproco e coesione sociale. Questo è il fondamento su cui intendiamo costruire il futuro della nostra comunità e del nostro Paese."

 

Ha scritto il sindaco di Cascina Michelangelo Betti.

È ovvio che ci siano percorsi di verifica di cui tener conto, ma sulle vicende di venerdì mattina a Pisa esistono riprese, ampiamente condivise, che dovrebbero consigliare prudenza all’europarlamentare Susanna Ceccardi e al deputato Edoardo Ziello. Seguendo le parole del Presidente della Repbblica, Sergio Mattarella, “l'autorevolezza delle Forze dell'Ordine non si misura sui manganelli, ma sulla capacità di assicurare sicurezza tutelando, al contempo, la libertà di manifestare pubblicamente opinioni”.

E appare fuori luogo una tattica attendista: singoli individui possono procrastinare il giudizio su quel che è successo, ma un’intera comunità il proprio giudizio lo ha espresso con chiarezza, invadendo pacificamente il centro di Pisa con una manifestazione. Un doppio presidio pomeridiano sfociato in un corteo, nati e cresciuti con un passaggio di messaggi tra canali social e whatsapp. Una manifestazione che ha assorbito e superato quella della mattina, volendo riaffermare la richiesta di pace, ma, soprattutto, il diritto a esprimere la propria opinione. Il proprio pensiero.

Peraltro si sono registrate affermazioni balzane, con l’ipotesi che i giovani studenti volessero arrivare alla Sinagoga. Mi permetto di dissentire: chi è abituato a vivere Pisa non può che ritenere che l’obiettivo fosse passare da via San Frediano a Piazza dei Cavalieri per mettere uno striscione sulla scalinata del palazzo della Scuola Normale, inoltre la Sinagoga è ben lontana dalla piazza. Siamo nel campo delle teorie, ma a qualcuno che fa ipotesi consiglierei di visitare Pisa (almeno occasionalmente) o quantomeno di verificare con Google Maps i tracciati cittadini.

In ogni caso col passare del tempo risulta sempre più isolato chi descrive il gruppo di studenti come i rivoluzionari impegnati nella presa della Bastiglia. E si può concludere che la risposta più forte ai manganelli, e a chi li ha difesi, sia venuta dai cittadini. Nel giro di poche ore.

 

Ha scritto Oreste Sabatino segretario provinciale PD Pisa.

Il consigliere e onorevole Edoardo Ziello dovrebbe ascoltare le parole di Mattarella. Manganellare degli studenti è un fallimento. Ziello, da deputato ma anche da cittadino, dovrebbe ricordarsi che la Carta Costituzionale garantisce il diritto di manifestare. Ziello ora può fare una sola cosa, chiedere scusa a chi è rimasto ferito e dimettersi, non è degno di rappresentare Pisa.

Ci aspettiamo che anche la Lega prenda le distanze dalle sue parole e di chiarire se la propria posizione è quella dell'On. Ziello o del Sindaco Conti, perché sono due posizioni diverse e inconciliabili.

Un chiarimento che dovrebbe chiedere e pretendere anche Conti stesso dato che Ziello oltre a rappresentarli a Roma, siede in Comune tra i banchi della maggioranza.

 

Ha scritto Elisa Tripoli segretaria dell’Unione Comunale di Vecchiano.

Il partito democratico di Vecchiano esprime il proprio profondo dissenso e la propria preoccupazione nei confronti di quanto successo ieri in pieno centro a Pisa durante la manifestazione studentesca per il cessate il fuoco in Palestina.

È inaccettabile che la polizia abbia caricato gli studenti nell'atto di manifestare il loro libero pensiero: ragazze e ragazzi che hanno scelto di usare l’arma della loro voce e manifestare in modo democratico la loro libertà di opinione.

Fino a prova contraria, il nostro è ancora uno stato di diritto e l'espressione di pensiero e di manifestazione è un diritto costituzionalmente garantito.

Occorre prendere le distanze e condannare questi atti di repressione e violenza chiamando a risponderne i responsabili. Non ci sono giustificazioni alla repressione. Il Partito democratico di Vecchiano si unisce a tutte le voci di solidarietà e di indignazione che in questi giorni si sono alzate, ponendosi ora e sempre dalla parte della libertà di pensiero, della Costituzione e dell’Italia democratica, pluralista e antifascista.

 

Ha scritto Diego Petrucci, consigliere regionale di Fratelli d'Italia e coordinatore cittadino.

“Su quanto successo ieri mattina a Pisa dovrà essere fatta la massima chiarezza. Condanniamo ogni forma di violenza e, allo stesso tempo, ribadiamo che il diritto di manifestare è sacrosanto come già dichiarato dal sindaco Michele Conti. Stiamo assistendo a una ignobile strumentalizzazione da parte del Pd. Serve serietà e responsabilità nel commentare i fatti avvenuti ieri”.

 

Ha scritto Anna Ferretti, presidente provinciale di Italia Viva Pisa.

Italia viva Pisa esprime la preoccupazione e lo sconcerto per i fatti accaduti a Pisa.

“La violenza dei manganelli su studenti minorenni, dice la presidente provinciale Anna Ferretti, ci riporta indietro ad anni bui che non devono più ripresentarsi, il dialogo è l’unica strada per andare verso un futuro giusto e democratico. “ Italia viva Pisa attende risposte dal Governo che deve prendere le distanze dalla violenza dei manganelli, lo deve per rispetto delle studentesse e degli studenti feriti e a tutta la comunità di Pisa.

“Grazie al Presidente della Repubblica Sergio Mattarella per il suo saggio intervento.  

E questa piazza gremita è la risposta non violenta  ai gravi fatti accaduti” conclude Ferretti di tutta la Toscana  e di Italia Viva .

 

Ha scritto Francesca Meneghini, capogruppo di Centrosinistra-Progetto Calci 2024

ESIGIAMO CHIAREZZA

Quello che sta accadendo all’indomani dell'aggressione delle forze di polizia ai danni di studenti e studentesse - molti e molte ancora minorenni – nella mattina di venerdi 23 febbraio a Pisa, continua a destare preoccupazione.

Mentre la Prefettura dichiara “che non era stata data alcuna indicazione particolare a reprimere con la forza e i manganelli le manifestazioni in generale e, nello specifico, quelle pro Palestina”, si apprende che il Questore avrebbe ammesso errori nella gestione della piazza, senza entrare nello specifico.

Che cosa è successo, ce lo dicono le immagini. Nessuno si prende la responsabilità di fare chiarezza. Nessuno, ad oggi, ha fornito dichiarazioni dettagliare e soddisfacenti tanto che sia la Procura che il Dipartimento di pubblica sicurezza hanno aperto un fascicolo.
In questo silenzio piomba la  vergognosa diffusione di bufale e notizie false, anche dalla TV di Stato, che dovrebbe essere  il "servizio pubblico", secondo cui si volesse impedire ai manifestanti di proseguire perché diretti verso la Sinagoga di Pisa – che si trova, rispetto al punto di partenza del corteo, dalla parte opposta della direzione intrapresa dal corteo stesso. Perché "Tele Meloni” ha tentato di coprire quanto successo?

Intanto, nel Consiglio Comunale di Pisa di ieri, la maggioranza di centrodestra ha approvato un ordine del giorno dove non c'è condanna alcuna verso l'operato delle forze dell’ordine.

Un balletto imbarazzante e vergognoso che aggiunge altro dolore agli ematomi già presenti sul corpo delle ragazze e dei ragazzi, e sul quale non possiamo tacere la nostra forte preoccupazione. Si faccia chiarezza alla luce del sole. Non servono accertamenti a porte chiuse, non servono tentativi di distrazione.

Ci uniamo ai genitori dei ragazzi e delle ragazze, agli oltre 30 presidi della provincia, ai dirigenti scolastici delle principali scuole di vario ordine e grado della città  nel chiedere chiarezza, e fermezza nelle indagini, per ridare finalmente dignità a questi giovani che volevano solo esprimere la loro opinione sui fatti del mondo.

 

Ha scritto Luigi Sofia, capogruppo Sinistra Unita per Pisa

Sinistra Unita per Pisa condanna fermamente le inaccettabili dichiarazioni dell'onorevole Edoardo Ziello della Lega, che attaccano ingiustamente gli studenti pacifisti rilanciando e chiedendo ancora una volta le sue dimissioni.  

Le posizioni dell'Onorevole mostrano non solo una pericolosa vicinanza a ideologie estremiste ma anche una profonda crisi e spaccatura all'interno della coalizione di centrodestra. È evidente che, di fronte alle critiche e alla richiesta di dimissioni per Ziello, la maggioranza del centrodestra ha scelto una difesa corporativa, ignorando gli appelli alla responsabilità e al rispetto dei valori civici e alla libertà di manifestare espressi dal Presidente Mattarella, ricordando come la destra chieda il rispetto delle regole, quando sembra ignorare proprio quelle impostate dalla costituzione repubblicana, indebolendo prima di tutto il Sindaco.

Si apre una nuova fase politica di grande difficoltà per la destra che si rivela molto più vicina alle posizioni espresse dalla destra italiana che al civismo delle liste che hanno sostenuto la campagna di Michele CVonti.

Rilanciamo il nostro impegno in sinergia e in dialogo con le piazze pacifiste che rivendicano un mondo libero dalla guerra e dalla violenza.

 

 

 

redazione.cascinanotizie