Cosentini (Lega) martella la Giunta Betti

Politica
Cascina
Venerdì, 24 Settembre 2021

"Poca trasparenza, immobilismo e mancanza di progettazione"

Una settimana politica "con molti colpi di scena da circo". Leonardo Cosentini, capogruppo della Lega a Cascina, ne ha per tutti: soprattutto per la Giunta Betti, sorda a suo dire sia alle opposizioni che alle componenti minoritarie di governo.

Per Cosentini anche la scelta dei candidati alla Consulta delle pari opportunità è andata tutta in una sola direzione, l'esclusione delle minoranze.

Per la Lega di Cascina l'amministrazione cascinese pecca di trasparenza, immobilità e progettazione per il futuro.

 


Scrive leonardo Cosentini

Settimana politica con molti “colpi di scena o di circo” quella che si conclude a Cascina. Su scelte urbanistiche, Pinqua e progetti che riguardano il futuro di Cascina la maggioranza si è divisa dimenticando promesse e impegni presi anche durante la compagna elettorale.

Leonardo Cosentini, consigliere e capogruppo della Lega, interviene sui molti temi “caldi” che “dimostrano ancora una volta come questa maggioranza non conosca la parola programmazione e come spesso di discosti dagli impegni presi” dice Cosentini, parlando a nome della opposizione di centrodestra in consiglio.

“In consiglio comunale la commissione speciale che avrebbe dovuto essere istituita non è passata. Dopo tre o quattro consigli in cui la maggioranza si era impegnata a istituire questa commissione, che avrebbe garantito un iter trasparente sui progetti del Pinqua che interessano il territorio e quindi i cittadini, alla fine ha bocciato la proposta per la nomina della commissione. Anche se alcuni della maggioranza non hanno seguito l’indicazione di voto, alla fine non è passata. Come mai? Cosa non si vuole fare sapere? Gli attuali amministratori sono democratici solo a parole. Negano la possibilità alla minoranza di effettuare un controllo su opere che andranno a stravolgere un territorio. Porteranno alla nascita di sacche sociali di difficile gestione: basti pensare cosa è previsto nell’immobile che era della Filarmonica Mugnone, dove saranno realizzati alloggi popolari. Un progetto che porterà non solo persone che provengono da tutto il mondo conosciuto ma anche cittadini che vivono in situazioni di disagio e che provengono dai Comuni limitrofi che hanno condiviso le scelte del Pinqua e hanno partecipato all’operazione e che scaricheranno il problema del disagio abitativo sul nostro comune. Si insiste su una politica di ghettizzazione che in passato ha dimostrato tutte le sue debolezze”.

Commissione bilancio. “Anche questa commissione è stata convocata in tutta fretta per fare una variazione di bilancio. Sapete per cosa? Per poter spendere 100mila euro in consulenze esterne, per le spese di progettazione del Poc. Silenziosamente la maggioranza attuale ammette di aderire al piano strutturale d’area proposto dalla precedente nostra amministrazione insieme a Pisa. Lo hanno dunque “digerito” anche se in campagna elettorale avevano detto il contrario, promettendo di stralciarlo e criticandolo come se fosse il male assoluto di Cascina. La maggioranza si è spaccata ma la stessa arroganza che hanno verso le minoranze consiliari, l’hanno dimostrata anche all’interno della stessa maggioranza… Esternalizzare un progetto significa che gli uffici non hanno le forze interne per progettare il Piano Operativo Comunale. Risulta che tutti gli uffici tecnici, edilizia pubblica e privata, siano in grosse difficoltà e che il lavoro proceda piuttosto lentamente. Eppure la maggioranza di centrosinistra non ha portato questo tema al consiglio, disattendendo i principi di trasparenza e partecipazione democratica, queste scelte arrivano nelle commissioni come se fossero scelte di routine. Invece tutti sappiamo che a monte ci sono scelte politiche che in questo modo vengono imposte, senza alcun confronto. Nelle commissioni poi il voto degli stessi consiglieri di maggioranza è variegato, ci sono spaccature evidenti che dimostrano come questo gruppo di governo sia solo un cartello elettorale. Tra l’altro questo progetto è rimasto come un qualcosa di non ben identificato. Il progetto non lo ha visto nessuno, se non forse l’entourage del capo di gabinetto. Anche questa è una procedura abbastanza singolare. Il Comune non è un’azienda privata con un titolare che prende le decisioni, ma è un concetto che non passa”.

Consulta pari opportunità: “Anche in questo caso è stata chiusa la porta alla minoranza, che poteva essere una voce fuori dal coro. I candidati non allineati con la maggioranza non sono stati ammessi. Nella consulta ci sono solo rappresentanti della sinistra o del centrosinistra. Chi non la pensa come loro, la prima cosa che fanno è quello di metterlo in condizione di tacere. Con la forza dei numeri respingono qualsiasi forma di coinvolgimento di chi la pensa diversamente da loro ma che esprime cittadini che vivono sul territorio”.

Caditoie. “I consiglieri della precedente amministrazione, a cominciare da Daniele Funel, si sono sempre impegnati per la manutenzione, ora invece si naviga a vista, solo dopo sollecitazioni e critiche la giunta è intervenuta. Come al solito, come è successo anche per i servizi scolastici, che arrivano in evidente ritardo, non c’è stata alcuna programmazione”.

carlo.palotti