Crisi in Comune, via le deleghe a Marianna Bosco

Politica
Lari
Lunedì, 25 Ottobre 2021

L'amministrazione di Casciana Terme Lari perde un pezzo di maggioranza

Con la revoca delle deleghe all'assessora Marianna Bosco, la giunta del sindaco Mirko Terreni si ritrova a dovere gestire una crisi di governo inattesa, maturata lo scorso venerdì.

Da una parte la lista "Per una svolta in Comune", dall'altra, il sindaco Mirko Terreni, che con un comunicato spiega: "“Ho, con rammarico, dovuto procedere alla revoca delle deleghe all’Assessora Bosco: nella giornata di ieri, infatti, l’assessora ha presentato come prima firmataria, insieme ad un consigliere dell’opposizione, una mozione che nei fatti e nei contenuti rappresenta una mozione di sfiducia nei confronti della Giunta di cui ha fatto parte fino ad oggi".

Qua di seguito i comunicati inviati dal Comune di Casciana Terme Lari e dalla lista "Per una svolta in Comune"


Oggi il Sindaco Mirko Terreni ha proceduto a revocare le deleghe all’Assessora Marianna Bosco.

“Ho, con rammarico, dovuto procedere alla revoca delle deleghe all’Assessora Bosco: nella giornata di ieri, infatti, l’assessora ha presentato come prima firmataria, insieme ad un consigliere dell’opposizione, una mozione che nei fatti e nei contenuti rappresenta una mozione di sfiducia nei confronti della Giunta di cui ha fatto parte fino ad oggi. – così il Sindaco Terreni, che spiega – Ho atteso tutta la giornata di ieri e la mattinata di oggi nella speranza che per coerenza Bosco procedesse a rassegnare le proprie dimissioni. Queste dimissioni non sono mai arrivate. Da ciò l’ineluttabilità della mia decisione, sofferta, ma non rinviabile per la necessità di garantire la coesione della Giunta e l’incisività dell’azione amministrativa.”

Questo atto arriva alla fine di una discussione nella maggioranza aperta con un comunicato di attacco contro la Giunta inviato dal gruppo politico della sinistra radicale cui appartiene la stessa Bosco e con il quale si rivendicavano punti programmatici quali: le Terme totalmente pubbliche, la derubricazione a intervento non prioritario della realizzazione della nuova scuola a Perignano, la pretesa di una immediata internalizzazione del servizio di scuolabus senza aver riguardo per i costi o ancora lo stravolgimento della programmazione della riorganizzazione del patrimonio immobiliare del Comune. Tutte questioni sulle quali il programma amministrativo prevedeva posizioni chiare e obiettivi precisi non solo condivisi ma votati per ben tre volte dalla maggioranza in maniera unanime e quindi anche con il voto di Bosco.

Al momento le deleghe assegnate a Bosco sono state assunte ad interim dallo stesso Sindaco in attesa della nomina di un nuovo assessore.


Per una Svolta “in Comune”
Lista di Alternativa e Gruppo Consiliare Casciana Terme Lari
COMUNICATO STAMPA

IL PODESTA’ SINDACO DI CASCIANA TERME LARI, INVECE DI DIMETTERSI HA RITIRATO LE DELEGHE ALLA NOSTRA ASSESSORA MARIANNA BOSCO PERCHE’ SAREBBE VENUTO MENO IL RAPPORTO DI FIDUCIA. IN REALTA’ SONO PD E SOCIALISTI CHE SI SONO DIMOSTRATI INCAPACI DI RISPETTARE GLI IMPEGNI DEMOCRATICAMENTE SOTTOSCRITTI NEL 2019.

Perché non rispettano gli impegni e non si dimettono?
Perché devono prima assolvere alle promesse e agli impegni presi con imprenditori locali e vertici provinciali e regionali dei loro partiti a cui avevano promesso la messa sul mercato delle Terme di Casciana e la vendita del patrimonio immobiliare del Comune, ma anche che il servizio del trasporto scolastico sarebbe rimasto appaltato all’attuale ditta esterna.

Gli impegni programmatici erano chiari: sistemazione della strada sulla variante 46 di Lari da 54 anni in dissesto, costruzione del polo ambulatoriale comunale con presenza oltre che del medico di base anche di ginecologo, ortopedico, pediatra ecc, internalizzazione del servizio di trasporto scolastico, creazione spazio per le associazioni.
Questi impegni sono scritti e firmati nel Programma di mandato della Coalizione “Progetto Comune”e ci riserviamo di pubblicarli affinché tutti possano vedere che non siamo noi che abbiamo tradito, ma il PD e i Socialisti.

Quelle che abbiamo sempre proposto e sostenuto non sono idee utopiche, ma solo di buon senso. La nostra è stata solo una richiesta di non subordinare tali obiettivi alla realizzazione della nuova scuola a Perignano e alla vendita di parte del patrimonio immobiliare del Comune. Attuare quindi in maniera diversa il Programma di mandato, in modo da realizzarne almeno parte in questa legislatura e non demandare tutto ad un futuro incerto.

Per questo abbiamo chiesto inascoltati quanto segue:

Sistemazione della Variante di Lari franata da 54 anni. Anche se di competenza della Provincia, deve diventare per la giunta comunale una priorità, battendosi affinché si trovi un bando di finanziamento per il reperimento delle risorse necessarie ad una sistemazione
finalmente definitiva.

Realizzazione di un adeguato presidio sanitario nel nostro Comune. Tale presidio deve prevedere la presenza del medico di base, di un pediatra, di un ortopedico, un ginecologo, ecc.

Gestione diretta da parte del Comune dell'importante servizio di trasporto scolastico. La scelta di appaltarlo a ditta esterna è stata dettata più da motivi politici che da un presunto risparmio economico.

Spostamento del Comando dei Vigili del Fuoco di Lari e realizzazione dello Spazio per le associazioni. A noi la scelta di voler spostare i VVFF alle scuole medie di Lari, demolendo di fatto l’unica palestra larigiana, non convince per niente; pensiamo che si possa, sempre entro un anno, cercare una idonea soluzione in uno dei tanti capannoni vuoti di Perignano ed iniziare in tempi celeri i lavori di riqualificazione del vetusto fabbricato, per la realizzazione dello Spazio per le associazioni.

Proprietà pubblica delle Terme di Casciana. Per noi le Terme dovrebbero rimanere interamente pubbliche, perché sono un bene prezioso e perfettamente inserito nella comunità, sia dal punto di vista della cura e benessere dei cittadini, sia per le ricadute economiche per tutto il territorio. Il suo rilancio passa attraverso una battaglia politica con la Regione, affinché le Asl indirizzino le persone a fare quelle determinate e particolari cure presso la nostra struttura. Dare al privato come sostiene il Sindaco il 49% significa di fatto privatizzare.

Noi di una Svolta in Comune continueremo a batterci, anche dall’opposizione alla quale ci costringe il Sindaco, affinché gli obbiettivi che da tutti erano condivisi siano realizzati perché ciò corrisponde agli interessi della nostra comunità e al mandato elettorale ricevuto.

redazione.cascinanotizie