Cristina Bibolotti rilancia. Accuse strumentali: "Goffo tentativo di chiudermi la bocca"
La consigliera risponde alle opposizioni: "Attacco frontale e scomposto, solo una medaglia al merito"
Pochi minuti dopo la pubblicazione del comunicato inviato dai gruppi consiliari di centrodestra, ecco la risposta di Cristina Bibolotti.
► L'opposizione apre il "caso Bibolotti" e chiede "Un chiarimento politico urgente"
"Da tempo mi attendevo un attacco da parte della minoranza dato che, per alcuni politici, le voci scomode che non si sanno arginare con la dialettica politica vanno in qualche altro modo epurate.
Ed ecco allora che la minoranza si è impegnata a cercare di screditare l’operato di questa Consigliera adombrando il dubbio di un preteso conflitto di interessi o di un infedele svolgimento del ruolo istituzionale che ricopre.
Il riferimento è all’incarico professionale che la sottoscritta ha in passato svolto nell’interesse dell’ex Direttora Artistica della Città del Teatro, Donatella Diamanti contro la Fondazione Sipario.
Secondo i consiglieri di minoranza aver (in passato) patrocinato una causa contro la Fondazione Sipario - che, peraltro, diversamente da quanto sostenuto dai banchi della minoranza non è partecipata al 100% dal Comune di Cascina (e davvero stupisce che ancora oggi, la minoranza, tra cui un ex assessore alla Cultura ed una Presidente del Consiglio non abbia compreso chi siano i soci della Fondazione), è elemento che impedirebbe alla sottoscritta di rivestire il ruolo di Presidente della Commissione Cultura.
Ebbene, il “caso Bibolotti” nulla è se non il goffo tentativo della minoranza di imbavagliare un consigliere evidentemente scomodo.
Non costituisce infatti causa di incompatibilità o conflitto di interessi con l’Amministrazione comunale l’assistere o aver assistito, quale avvocato, un cliente contro un ente partecipato dal Comune.
Patrocinare in un giudizio non può mai costituire un conflitto d’interessi se non viene chiesto al Consigliere di esprimere un voto su fatti connessi a tale causa: e dato che mai, durante la vigenza del mio mandato professionale, è stata discussa in consiglio o nelle commissioni (che peraltro non hanno potere deliberativo), la posizione della Dott.ssa Diamanti e che mai su fatti connessi a tale causa si è deliberato, emerge palese la correttezza dell’operato della sottoscritta.
A riprova della strumentalità delle accuse, c’è la contestazione di aver condotto la commissione cultura del 20 aprile scorso (nella quale peraltro mai si parlò della Dott.ssa Diamanti), come una commissione d’inchiesta: quasi che svolgere diligentemente e scrupolosamente il proprio ruolo di commissario, sia un demerito anziché un pregio!
O forse per qualcuno sviscerare in commissione la situazione della Fondazione Sipario, potrebbe determinare un certo imbarazzo? Dubbi leciti che l’acredine della minoranza, fa sorgere.
Come dice la stessa minoranza “Cascina merita trasparenza e chiarezza” e la merita anche e soprattutto in relazione alla situazione del nostro Teatro che costituisce un’eccellenza del territorio da salvaguardare.
Detto questo se la minoranza riterrà di disertare le prossime riunioni della commissione Cultura sarà per disinteresse alla materia (disinteresse verso la cultura che peraltro non è una sorpresa) e non certo per altre ragioni.
Per questa Consigliera l’attacco frontale e scomposto dell’opposizione costituisce unicamente una medaglia al merito: tanto più bassi sono gli attacchi tanto più mi si convince della bontà delle iniziative che sto portato avanti in Consiglio con il mio gruppo."