Cucina italiana patrimonio Unesco: Pisa sostiene e rilancia la candidatura
All’assemblea nazionale Anci il sindaco Michele Conti ha presentato l’evento del 25 novembre dedicato al ruolo dei territori nella valorizzazione delle tipicità alimentari
La candidatura della cucina italiana a Patrimonio culturale immateriale dell’Unesco approda al centro del dibattito dell’assemblea nazionale Anci.
Nel corso della giornata conclusiva dei lavori, il sindaco di Pisa Michele Conti, delegato nazionale per agricoltura e sovranità alimentare, ha rilanciato da Bologna l’iniziativa pubblica che si terrà il 25 novembre all’Auditorium Toniolo di Pisa, con la partecipazione di amministratori, esperti e del ministro dell’Agricoltura Francesco Lollobrigida.
Un appuntamento pensato per rafforzare il ruolo dei Comuni nella promozione delle tipicità e nella costruzione di un modello di sviluppo fondato su qualità, innovazione e identità territoriale.
Ha scritto il Comune di Pisa.
Il sindaco di Pisa Michele Conti è intervenuto stamani all’assemblea nazionale Anci in corso in questi giorni a Bologna, in qualità di delegato nazionale per agricoltura, sovranità alimentare e promozione delle tipicità, per lanciare l’iniziativa aperta al pubblico che si terrà martedì 25 novembre a Pisa all’Auditorium Toniolo, e che vedrà la presenza di sindaci, amministratori, esperti e del Ministro dell’Agricoltura Francesco Lollobrigida.
L’intervento del Sindaco si è tenuto venerdì 14 novembre, nella giornata conclusiva dell’assemblea, in occasione del pranzo celebrativo dedicato alla candidatura della Cucina Italiana a Patrimonio dell’Umanità, a cui hanno partecipato il Ministro dell’Agricoltura, della Sovranità Alimentare e delle Foreste, Francesco Lollobrigida, il Ministro della Cultura, Alessandro Giuli e il Presidente ANCI e Sindaco di Napoli, Gaetano Manfredi.
“Voglio ringraziare – ha esordito Michele Conti - il Presidente Manfredi e il Ministro Lollobrigida per l’attenzione costante ai temi dell’agricoltura, della sovranità alimentare e della valorizzazione delle nostre tipicità, temi centrali non solo per l’economia del Paese, ma per l’identità dei territori e per la qualità della vita delle persone. Siamo qui per sostenere insieme un grande obiettivo nazionale: la candidatura della cucina italiana a patrimonio immateriale UNESCO. Una candidatura che ANCI ha portato nelle piazze d’Italia con un’iniziativa partecipata e corale lo scorso 21 settembre. Pisa ha dato il proprio contributo con una grande tavolata in Piazza dei Miracoli, patrimonio UNESCO dal 1987, dove abbiamo messo a tavola 300 persone, simbolo di un Paese che sa riconoscere nella propria tradizione enogastronomica un valore culturale, sociale ed economico”.
“In questo spirito – ha proseguito il Sindaco di Pisa - desidero rilanciare l’invito all’appuntamento che ospiteremo a Pisa il prossimo 25 novembre, dove si riunirà la commissione Anci Agricoltura che presiedo. Un evento aperto alla città e a tutti gli interessati, che per noi ha un grande valore, perché parleremo di agricoltura con esperti, amministratori e rappresentanti delle filiere produttive. Lo faremo con il Ministro Lollobrigida per mettere al centro il ruolo dei Comuni nell’accompagnare innovazione, sostenibilità, valorizzazione delle tipicità alimentari e tutela del paesaggio rurale. Perché l’agricoltura è questo: lavoro, qualità, territorio, comunità. È futuro. Dobbiamo investire sempre di più sulle enormi potenzialità dell’agricoltura e dei nostri imprenditori, che danno luogo ai prodotti tipici del territorio, il simbolo dell’Italia nel mondo. Per accelerare in questa direzione va sviluppato ancora di più il tema del trasferimento tecnologico nel settore primario: lo dico da Sindaco di una città di saperi che ha una grande Ateneo, due scuole di eccellenza e tanti centri di ricerca che lavorano su queste tematiche e preparano tanti giovani, dotandoli di competenze che possono portare contributi innovativi indispensabili per il settore. I comuni devono giocare un ruolo attivo nel mettere a sistema enti e istituzioni, centri dediti alla ricerca e soggetti coinvolti nelle filiere di produzione, per lavorare insieme e porre l’innovazione e la qualità a servizio delle comunità, dei territori e delle nostre tipicità alimentari.”
“L’Italia – ha concluso Conti - cresce quando custodisce e valorizza ciò che la rende unica, come i patrimoni immateriali delle nostre tradizioni e della nostra cultura, e al tempo stesso guarda avanti con fiducia, sostenendo le sfide dell’innovazione e della sostenibilità. È lo stesso impegno che come sindaci portiamo avanti ogni giorno per far crescere le nostre comunità”.
L'Organizzazione delle Nazioni Unite per l'Educazione, la Scienza e la Cultura, ha già espresso, lunedì 10 novembre, il primo parere positivo per la valutazione tecnica del dossier di candidatura della cucina italiana a patrimonio dell'umanità, promosso dal Ministero della Cultura e dal Ministero dell’Agricoltura. L’Unesco ha reso pubblico il parere dell'organo degli esperti mondiali che consiglia l'iscrizione della cucina italiana nella Lista dei patrimoni culturali immateriali dell'umanità. Il parere positivo verrà poi sottoposto alla decisione finale, di tipo politico, che sarà assunta dal Comitato intergovernativo dell'Unesco che si riunirà in India a New Delhi dall'8 al 13 dicembre.
Nella foto: Marco Fioravanti, Sindaco di Ascoli Piceno e presidente del Consiglio di Anci; Gaetano Manfredi, sindaco di Napoli e Presidente Anci; Michele Conti, Sindaco di Pisa e delegato nazionale Anci Agricoltura; Francesco Lollobrigida, Ministro dell'agricoltura, della sovranità alimentare e delle foreste, Pierluigi Biondi, sindaco de L’Aquila e ufficio di presidenza Anci; Roberto Pella, Sindaco di Valdengo e vicepresidente Anci.


