Da Aigues Mortes a Calcinaia a piedi, la rotta inversa dell’immigrazione italiana

Cronaca
Calcinaia
Venerdì, 14 Aprile 2023

E' cominciata l’impresa della fotografa francese Marie Moroni che ripercorre la rotta, al contrario, che fecero molti calcinaioli tra fine '800 e inizi '900

La vita è straordinaria e i principi che regolano tutti i suoi accadimenti sfuggono da ogni logica. Eppure alcune vicende sembrano essere “legate” da un impercettibile “fil rouge” che attraversa il tempo, pronto a ricollegare storie che parevano ormai dimenticate.
Nel 2009 Giuliano Bozzoli, noto storico calcinaiolo, pubblicava un bellissimo libro che aveva il titolo di una celebre canzone di Gianmaria Testa, “Ritals” e che parlava appunto di immigrazione, precisamente quella che verso la fine del 1800 dalla provincia di Pisa ha visto tanti nostri concittadini raggiungere la Camargue francese in cerca di lavoro. Un’immigrazione che causò tensioni sociali in terra francese e un’intolleranza “italofoba” che  culminò con l’Eccidio di Aigues Mortes, nel 1893, in cui persero la vita diversi lavoratori italiani impiegati nelle saline, mentre molti altri rimasero feriti.

Il libro di Giuliano, con dovizia di particolari e interessanti documenti storici, ha raccontato questa significativa storia di immigrazione riscuotendo ottime critiche e notevole attenzione, tanto che la pubblicazione è stata tradotta anche in francese in modo da essere fruibile ai lettori e agli storici transalpini.
Anni dopo, precisamente nel recente 2022, una talentuosa fotografa francese, Marie Moroni, senza essere a conoscenza del libro di Giuliano, arrivava a Calcinaia per seguire le orme dei suoi antenati italiani, precisamente del bisnonno, il calcinaiolo Giovanni Moroni che alla fine del 1800 raggiungeva Aigues Mortes in cerca di lavoro.

Il progetto che albergava nella mente e nel cuore di Marie era quello di ripercorrere nella primavera del 2023 le orme dei propri avi, facendo l’itinerario inverso rispetto a quello compiuto ad inizio novecento dal bisnonno Giovanni, ovvero partire da Aigues Mortes per raggiungere dopo centinaia di km a piedi (circa 900) Calcinaia. Un’impresa temeraria a cui ha dato il nome di “Ciao Bella”.
Nella sua visita calcinaiola Marie, ricevuta in Comune, ha avuto modo di incontrare il Sindaco per esporre il suo progetto, di fare ricerche in archivio grazie all’infaticabile lavoro di Sara per ricostruire il suo albero genealogico, ma soprattutto di conoscere Giuliano e la sua opera letteraria ispirata all’immigrazione pisana e calcinaiola in Camargue. Due storie differenti che si sono ritrovate.
Ebbene, agli inizi di Aprile, come preannunciato, Marie si è messa in marcia da Aigues Mortes con il preciso intento di raggiungere Calcinaia verso la fine di Maggio. In questo lunghissimo viaggio la fotografa francese avrà modo di catturare immagini, incontrare persone, raccogliere pensieri in un diario di bordo quotidiano. “Ciao Bella” sarà quindi un percorso documentale estremamente faticoso, un cammino nel tempo, una migrazione moderna volta a ritrovare una memoria che non può e non deve andare perduta.
Calcinaia è nuovamente pronta ad accogliere Marie alla fine di questo estenuante viaggio e ovviamente a condividere con lei, immagini e parole di questa straordinaria impresa.

redazione.cascinanotizie