Da Caprona al Conclave: il legame toscano di Carlos Castillo, arcivescovo di Lima
Forse non tutti sanno che tra le colline pisane, in particolare a Caprona, ha vissuto per alcuni anni una figura oggi di rilievo mondiale nella Chiesa cattolica: il cardinale Carlos Castillo Mattasoglio, attuale arcivescovo di Lima, tra gli elettori del nuovo Papa
Un legame discreto ma significativo, che ha lasciato un segno nel percorso del prelato peruviano, formatosi accanto a figure come Gustavo Gutiérrez e don Severino Dianich.
Allievo del padre della teologia della liberazione, Castillo ha portato avanti una visione del Vangelo fortemente radicata nella giustizia sociale. Negli anni Ottanta, si è trasferito per un periodo in Toscana, dove ha vissuto a Caprona e collaborato con il teologo don Dianich, figura centrale del pensiero ecclesiale italiano postconciliare.
Durante il soggiorno italiano, Castillo ha anche partecipato alla vita della FUCI (Federazione Universitaria Cattolica Italiana), offrendo il suo contributo alla formazione di giovani universitari.
Un’esperienza che, a distanza di anni, ha arricchito il suo cammino pastorale, culminato con la nomina cardinalizia da parte di Papa Francesco, in continuità con quella Chiesa “in uscita” tanto cara al pontefice argentino.