Da Cascina a Ponsacco, andata e ritorno
Mentre il vecchio Cascina è fuggito sbattendo la porta, il Ponsacco 1920 potrebbe trovare casa proprio al Redini
L'estate del calcio ponsacchino ci regalerà altre sorprese, questo è certo.
Tutto è già deciso, anche se non ufficiale. La neo costituita Asd Mobilieri Ponsacco, la società che grazie al titolo sportivo del defunto Cascina Asd, giocherà in serie D, al momento è senza campo di gara. Priva, oltretutto, del campo d'allenamento.
Causa dell'incredibile cortocircuito, l'azione legale avviata dal Ponsacco 1920, la società militante in Promozione Toscana (o in Eccellenza, vedremo ndr) per nulla intenzionata a lasciare campo libero alla nuova dirigenza arrivata dalla vicina Cascina.
Motivo dell'azione legale che non renderà possibile l'avvio di una nuova convenzione straordinaria tra Comune di Ponsacco e l'Aics Le Melorie (società "satellite" dei Mobilieri Ponsacco ndr), e che quindi non permetterà l'uso del Comunale di Viale della Rimembranza e del sussidiario de I Poggini, sono le recriminazioni del Ponsacco 1920, certo di avere svolto un ottimo lavoro sugli impianti comunali durante la propria gestione.
Il nodo è proprio questo: se gli impianti sono stati gestiti a dovere, ben curati e valorizzati, la convenzione tra Comune di Ponsacco e Ponsacco 1920 non può essere stracciata. E se la convenzione resta in essere, il gestore legittimo del Comunale e de I Poggini è a tutti gli effetti il Ponsacco 1920.
Che cosa accadrà allora? Molto più che probabilmente il Comune di Ponsacco dovrà barcamenarsi tra l'azione avviata dal Ponsacco 1920 e l'impossibilità di avviare una nuova convenzione per la gestione dei suoi due impianti comunali.
Il risultato? Al Comunale di Viale della Rimembranza e a I Poggini, in attesa della giustizia, non giocherà nessuno e il Ponsacco 1920, magari, chiederà di disputare le proprie partite interne al Redini di Cascina.
Difficile la situazione dei Mobilieri Ponsacco, che per la serie D dovranno trovare un impianto idoneo. Pontedera appare la scelta più semplice, a portata di mano (anche se la rivalità tra i due territori peserà moltissimo ndr), mentre ci sentiamo di escludere a priori, un ritorno della ex dirigenza nerazzurra nella propria e bistrattata vecchia casa cascinese.