Da "No Pass" a sì Green Pass, professore cambia idea

Cronaca
Cascina
Giovedì, 2 Settembre 2021

Episodio all'Istituto De André di San Frediano, dove ieri erano intervenuti i Carabinieri su chiamata dello stesso docente presentatosi al lavoro munito di autocertificazione. 24 ore di mediazione e stamani la "conversione"

Fare il vaccino, fare il tampone ogni 48 ore o prendere un periodo di aspettativa. Da ieri, 1° settembre, tutto il personale scolastico ha di fronte a sé queste tre scelte. Pena, dopo cinque giorni di assenza ingiustificata, la sospensione non retribuita dal lavoro.

A San Frediano a Settimo, di buona mattina, un docente si era invece presentato con un’autocertificazione e non contento, anche se privo di Green Pass o tampone negativo fatto nei due giorni precedenti, dopo avere trovato le porte chiuse, aveva anche chiamato le forze dell’ordine perché impossibilitato a lavorare.

“Ieri – dice Beatrice Lambertucci, dirigente scolastica dell’Istituto Comprensivo De André- abbiamo fatto il controllo del Green Pass manualmente, tramite la App indicata dal Ministero, in attesa della piattaforma nazionale e un insegnate si era presentato senza”.

L’uomo, appena trasferito presso la scuola cascinese, pretendeva di entrare al lavoro con un’autocertificazione.

“Voleva entrare – prosegue Beatrice Lambertucci – e prima i collaboratori scolastici, poi io, abbiamo fatto presente al docente che non poteva, e lo abbiamo invitato a farsi un tampone di controllo”.

La situazione non è mai degenerata e dalle parole non si è mai passati alla violenza.

“Assolutamente – conferma Lambertucci –. Il docente, fermo sulle sue posizioni, prima ha detto che era suo diritto entrare, ma trovato il nostro impedimento alla fine ha desistito, è uscito dal cancello che delimita l’istituto, ed ha chiamato i Carabinieri”.

Nessuno, però, ha impedito al professore “No Pass” di lavorare.

“Gli è stato solo detto quello che prevede la normativa. Ovvero – prosegue la dirigente scolastica – di presentarsi al lavoro con un tampone negativo fatto nelle 48 ore precedenti alla sua esibizione. Sinceramente non sapevo della sua posizione sull’uso del Green Pass. Spero vivamente che tutto rientri e che si regolarizzi, abbiamo lavorato fin da subito in questo senso”.

Quella di ieri, infatti, per il docente “No Pass”, era un’assenza ingiustificata che se protratta per cinque giorni, scaturirà l’immediata sospensione dal lavoro.

“Non ci sono vie alternative – insiste Lambertucci – la normativa è chiara. Le alternative, per l’insegnate, sono quelle note: o porta un certificato di esenzione, o porta l’esito del tampone, oppure, da vaccinato, mostra il Green Pass. Al di fuori di questo non possiamo farlo entrare nella scuola”.

Le scuole al tempo del Covid si trovano con una nuova criticità: la mancanza e la gestione del personale.

“Scattata la sospensione dal lavoro – conclude Beatrice Lambertucci – il suo posto sarà occupato da un supplente fino a quando non si regolarizzerà con il Green Pass. La nostra non è una situazione semplice, ieri, ad esempio i docenti entrati a scuola erano pochi, solo una ventina. I veri problemi, oltre a quelli derivati dalla normale gestione dell’Istituto, credo si avranno quando rientreremo a scuola a pieno organico. Quando ogni mattina dovremo controllare i Green Pass a cento professori e a tutto il personale scolastico. L’augurio è che il 15 settembre, con il rientro tra i banchi, tutto risulti più gestibile”.

Dopo 24 ore di mediazione, stamani la "conversione". Il professore "No Pass", questa mattina, giovedì 2 settembre, si è presentato al lavoro munito di Certificazione Verde, pronto a prendere servizio in sicurezza e a contribuire con il suo lavoro, al sempre complicato avvicinamento al primo giorno di scuola.

carlo.palotti