Da un mese con la spazzatura perchè non ha ancora ricevuto il "tag", utente esasperata scrive alla nostra redazione
Ancora disagi per quanto riguarda il sistema di raccolta a tariffazione puntuale a Cascina. Alcuni utenti ad oggi non hanno ancora ricevuto il "tag", ovvero il bollino con il codice a barre a applicare al mastello e da oltre un mese gli viene rifiutato il ritiro della spazzatura. E' il caso di una cittadina, G.P. residente a San Frediano a Settimo, che ci scrive: «ad oggi, nessuna persona dei numerosi uffici contattati sa rispondermi alla seguente domanda: Dato che il Comune non mi ha inviato il codice a barre da porre al fustello dell’indifferenziata, codice che fortunatamente potrò ritirare domani mattina, da un mese la mia spazzatura giace presso la mia casa».
La buona volonta a questa utente non è mancata: «Mi sono informata, scrive, per portarla all’isola ecologica, ma l’isola ecologica non raccoglie l’indifferenziata. Mi sono informata tramite vari uffici e sportelli preposti alla tematica, nessuno sa dirmi cosa devo fare. Qualche persona di buona volontà, è in grado di dirmi concretamente cosa devo fare con questa spazzatura?»
La signora prosegue: «Le risposte che mi vengono date spaziano da …”non so cosa dirle” oppure a “lei deve mettere un solo sacco nel fustello”, come se non lo sapessi, (quindi nemmeno avrò la possibilità di smaltirla attraverso la raccolta del venerdi) oppure “verranno fatte le multe” come se non chiamassi proprio per comportarmi onestamente, e non abbandonare i rifiuti per strada, cosa che DOVRO' fare se non avrò una risposta a questo problema, o meglio, una soluzione datami da qualcuno di competenza».
«Dato che il problema non l’ho causato io, prosegue G.P., ma c’è stato evidentemente un disguido, che chiaramente può succedere, chiedo gentilmente che qualcuno mi dica di preciso cosa devo fare con la spazzatura di un mese, contenente lettiera dei gatti, che puzza, cenere, mozziconi di sigaretta, la polvere che raccolgo dal pavimento, penne che non funzionano più e altro materiale che va messo nell’indifferenziata».
«Aspetto con fiducia una risposta, conclude la donna piuttosto esasperata, in caso contrario, non sapendo cosa fare, penso che non mi rimanga altro che mettere tutto in sacchi grandi e lasciarli davanti al Comune, o alla Polizia Municipale, non so, ditemi voi. Cosa devo fare, ma sopratutto come mai nessuno sa dirmi cosa devo fare per essere una cittadina onesta e rispettosa delle regole, e soprattutto, cosa che mi interessa di più, dell’ambiente? Io penso che una soluzione ci sarà senz’altro, quindi prima di fare gesti provocatori, ed estremi, aspetto veramente che qualcuno si interessi di questo caso, che per me è un problema aggiunto ai tanti che io, come ognuno di noi, abbiamo nella vita pratica e quotidiana».