Da Viterbo la reazione alle parole di Petrone

Sport
Mercoledì, 23 Maggio 2018

Si accende l'immediata vigilia di Pisa-Vierbese, le parole pronunciate ieri da Petrone in conferenza stampa (leggi qui) non sono piaciute in terra di Tuscia tanto da scomodare tale Carlo Piacentini, che al netto del suo proclama elettorale che si evince dell’ultimo paragrafo del suo comunicato stampa, attacca duramente il tecnico nerazzurro: Petrone chieda scusa ai viterbese, dice Piacentini, candidato per Fratelli d’Italia, apprendo con stupore le dichiarazioni rilasciate oggi dall’allenatore del Pisa il quale, in conferenza stampa, ha affermato che a Viterbo lui e i suoi giocatori hanno subito delle infamità da parte della tifoseria Viterbese con lancio di monetine e quant’altro oltre ad asserire altre affermazioni contro la terna arbitrale che non mi sento in dovere di commentare.

Tornando alle accuse rivolte alla città di Viterbo, prosegue la nota che arriva dal Lazio, vorrei ricordare al Sig. Petrone che quanto da lui affermato non corrisponde a verità e oltre ad offendere i nostri tifosi, e ad inquinare il clima della partita di ritorno già abbastanza teso, non solo per la posta in palio, ma soprattutto per la rivalità tra le due tifoserie con queste dichiarazioni si inficia il lodevole lavoro svolto dalle Forze dell’Ordine in occasione di Viterbese – Pisa.

Ci tengo anche a precisare che, continua Piacentini, l’unica società multata dal Giudice Sportivo è stata quella rappresentata da Petrone in quanto i tifosi del Pisa durante l’incontro si sono resi protagonisti di atti di teppismo danneggiando alcuni ambienti del settore ospiti. Dal comunicato emesso dall’organo compente si apprende anche che la Viterbese potrà avvalersi di poter richiedere il risarcimento per i danni subiti. In quanto viterbese, tifoso e sportivo ritengo gravi le accuse rivolte da Petrone e lo invito a chiedere scusa alla Città di Viterbo; colgo inoltre l’occasione per rivolgere i complimenti alle Forze dell’Ordine per il lavoro svolto e a tutti i supporters gialloblu per la civiltà dimostrata prima, durante e immediatamente dopo la partita augurandoci che anche a Pisa si possa respirare un clima di sana competitività e non di guerra aperta. Invito infine il Mister a trovare altre forme motivazionali per la sua squadra.

Piacentini poi conclude tuffandosi di testa nella campagna elettorale, ma questo non è affare del Pisa e della città: “vorrei anche invitare il Sindaco Michelini per una volta a schierarsi accanto al Presidente Piero Camilli in difesa della A.S. Viterbese Castrense, dei suoi tifosi e di tutta la città.  Un Sindaco da sempre assente allo stadio, assente con la Società e distante dalla Viterbese ma assente anche quando subiamo un attacco di questo genere è troppo per tutti coloro che hanno a cuore i colori gialloblù, in particolar modo in questo frangente dopo una entusiasmante stagione calcistica”.

Bene, se c'era bisogno di un clima meno ovattato rispetto a quando visto alla vigilia di Livorno-Pisa,  adesso c'è. Ora tocca ai calciatori dimostrare di essere non solo  giocatori di calcio, ma anche uomini. L’Arena ed il suo pubblico siamo certi che faranno il loro dovere, e per questo non c’era bisogno di un comunicato fazioso e partigiano, arrivato ad alzare ancora di più l’asticella della tensione fra le due squadre e le rispettive tifoserie.

massimo.corsini