DAE danneggiato da balordi. Di Maio: "Gesto vandalico ed oltraggioso"

Cronaca
San Giuliano Terme
Lunedì, 21 Ottobre 2019

Azione compiuta da incoscienti su di un mezzo pubblico salvavita

Non resta molto da aggiungere al post pubblicato da Sergio Di Maio, sindaco di San Giuliano Terme.

L'atto vandalico al defibrillatore automatico DAE di piazza Berlinguer ad Arena Metato, è da condannare. Senza troppi giri di parole, il gesto, va classificato per quello che è: un'azione sconsiderata, attuata da balordi senza nessun rispetto per la vita umana.

Perché un defibrillatore, spesso donato e pagato da chi ha subito perdite in famiglia per problematiche legate al cuore, è uno strumento salvavita. Installato sui nostri territori proprio per essere usato, da chiunque, in caso di bisogno.

Vandalizzarlo, quindi, significa vandalizzare un bene comune. E chi lo vandalizza, anche senza avere coscienza piena di quello che sta facendo, va perseguito seriamente, con i mezzi messi a disposizione dalla legge.

Questo di seguito il post pubblicato da Sergio Di Maio, sindaco di San Giuliano Terme, domenica 20 ottobre.

"Un defibrillatore automatico o DAE è uno strumento salvavita in grado di riconoscere e interrompere tramite l'erogazione di una scarica elettrica le aritmie maligne responsabili dell'arresto cardiaco, quali la fibrillazione ventricolare e la tachicardia ventricolare. Nel nostro territorio ce ne sono fortunatamente tanti, alcuni generosamente donati da famiglie che hanno vissuto il dolore della perdita di una persona cara. Come la famiglia Caccifunghi, grazie alla collaborazione dell'associazione "Cecchini Cuore", ne ha fatto installare uno im piazza Berlinguer, ad Arena Metato. Quel DAE che oggi qualcuno ha vandalizzato. A nome personale e di tutta la nostra comunità esprimo la più sentita e viva condanna verso questo gesto che non soltanto danneggia uno stumento tanto importante per tutti noi ma oltraggia la memoria della persona in ricordo della quale questo strumento ci è stato donato.

(foto Bernardini)".

Foto da Facebook

carlo.palotti