Da un gruppo di docenti dell'Ic “M.L. King" di Calcinaia una lettera aperta per Gaza
Solidarietà alla popolazione palestinese. Gli insegnanti: “La scuola non può rimanere indifferente davanti alle violazioni dei diritti umani”. Previste ore di educazione civica sull'argomento
Un gruppo di docenti dell’Istituto Comprensivo Martin Luther King di Calcinaia ha sottoscritto una lettera aperta per esprimere sostegno alla popolazione palestinese e condannare le violenze in Medio Oriente.
Nel documento, reso pubblico all’inizio del nuovo anno scolastico, gli insegnanti sottolineano la necessità di educare gli studenti ai valori della pace, del rispetto dei diritti umani e della giustizia, annunciando l’intenzione di dedicare ore di educazione civica a questi temi.
Ha scritto un gruppo di docenti dell'istituto M.L.King di Calcinaia.
Con l’inizio del nuovo anno scolastico noi, un gruppo di docenti dell’Istituto Comprensivo Martin Luther King di Calcinaia (PI), che hanno sottoscritto personalmente la seguente lettera, sentiamo il dovere civico, oltre che morale, di esprimere pubblicamente il nostro appoggio alla popolazione palestinese oppressa dalle azioni che, secondo il rapporto della Commissione Internazionale Indipendente di inchiesta delle Nazioni Unite del 16/09/2025, si configurano come genocidio, compiuto dal governo israeliano nel silenzio complice dei governi di alcuni paesi occidentali1.
Guardiamo con orrore e crescente senso di impotenza al concludersi del secondo anno di questa immane tragedia che si consuma nella violenza indiscriminata nei confronti dei civili (oltre 65 mila i palestinesi uccisi dall'esercito israeliano, dei quali ben 20 mila erano bambini e bambine2), nell’utilizzo della fame e della sete come strumento di sterminio, in azioni volte alla sistematica violazione dei diritti umani e alla pulizia etnica.
In qualità di educatori crediamo che il ruolo dei docenti non si esaurisca nella mera trasmissione del sapere bensì nella formazione di cittadini critici e consapevoli, convinti del ruolo fondamentale della scuola per quel che riguarda la trasmissione di valori imprescindibili quali i principi non-violenti della Costituzione italiana3. Pensiamo che la scuola non possa rimanere indifferente a questa come a qualsiasi altra forma di violenza.
Uniamo la nostra voce di protesta e indignazione a tutti coloro che, in qualunque lato del mondo, denunciano il genocidio perpetrato dallo stato di Israele e chiedono un cessate il fuoco permanente4. Chiediamo inoltre che vengano messe in atto tutte le misure diplomatiche a disposizione, a partire dal riconoscimento da parte del governo italiano dello stato di Palestina e dalla denuncia esplicita del genocidio in corso.
Nel nostro piccolo vediamo nell’educazione civica, materia trasversale introdotta nel 2019, lo strumento per poter affrontare tematiche quali l’educazione alla pace, l’educazione all’affettività e alla cura, l’attenzione alle fasce più marginalizzate, il rispetto dei diritti umani, il rispetto e la valorizzazione delle differenze, siano esse politiche o culturali, tematiche che permettano ai nostri alunni di acquisire uno sguardo e un pensiero critico sul mondo5 e la capacità di non rimanere in silenzio davanti alle ingiustizie e alle atrocità, nella speranza di scongiurare la violenza e l’indifferenza che stanno rendendo possibile l’orrore a Gaza.
Ci proponiamo quindi di dedicare alcune ore di educazione civica all’avvicinamento dei ragazzi alla storia contemporanea, adottando ovviamente gli strumenti più idonei ad ogni fascia di età, partendo da concetti più generali quali la libertà, la giustizia/ingiustizia e arrivando a dar voce alle testimonianze di quanto sta accadendo in Medio Oriente attraverso opere (letterarie, cinematografiche, fotografiche, ecc.) dalla Palestina oppressa.
Chiediamo infine che questo documento sia inviato alla stampa locale per darne ampia diffusione e promuovere parole ed azioni di pace.
L'elenco dei docenti che hanno sottoscritto l'appello-lettera:
Beatrice Laurita, Elisa Tiralosi, Annalisa Cini, Angela Caliò, Elisa Donnini, Simona Grammatico, Marco Mannucci, Irene
Barbatano, Lorenzo Sorrentino, Dario Pancani, Maria Grazia Mantuano, Vincenzo Scida, Francesca Carrara, Marialuce
Dettoli, Michela Picone, Francesco Diliddo, Mariacristina Magretti, Sara Braccini, Cristina Marinari, Beatrice Sardelli,
Saura Frangioni, Arianna Felli, Damiana Caruso, Letizia Botrini, Debora Pattaro, Francesca Catarsi, Daniela Prosperi,
Antonella Doveri Orselli, Carmelinda Merola, Ylenia Gerbi, Stefania Branchetti, Marianna Sabatino, Andrea Rita Bacci,
Simona Quattrocchi, Sara Orselli e altri due docenti che preferiscono rimanere anonimi