Dal 24 gennaio installazione dell'artista Simone Lingua alla Chiesa della Spina di Pisa
Venerdì 24 gennaio 2020 a Pisa, presso la Chiesa di Santa Maria della Spina avrà luogo “Waiting for Contemporary Illusions”, evento di presentazione ufficiale del progetto d’installazione artistica “Contemporary Illusions - The Hole”, ideato da Simone Lingua
in esclusiva per la città di Pisa. L’iniziativa è in collaborazione con il Comune di Pisa e curata da Manuela Antonucci e Tiziana Tommei. Per l’occasione sarà esposta una selezione della produzione dell’artista: opere di arte cinetica, in forma di scultura ed installazione, realizzate dal 2015 ad oggi. L’artista, di origine cuneese, vive ad Arezzo da quando nel 2004 è entrato in veste di creativo nel team dello Studio Baciocchi; in parallelo alla ricerca nel settore dell’arte cinetica, nel settembre del 2018 ha gettato le basi per un piano d’interventi di natura installativa, poi denominato “Contemporary Illusions”, e che coinvolge, tra le altre, le città di Pisa, Firenze, Roma e Napoli.
L’evento di presentazione
“La scelta della location è da riferirsi all’oggetto attorno al quale ruota l’evento: il concept d’installazione artistica progettato per la città di Pisa dall’artista e più in particolare proprio per l’esterno della Chiesa di Santa Maria della Spina. Il progetto è parte di un corpus, “Contemporary Illusions”, che propone interventi in diverse città italiane, mediante l’applicazione di materiali riflettenti a rivestimento di porzioni dei monumenti storici più rappresentativi. È interessante osservare che, in aggiunta alla questione installativa, a costituire un trait d’union con l’opera dell’artista è l’architettura stessa della Chiesa di Santa Maria della Spina: scrigno dal volume compatto, geometricamente modulato attraverso bicromie marmoree, la cui immagine è al contempo tanto ieratica e sacrale, quanto avvolta da un perpetuo dinamismo, grazie al riflesso prodotto dallo specchio (naturale) delle acque del fiume Arno” (Tiziana Tommei).
La mostra
La personale propone una selezione di lavori della produzione dell’artista, compresi tra il 2015 e il 2020, relativamente alla ricerca nell’ambito dell’arte cinetica e optical. Dalle opere di scultura in acciaio super mirror e in plexiglass, denominate rispettivamente “Cilindro Cinetico” (2015) e “Cubo Cinetico” (2016), all’installazione di “Quadri Cinetici” (2016) in plexiglass specchiato, fino alle più recenti “Cupole Cinetiche” (2018) in cui unisce effetti di op art alla cinetica, per concludere con le ultime inedite sperimentazioni plastiche studiate nel corso anno appena trascorso e mai esposte.
“Un cinetismo dunque, ricco di simmetrie concentriche e di materiali fluttuanti - a tratti ipnotico - che lascia intravedere, con sintesi ed equilibrio, il movimento dietro il quale, seppur celatamente, è custodito il senso delle creazioni esposte. Anche quelle di natura apparentemente più estetica, riescono comunque a captare l’attenzione dell’osservatore il quale, attratto dalle simmetrie – spesso concentriche – e dagli effetti cinetici studiati con devota dedizione, viene attratto dai riflessi e dalle proiezioni infinite che non smettono di colpire lo sguardo” (Manuela Antonucci).
Biografia dell’artista
Simone Lingua è nato a Cuneo nel 1981.
Avvia il suo percorso formativo all’Accademia di Belle Arti di Firenze. Gli esordi della sua carriera artistica sono legati alla pittura. I primi studi relativi all’arte cinetica risalgono al 2010 e sono applicati alla progettazione in ambito architettonico per le facciate di Prada a Las Vegas, Shanghai e Sydney. A seguire prende corso la carriera espositiva, in gallerie e spazi istituzionali, in Italia e all'estero. Tra il 2016 e il 2017 ha esposto al Pan di Napoli, al Louvre, al Castello Estense a Ferrara, alla Galleria Mirabilia a Reggio Emilia, a Palazzo Bentivoglio Gualtieri a Reggio Emilia, alla Galleria Accorsi a Torino, al Museo di Villa Mazzucchelli a Brescia, al Castello di Bratislava, alla Fondazione De Nittis a Barletta, al Castello di Sarzana, alla Galleria Idearte a Ferrara, al Museo Fondazione Sorrento e alla galleria TAG a Lugano. Nel 2016 a Palazzo Gagliardi a Vibo Valentia, il suo lavoro viene premiato come “Migliore opera concettuale”.
Tra i più recenti partecipazioni si citano: la personale interna all’evento Art Adoption New Generation (Cortona, 2017- 2018); Poesia interrotta, progetto curato da Tiziana Tommei per SetUp Contemporary Art Fair (Bologna, 2018); Condizione, pop-up space curato da Roberto Baciocchi presso Dôme di Elephant Paname (Parigi, 2018).
Nel 2018 firma il progetto esclusivo Ninfea, a cura di Tiziana Tommei: un’installazione site specific, ideata e realizzata per Bagno Vignoni e correlata da mostra diffusa. Nello stesso anno l’artista avvia inedite sperimentazioni, non attinenti alla cinetica e riunite sotto il titolo di Contemporary Illusions. Un nuovo concept di installazioni artistiche, che uniscono arte e architettura, mediante l’uso di superfici specchiate. Parallelamente, egli prosegue la ricerca sull’arte cinetica, sia nelle forme identificative della sua produzione, in primis con la scultura, che in nuovi ambiti, come la trasposizione dei concetti artistici maturati nella creazione orafa, con il marchio Klinve.
Il suo lavoro è seguito dal 2017 da Tiziana Tommei. Vive e lavora ad Arezzo.