Dal sindaco di Arezzo benzina sul fuoco della polemica

Sport
PISA e Provincia
Venerdì, 31 Maggio 2019

Dal primo cittadino di Arezzo arrivano accuse infamanti al Pisa Sporting Club

Ad Arezzo oltre ad aver perso la partita di andata adesso stanno perdendo anche il lume della ragione. Fintanto che certe scaramucce restano circoscritte a chiacchere da bar fra tifosi può anche essere accettabile, ma quando è un Sindaco ad uscire con certe affermazioni la cosa non è più accettabile.

Scrive il sindaco di Arezzo Ghinelli: «nelle ultime ore si è scatenata la sacrosanta protesta dei tifosi amaranto per la negata possibilità d’acquisto dei biglietti allo stadio di Pisa per la partita dei play-off di domenica sera. Desidero ricordare al proposito che nel corso del Comitato per l’Ordine e la Sicurezza del 24 maggio, di fronte al Prefetto di Arezzo, al Questore e al sottoscritto, la società Pisa Calcio aveva dichiarato la “reciprocità” di trattamento tra la partita di Arezzo e quella di Pisa. A quel momento si parlava di portare i posti della curva Nord, destinata ai pisani, da 800 a 1000: quindi il Sindaco si era impegnato ad aumentare la capienza di 200 unità, a fronte di un pari trattamento anche a Pisa. Nei giorni successivi i tifosi pisani acquistavano 382 biglietti di curva Sud (la nostra): concordavo quindi con il Questore di “trasferire” gli stessi, per motivi di ordine pubblico, in curva Nord, portandone dunque la capienza a 1382. Ciò rendeva possibile rimettere in vendita agli aretini i 382 posti che la tifoseria pisana lasciava liberi, ai quali si aggiungevano gli ulteriori 300 posti stabiliti con l’ordinanza da me firmata domenica 26 maggio. In sostanza, oltre a concentrare la tifoseria pisana in un unico settore, è stato possibile garantire l’accesso in curva sud a 682 aretini, cosa che senza l’ordinanza non sarebbe stata possibile. Devo riscontrare con rammarico che la società Pisa Calcio non ha onorato l’impegno preso davanti alle pubbliche autorità ad Arezzo, e che tutti i passaggi istituzionali da me fatti per cercare di garantire il maggior afflusso di tifosi aretini all’Arena Garibaldi hanno avuto esito negativo. Ho parlato in serata anche col sindaco di Pisa che mi ha comunicato la sua impossibilità ad incrementare la capienza del settore ospiti dello stadio. Il problema lo ha creato la società che non ha riservato i posti concordati alla tifoseria aretina. Confido nel senso di responsabilità dei tifosi amaranto auspicando che il risultato sul campo faccia dimenticare questo spiacevole episodio. Forza Arezzo!!!».

A parte che un sindaco dovrebbe chiamare una società con il suo vero nome è non essere fermo al 2009, resta il fatto che il Pisa Sporting Club non ha mai concordato e messo in piedi nessuna trattativa su una tanto sbandierata reciprocità semplicemente perché anche volendo non potrebbe. Non è certo il Pisa a decidere la capienza del settore ospiti che non può superare le 400 unità. 

Giova anche ricordare che certe accuse arrivano da coloro che il 26 settembre dello scorso anno rifiutarono di rinviare una partita giocata in un clima surreale con una tragedia in corso per una montagna che stava bruciando lasciano nello sconforto centinaia di persone. Caro sindaco Ghinelli, si preoccupi di quello che ha in casa sua e tenga per se certe illazioni che servono solo ad alimentare un clima di tensione, che, probabilmente, è l’ultima carta che avete da giocare per tentare il passaggio del turno. Che si presti a questo giochino un uomo delle istituzione è però assai preoccupante.

massimo.corsini