Dalla "buffa" alle tute in TNT, la Misericordia cambia pelle ma non la sua missione

Cronaca
Vicopisano
Sabato, 28 Marzo 2020

Nel periodo di emergenza che stiamo vivendo la lotta alla pandemia va avanti anche grazie al volontariato. Da 800 anni la Misericordia di Vicopisano è vicina alla popolazione, nel bene e nel male, contro la peste o il coronavirus

Solo complimenti e un grazie sentito dal profondo del cuore.

Con un post su Facebook la Misericordia di Vicopisano ripercorre la storia della confraternita, passata in 800 anni dalla "buffa" (la veste nera utilizzata in passato dai volontari) alle tute in TNT, diventate una delle armi più efficaci contro il coronavirus.

La cosa che colpisce di più, è l'assonanza tra le due vesti, lontane nel tempo, ma vicine nel significato.

Un po' come la "buffa", infatti, anche le tute in TNT nascondono il soccorritore e la divisa dell'associazione di volontariato che sta soccorrendo il malato.

Ecco, sotto le tute e gli occhiali e le mascherine protettive, resta comunque una persona, il volontario per l'appunto.

Qualcuno che ogni giorno lascia la famiglia e la propria casa, consapevole dei rischi cui va incontro, solo per aiutare chi sta peggio di lui.

Grazie a tutti voi.

 

Questo di seguito il messaggio della Misericordia di Vicopisano

"Sono stato un po' indeciso se pubblicare questa foto, ma purtroppo sta rappresentando la nostra quotidianità. Fa uno strano effetto pensare che 8 secoli fa siamo partiti con la Buffa ad assistere gli ultimi durante l'epidemia di peste e adesso siamo sempre qua. La buffa ha cambiato forma e colore ma lo spirito dei volontari è sempre quello.

L'unica divisa che vediamo in questi giorni è questa tuta bianca, con occhiali  e mascherina che nascondono il viso del  soccorritore, infermiere, medico o associazione che ci sta dietro. Mentre ti vesti pensi a cosa vai incontro, ti chiedi 100 volte se hai fatto tutto ripercorrendo la vestizione e pensi a chi a casa ti aspetta. Nonostante tutto non senti di dover andare avanti ma pensi di Volerlo fare, è importante per il prossimo.

Questa tuta è un pò come la "BUFFA", veste storica della Misericordia. La completa copertura del corpo (il cappuccio, i guanti e le ghette) erano necessari anche per garantire l’anonimato. La persona soccorsa non doveva sapere chi l’aveva aiutata, nel rispetto del principio evangelico che guida ancor oggi il Movimento: “non sappia la tua sinistra quello che fa la tua destra”.

Sotto questa tuta bianca c'è comunque la NOSTRA DIVISA, e la nostra storia".

  

carlo.palotti