Dare moneta vedere cammello. I tifosi non si fermano
"Questa non è una serata da proclami, il lavoro proseguirà anche dopo questa telefonata. Mi auspico che le varie parti si impegnino per arrivare alla soluzione nell’arco delle prossime 24 ore. La Lega di serie B può fare tutto tranne prendere una penna e firmare a nome del venditore o del compratore. Spero che prevalga comunque il buon senso, da ambo le parti". Le parole sono del presidente della Lega di Serie B Andrea Abodi. Le ha pronunciate ieri sera in diretta TV.
Noi siamo d’accordo, non c’è da fare proclami adesso, ma non si può pretendere che la protesta dei tifosi si fermi, senza niente di concreto in mano. Siamo a Roma, e stavolta vogliamo vedere il Papa. Mai paragone poteva essere più azzeccato vista la provenienza degli attori in scena. I tifosi sono ancora scioccati dal settembre scorso, quando Pablo Dana vece rimettere in modo la macchina nerazzurra salvo tirarsi indietro e servire a Petroni il migliore degl’assist: il ritorno di Gattuso e la squadra di nuovo al lavoro.
Oggi non è possibile chiedere ai tifosi di fermarsi a pochi metri dal traguardo. Se è vero che manca poco, pochissimo, se è vero che si tratta solo di attendere lunedì per l’approvazione del bilancio, se è vero tutto questo non sarà troppo difficile metterlo nero su bianco, con il Presidente Abodi che fatto 30 potrebbe fare 31 e ergersi a garante della conclusione dell’operazione.
In città, intanto si è assistito a qualcosa di straordinario, l’ennesimo fatto straordinario di questa assurda vicenda, l’ennesima dimostrazione di amore per la squadra: lo sciopero dei biglietti. Non sarebbe stato così strano se ha farlo fossero stati i tifosi. Invece no, questa volat la protesta è arrivata dall’altra parte della barricata, sono stati gli esercenti a boicottare la vendita dei tagliandi per Pisa-Bari. La dimostrazione, un'altra, di quanto questa città abbia voglia di ripartire e abbia voglia di farlo con uomini diversi da quelli che fino ad oggi hanno imperversato.