Daspo "Willy" per i due aggressori di Piazza Dante
Il provvedimento del Questore a carico dei due giovani che aggredirono gli studenti universitari per futili motivi
Il Questore della provincia di Pisa, su proposta del Comando Compagnia Carabinieri di Pisa, ha adottato nei confronti di due minori degli anni 18 la misura di prevenzione del “divieto di accesso a determinate aree urbane, il cosìdetto “Daspo Urbano Willy” dal nome di Willy Monteiro Duarte, il giovane di origine capoverdiana che fu ucciso il 6 settembre 2020 a Colleferro. Da allora il legislatore introdusse , con la legge 173 del 2020, questo importante strumento di prevenzione che conferisce al Questore in quanto Autorità provinciale di Pubblica sicurezza tecnico-operativa di inibire a chi commette reati in materia di stupefacenti o contro la persona, anche se minorenni, l’ accesso o il semplice stazionamento nei luoghi tipici della movida, i locali pubblici.
I due, come ricostruito dalle indagini dei militari, unitamente ad altri compartecipi adolescenti, avrebbero aggredito nella serata del 25 marzo, in piazza Dante a Pisa nel corso della movida, tre studenti universitari fuori sede, dopo una pretestuosa provocazione e causando loro contusioni multiple prognosticate guaribili in una settimana. Ai due è stato fatto divieto di accedere e stazionare nei pressi degli esercizi pubblici della movida pisana, ovvero nel perimetro ricompreso tra la via S. Maria, via dei Mille-via Corsica, piazza dei Cavalieri, via Ulisse Dini, borgo Stretto e lungarno Pacinotti, per ben due anni; in caso di trasgressione, rischiano la denuncia e la condanna fino a due anni di reclusione.
Da sottolineare che ogni fine settimana, secondo le determinazioni assunte in sede di Comitato provinciale per l’ Ordine e la Sicurezza Pubblica, sono predisposti in centro a Pisa specifici servizi di controllo del territorio interforze, con la presenza di pattuglie della Polizia di Stato, Arma dei Carabinieri, Guardia di Finanza e Polizia Municipale, con il precipuo compito di scongiurare e, come in questo caso, perseguire i responsabili di aggressioni e di spaccio di stupefacenti.