Decoindustria, fine di un incubo ambientale? Il ministro dell'ambiete Galletti: entro il primo semestre del 2017 via tutti i rifiuti pericolosi
Potrebbe chiuersi positivamente, entro il primo semestre del 2017, l'annosa vicenda ambientale legata all'ex azienda chimica Decoindustria di Santo Stefano a Macerata.
Dal 2006, a seguito di un'inchiesta giudiziaria, lo stabilimento sito nella frazione cascinese fu posto sotto sequestro e da quella data, nell'area sono rimasti stoccati, in attesa di bonifica, rifiuti pericolosi derivanti dalla depurazione di reflui industriali e civili.
Di pochi giorni fa la comunicazione del ministro dell'ambiente Gian Luca Galletti (nel pdf allegato la risposta integrale), che rispondendo all'interrogazione del deputato Psi Oreste Pastorelli in merito alla situazione di emergenza ambientale attraversata nella frazione cascinese, ha fatto sapere che “l’asportazione dei rifiuti stoccati sul soprassuolo", che riguarderà lo smantellamento dell'ultimo serbatoio rimasto e lo smaltimento di alcuni rifiuti di demolizione pregresse, "verrà presumibilmente completata entro il primo semestre 2017”. In oltre, il ministero dell’ambiente, si è anche impegnato a monitorare e a tenersi informato sull’andamento dei lavori.
Nel 2007, nei mesi successivi al fallimento di Decoindustria, la Provincia di Pisa avviò la messa in sicurezza d'emergenza dell'area investendo un milione e quattrocentomila euro. Dal 2008 al 2011 anche la Regione Toscana finanziò altre operazioni di bonifica e smantellamento degli impianti esistenti per una spesa di circa sei milioni di euro.
Nel 2014 lo smaltimento dei riufiuti pericolosi avrebbe dovuto terminare, ma una piccola parte di essi, ancora oggi, è rimasta stoccata all'interno del lotto che un tempo ospitava l'ex industria chimica con grave rischio ambientale e per la salute degli abitanti di Santo Stefano a Macerata.
Terminata la prima fase dei lavori, poi, se reso necessario dalle analisi del sottosuolo e delle falde acquifere, si provvederà alla bonifica dei terreni su cui insisteva Decoindustria.
"Successivamente alla rimozione della fonte primaria di contaminazione – si legge nella risposta del ministro Galletti – si procederà alle indagini del sottosuolo e delle acque sotterranee allo scopo di indagare su eventuali possibili contaminazioni e procedere con l’eventuale bonifica”.
In una nota il commento dell'onorevole Oreste Pastorelli: “Dopo anni di dubbi e incertezze il Governo ha fornito alcuni chiarimenti sulla vicenda Decoindustria, ditta che doveva essere messa in sicurezza entro il 2014. Purtroppo non è stato così. Ora, con lo smantellamento del vecchio sito e le successive indagini, le Istituzioni potranno finalmente dare delle risposte ai cittadini che in questi anni chiedevano informazioni su quella che da mera dismissione industriale poteva trasformarsi in un vero e proprio disastro ambientale. Ringrazio i compagni della federazione Psi di Pisa, con i quali ho visitato il sito Decoindustria qualche mese fa (nella foto allegata) e che hanno sempre tenuto alta l’attenzione sul tema. L’auspicio è che nel più breve tempo possibile si possa chiudere una vicenda annosa capace di causare ingenti danni all’ambiente e alla salute dei cittadini”.
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