Decoindustria: parla l'ex Assessore Parrini
Nei giorni scorso, dopo la pubblicazione di un nostro articolo sull’arrivo della Commissione Parlamentare d’Inchiesta in “visita” all’area della ex Decoindustria, sono apparse, sulla stampa locale, dichiarazioni da parte della Sindaca Ceccardi su protocolli d’intesa ancora non concordati e su chi dovesse terminare la bonifica ma soprattutto quale soggetto pubblico dovesse accollarsi la spesa. Siamo andati ad intervistare colui che ha seguito direttamente tutta la vicenda sino alla sua estromissione come Assessore all’Ambiente, Michele Parrini.
(in allegato all’intervista pubblichiamo la stesura finale del Protocollo d’Intesa inviato alla Regione Toscana in data 5 luglio 2017 e la relazione che l’allora Assessore Parrini face sulla vicenda Decoindustria nel Consiglio Comunale del 2 marzo 2017)
Decoindustria, come stanno veramente i fatti?
A maggio di quest’anno il protocollo d’intesa era già pronto si stava solo disquisendo sul ruolo della Provincia di Pisa che affermava che non dover firmare quell’accordo, noi avremmo preferito che ci fossero tutti: Comune, Provincia e Regione. In una delle ultime mie mail avevo scritto alla responsabile del settore comunale dicendo che se la Provincia non ci stava si sarebbe comunque andati avanti firmando noi ela Regione. E saremmo partiti, era tutto a posto. Il Protocollo d’intesa prevedeva che noi avremmo fatto rivalsa, così come la Regione nei confronti di chi aveva inquinato. Solo che ad oggi non c’è praticamente più nessuno. L’unica cosa su cui si possa fare rivalsa è l’area dove si trova la Decoindustria, avevo anche già cercato contatti con imprenditori che sarebbero potuti essere interessati a riqualificare l’area ad uso agricolo, turistico o altro.
Ma visto che ad oggi non c’è più nessuno su cui fare rivalsa, la necessità è comunque quella di bonificare l’area, è un’urgenza?
Si, ho comunque cercato una soluzione, ho trovato i soldi per gli ultimi lavori. Quando siamo andati in Regione incontrandoci con l’Architetto Ferrara e l’Assessore Fratoni, ci fecero i complimenti perché avevamo risolto il 90%dei problemi, cioè trovato i soldi necessari, ma noi, Comune di Cascina, però non abbiamo le competenze necessarie per l’esecuzione dei lavori e la Regione ci avrebbe garantito tutto il supporto necessario per farli svolgere.
Ma allora perché adesso è stato messo nuovamente tutto in discussione e si mette in dubbio che esista una stesura concordata del protocollo d’intesa?
Non lo so, non me lo so spiegare. Ricordo che l’incontro fu fatto anche con il Dott. Biamonte che ci disse apertamente che loro risorse per bonifiche ambientali non ce le avevano e neppure quando le avrebbero trovate. Col rischio di non sapere quando la bonifica definitiva sarebbe stata fatta. Quindi non deve essere un problema di mero denaro. Quei 100.000 euro, per altro, erano stati trovati tra le pieghe della TARI, la tassa sui rifiuti. D’accordo la Bottai, d’accordo Rollo e a bilancio, se si guarda, quei 100.00 euro ci sono. Poi siamo andati all’incontro anche con i cittadini di Chiesanova, erano contenti ma anche scettici anche perché erano rimasti strinati dalla vicenda del progetto “LAGO” mai finanziato. La quantificazione di quell’ammontare è stato deciso con gli esperti della Regione: sarebbero serviti allo svuotamento dell’ultima cisterna e alla caratterizzazione dei terreni (verificare se sono inquinati o no). Insomma sono rimasto sorpreso di questa marcia indietro.
Ma la Sindaca dice che non devono essere i cittadini cascinesi a rimetterci i soldi.
Ho questa idea, le responsabilità sicuramente non si troveranno mai. Ma che non ci sia stata vigilanza questo è certo. Che nessuno si sia mai accorto di nulla è colpevole. Tutti se ne sono fregati. Quindi perché lo deve pagare la Regione? C’è stata un grave mancanza dell’Amministrazione Comunale di Cascina ed ora deve pagare il fio, anche perché la Regione Toscana, ricordiamo ad oggi ha già speso per la Decoindustria ben 6 milioni di euro. In più la Regione che non ha oggi gli ultimi soldi necessari si è resa disponibili a darci una mano, ci ha praticamente detto che avevano già speso tanto ed ora il Comune non è in grado di metterci cento mila euro? Ci avrebbero dato totale supporto tecnico, per redigere i bandi, seguire l’appalto e quanto sarebbe stato necessario.
In definitiva il Protocollo d’intesa c’è, la Regione ci dà tutto il suo supporto, ad oggi la vicenda Decoindustria è ancora un problema e quei 100.000 euro sarebbero la fase definitiva della bonifica, ai cittadini di Chiesanova lo si deve e lo si deve fare al più presto, senza polemiche o “ripicche” dell’ultima ora. Infine ricordiamo che nel caso di presenza di inquinanti nel terreno servirebbero altri, tanti, soldi, ma in quel caso entrerebbe in gioco non più solo la Regione Toscana ma lo stesso Ministero dell’Ambiente e la Comunità Europea.
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