Didattica a distanza, tutte on line le classi dell'Istituto Comprensivo Borsellino

Cultura
Cascina
Lunedì, 20 Aprile 2020

Negli scorsi giorni sono stati consegnati 57 computer alle famiglie degli studenti che ne erano sprovvisti. Forte solidarietà tra i professori. La scuola si è fatta trovare pronta. Parola d'ordine: "Nessuno deve rimanere indietro"

Non si sono fatti cogliere di sorpresa gli insegnanti di tutta Italia, e, nonostante l’improvvisa sospensione delle attività didattiche dovuta all’emergenza coronavirus, la scuola non si è fermata nemmeno un giorno.

 

Siamo andati a sentire come stanno andando le cose all’Istituto Comprensivo Paolo Borsellino di Navacchio a un mese e mezzo circa dalla chiusura delle scuole.

Il 4 marzo, nel tardo pomeriggio, appena dopo l’annuncio in conferenza stampa della Ministra Lucia Azzolina – dice la preside Cristina Amatoho ricevuto messaggi dai miei animatori digitali che si rendevano disponibili a dare una mano per organizzare la didattica a distanza. Mi sono bastati un paio di sms e la mattina dopo la sala insegnanti era un fermento di idee, progetti, bozze di linee guida di Istituto. Purtroppo in una scuola vuota di alunni”.

Erano pronti: in Lombardia, Veneto, Emilia Romagna le scuole erano già chiuse da qualche settimana e i docenti se lo aspettavano. Da giorni si condividevano le buone pratiche dei colleghi del nord e si discuteva sulla fattibilità nel nostro contesto.

L’I.C. Borsellino, inoltre, grazie all’iniziativa di due professori dotati di visione (Francesca Bombaci e Daniele Burchi) aveva già implementato da due anni la piattaforma per la didattica a distanza G-suite (attualmente la più usata in Italia e nel mondo, perché la più performante). E adesso, dopo poco più di un mese da questa rivoluzione didattica, praticamente tutte le classi di medie e elementari del comprensivo di Navacchio sono attive o si stanno attivando nelle classroom, e le sezioni di scuola dell’infanzia, con la supervisione dei genitori, si stanno organizzando.

Ci sentiamo parte di una grande sperimentazione innovativa – spiega Sivia Barsotti, collaboratrice della Dirigente -. Abbiamo discusso in Collegi dei Docenti partecipatissimi – ovviamente in videoconferenza – le linee guida per la gestione delle videolezioni, dei compiti, della condivisione dei materiali, il tutto in ottica inclusiva. Abbiamo parlato di nuovi modi per valutare gli studenti, recuperando il vero significato del verbo: preferiamo parlare di valorizzazione del lavoro dei ragazzi e dei bambini. E non li lasciamo soli. I ragazzi, come al solito, sono sorprendenti e partecipano alla dad con entusiasmo, puntualità, senso del dovere, responsabilità; stanno acquisendo competenze nuove, moderne, di cittadinanza digitale, che abbiamo intenzione di valorizzare in sede di scrutinio”.

Emerge anche un grande spirito di solidarietà tra i docenti; ognuno contribuisce mettendo al servizio della comunità educante la propria esperienza, le proprie competenze, la propria passione: i più tecnologici e “smart” danno una mano ai meno esperti al computer. E, grazie a questo, professionisti d’esperienza pluridecennale, che però fino a due mesi fa non riuscivano a allegare un file a una mail, adesso insegnano in una classe virtuale, guardano i tutorial per trarre il meglio dalla piattaforma digitale, curano e aggiornano i mini-siti internet di Istituto; e anche se hanno un cuore, in fondo, ancora analogico, ci provano, si mettono in gioco. E vincono.

Le famiglie hanno avuto molta pazienza – aggiunge la preside - è un momento difficile per tutti, ma i genitori si sono messi subito a disposizione della scuola per dare una mano, raggiungere tutti i bambini, condividerecon tutta la classe i video che le maestre hanno ormai imparato a produrre per mandare ai piccoli alunni messaggi, auguri e anche vere e proprie lezioni”.

Nessuno deve rimanere indietro è il mantra che ripetono al Borsellino, e proprio in questi giorni si sono concluse le operazioni di consegna di 57 computer, acquistati dall’Istituto o recuperati nei diversi plessi, alle famiglie che per qualche motivo ne avevano bisogno.

I volontari della protezione civile, coordinati dal Comune di Cascina, e in particolare dall’assessore Leonardo Cosentini, hanno distribuito i devices casa per casa, rendendo possibile quello che fino a poco tempo fa sembrava irraggiungibile: la tecnologia alla portata di tutti, il digital divide colmato dall’impegno sinergico di Ministero (che ha stanziato prontamente i finanziamenti, che la scuola ha speso subito per notebook e tablet, senza trafile burocratiche), docenti dello staff di direzione, segreteria per la parte amministrativa, enti locali, volontariato. E presto saranno risolti anche i problemi di connettività che hanno alcune famiglie: nonostante la reclamizzata solidarietà digitale dei principali gestori di telefonia, pare infatti che ci siano ancora problemi sul fronte “giga” disponibili. La scuola si sta organizzando per venire incontro anche a queste esigenze, sperando che l’emergenza faccia riflettere i decisori politici circa l’urgenza di migliorare le infrastrutture che permettono la connessione di tutti i cittadini, tenendo presente che si tratta di un bene comune.

 

Qua di seguito l'intervista al professore Domenico Fanelli sulla situazione vissuta dal mondo della scuola in questo periodo di quarantena da Coronavirus.

 

 

redazione.cascinanotizie