"Dimissioni di Bani" lanciata una petizione contro il presidente del Parco di San Rossore
Movimento No Base, Potere al Popolo hanno lanciato una petizione per chiedere le dimissioni del presidente del Parco di San Rossore, Lorenzo Bani
Questo il comunicato integrale
Sabato 27 gennaio come Potere al Popolo abbiamo partecipato all’assemblea in Università insieme al Movimento No Base - Né a Coltano né altrove per lanciare la petizione, che abbiamo contribuito a realizzare, per la richiesta di dimissioni di Bani dal ruolo di Presidente dell'Ente Parco.
Qui il link per aderire all’appello e firmare la petizione → https://www.change.org/p/salviamo-il-parco-di-san-rossore-pisa-dalla-bas...
Da sempre ci opponiamo alla guerra e alla militarizzazione dei nostri territori.
Viviamo già in un’area particolarmente militarizzata, con Camp Darby, il porto di livorno e l’Aeroporto di Pisa, e non abbiamo bisogno di nuove strutture che esportino guerra, e che costituiscano un rischio ambientale per il nostro territorio, con nuova cementificazione e gli effetti imprevedibili determinate dallo smontamento del reattore nucleare nel Cisam con un ulteriore aumento delle scorie stoccate nel parco.
Bani è una figura incompatibile con il ruolo di presidente di un parco protetto: è fuori da ogni logica che una figura che dovrebbe essere di garanzia per un'area così importante per il nostro territorio proponga un piano per la costruzione di una base militare che porterebbe solo altra devastazione al parco stesso, già occupato in parte dalla base militare di Camp Darby e dal Cisam, che dovrebbero essere invece smantellati
Il parco deve essere rinaturalizzato, a partire dalla sua smilitarizzazione, continuando la lotta contro la nuova base militare e tenendo sempre fermo l'obiettivo della chiusura della base Usa/Nato di Camp Darby, strumento logistico per l'esportazione di morte dell'imperialismo occidentale, dall'Ucraina alla Palestina, sul cui ultimo ampliamento c'è anche la responsabilità di Bani e del suo Partito Democratico.
La lotta per la salvaguardia del parco dev’essere uno dei punti di riferimento nella lotta al cambiamento climatico, per la difesa della fauna e della biodiversità: contro l'ulteriore urbanizzazione e cementificazione prevista anche dal nuovo Piano Integrato del Parco che metterebbe a disposizione dei Comuni limitrofi altre aree soggette ad essere cementificate per nuova urbanizzazione; progetto che vede sempre uniti il Partito Democratico e Fratelli d’Italia localmente, così come sono uniti a livello nazionale dal progetto della nuova base militare, lanciato dal Governo Draghi e continuato con l’esecutivo Meloni.