Diritti in comune: "No alle bancarelle in Piazza del Duomo"

Politica
PISA e Provincia
Sabato, 2 Febbraio 2019

Bancarelle a giorni alterni? Si cominci a lavorare ad un serio progetto alternativo

Con una nota inviata i media, Diritti in Comune torna a parlare del lungo braccio di ferro che contrappone i favorevoli al ritorno delle bancarelle in Piazza del Duomo, a chi, invece, vuole una soluzione alternativa.

Questo di seguito il testo integrale di Diritti in Comune

La Lega si distingue per il disprezzo dei diritti umani, delle basilari regole di convivenza civile e democratica, e in ultimo per il disprezzo delle leggi che tutelano il bene comune, tra cui i luoghi di pregio storico-artistico e paesaggistico. Accade a Pisa per l'Acquedotto mediceo, che si vorrebbe in parte demolire o smontare e rimontare per farlo attraversare da una tangenziale, e accade per la Piazza del Duomo, dove si vorrebbero far tornare le bancarelle.

Com'è noto, gli ambulanti sono stati sgomberati nel 2013, dopo mille polemiche, e portati fuori dalle mura in Piazza Manin, una soluzione transitoria ed infelice. In questi giorni la Giunta ha lanciato la proposta del rientro a giorni alterni; quando, invece, in ogni caso le bancarelle non possono stare in Piazza del Duomo né con strutture mobili né tanto meno con strutture stabili e addossate (abusivamente) ad edifici storici, come sancisce il Decreto Ronchey (1993) supportato dall'articolo 52 del Codice dei beni culturali e del paesaggio (D. Lgs. 42/2004) “al fine di assicurare il decoro dei complessi monumentali e degli altri immobili del demanio culturale interessati da flussi turistici particolarmente rilevanti”. Come se non bastasse, la Piazza del Duomo di Pisa dal 1987 è un sito del patrimonio mondiale dell’Unesco e come tale ha una sua “buffer zone”, una sorta di area cuscinetto o fascia di rispetto con un proprio piano di gestione che assicura un’“effettiva protezione del sito per le generazioni presenti e future”. Tutto ciò esclude la presenza, anche temporanea o a giorni alterni, della bancarelle in Piazza del Duomo.

Due mesi fa avevamo paventato questo rischio e il 28 gennaio scorso il sindaco Conti e il suprematista bianco Ziello hanno incontrato le associazioni di categoria per perseguire questa strada. I quattro monumenti del tanto celebrato Medioevo – assai più illuminato e tollerante rispetto al clima che si respira con la giunta leghista – sono posti al servizio esclusivo del commercio. Capolavori dell'architettura e della scultura romanica e gotica, Busketo, Bonanno, Biduino, Nicola e Giovanni Pisano tutti svaniscono di fronte ai souvenir. Per la giunta Conti sono più identitari i cappellini, le magliette, le torri pendenti in plastica, tanto che il deputato Ziello promette di muoversi a livello ministeriale per conseguire l'obiettivo di riportare le bancarelle nell'area del Duomo per pochi giorni alla settimana.

Lo ribadiamo: si lascino perdere proclami e promesse irrealistiche e si cominci ad operare per un progetto serio alternativo, che tenga conto delle norme di legge e del contesto monumentale. La soluzione è la UMI1 all’interno dell’area del Santa Chiara senza chiudere la Porta Nuova e, nell'attesa della sistemazione di quell'area, lo spostamento temporaneo delle bancarelle in Largo Cocco Griffi ed aree limitrofe.

Diritti in comune: Una città in comune – Rifondazione Comunista – Pisa Possibile

redazione.cascinanotizie