"Diritto allo studio: tagli e risparmi sulla pelle di lavoratori e studenti"
E' la denuncia diretta degli esponenti pisani di "Una Città in Comune" e Rifondazione Comunista nei confronti della politica regionale in materia
Nelle ultime settimane le problematiche del Diritto allo Studio Universitario, già segnalate ripetutamente in questi anni da OO.SS., delegati RSU, studenti, sono esplose violentemente, provocando una forte e motivata mobilitazione sia dei lavoratori che degli studenti.
Con l’inizio del nuovo anno accademico, il servizio delle mense universitarie è risultato del tutto inadeguato: la restrizione di personale e la riorganizzazione dei due anni passati, in cui le lezioni online hanno svuotato la città della presenza studentesca, sono le cause primarie dei disservizi che si sono presentati agli studenti fin da settembre, scaricati peraltro sui lavoratori caricati pesantemente con turni straordinari e continui spostamenti per coprire le mancanze organizzative
La Regione Toscana, che ha la diretta responsabilità del DSU, non ha pensato ad alcun piano di adeguamento del servizio dopo l’emergenza pandemica, affrontando la ripresa del lavoro di mensa con personale insufficiente, addirittura con 14 addetti in meno rispetto al 2019, mentre aumenta il numero di pasti erogati e si aggravano i carichi di lavoro per lavoratori e lavoratrici la cui età media è superiore ai 55 anni. Inoltre, l’Azienda risolve i problemi di mancanza di personale spostando addetti alle pulizie della cooperativa a mansioni non previste dal loro contratto (come la distribuzione dei pasti propria dei dipendenti del DSU), profilandosi così una forma illegittima di intermediazione di manodopera che potrebbe anticipare ulteriori esternalizzazione di servizi e personale. Per questo motivi le OO.SS., i delegati e le associazioni studentesche hanno promosso lo stato di agitazione che potrà portare all'indizione di uno sciopero dei lavoratori del servizio e di manifestazioni studentesche, che sosterremo come abbiamo fatto per tutte le iniziative promosse sul tema della difesa del DSU.
In questi anni abbiamo assistito costantemente ad un taglio delle risorse per il diritto allo studio da chi ha governato ad ogni livello, tanto il centrodestra quanto il centrosinistra, mentre a livello comunale le uniche politiche portate avanti dalla destra di Conti sono state repressive nei confronti degli studenti e delle studentesse, non intervenendo invece in alcun modo ad esempio sul tema del diritto abitare, arrivando persino a negare la piaga degli affitti al nero, come ribadito nell’ultimo consiglio comunale sia da esponenti della maggioranza che dai vertici di Confedilizia.
Come Diritti in Comune (Rifondazione comunista e Una Città In Comune) esprimiamo solidarietà e sosteniamo la lotta di lavoratori del DSU e degli studenti che stanno denunciando in queste settimane i disservizi e i processi di privatizzazione che ricadono pesantemente sulle condizioni materiali degli studenti fuori sede e dei lavoratori del DSU.
Una città in comune
Rifondazione Comunista