Domenica 14 luglio anche a Tirrenia manifestanti in spiaggia per la "Presa della battigia"
"Per chiedere più spiagge libere e la regolarizzazione delle concessioni balneari"
Riporta la nota degli organizzatori.
Domenica 14 luglio torna a Tirrenia e sulle spiagge italiane la "Presa della battigia", l'evento nato per ricordare che il mare è un bene comune e non può avere privilegiati né padroni.
Sul litorale pisano l'iniziativa e organizzata da Una città in comune e Mare Libero.
Per chi volesse partecipare la partenza è alle 16 dall'ingresso dell'Oasi Wwf di Tirrenia, che si trova accanto al bagno Cosmopolitan. Faremo una passeggiata sulla spiaggia, distribuendo volantini e informazioni e arriveremo fino al bagno Uisp, andando a concludere il nostro percorso quindi nel tratto di arenile interessato da recenti interventi anti erosione, che hanno alti costi economici per la collettività, ma non sono risolutivi, perché è necessario impostare una progettazione a lungo termine. Crediamo infatti che la lotta all'erosione costiera debba essere condotta attraverso azioni più efficaci, dicendo "no" ad esempio al progetto della Darsena Europa, che già sappiamo che aggraverà i delicati equilibri costieri.
Noi siamo per un mare senza muri e cancelli, per un Piano degli arenili che preveda almeno il 50 per cento di spiagge libere (e libere attrezzate) e per una regolamentazione delle concessioni balneari e dei lavoratori della spiaggia e per la tutela dell'ambiente e degli ecosistemi naturali.
Ricordiamo che la sentenza del Consiglio di Stato n.3940 del 30 aprile 2024 ha confermato, la scadenza inderogabile delle concessioni balneari al 31 dicembre 2023. Una conferma che arriva dopo le molte altre sentenze della giustizia amministrativa di questi ultimi anni, a partire da quelle cosiddette “gemelle” del 9/11/2021. La stessa sentenza 3940 dispone anche l’obbligo per le pubbliche amministrazioni di disapplicare eventuali provvedimenti legislativi di proroga, e ribadisce che in Italia la "risorsa spiaggia” è oggettivamente scarsa. E infine esorta a dare immediatamente corso a procedure di gara, pubbliche e trasparenti per riassegnare le concessioni.