Dopo un anno e mezzo il Var sorride al Pisa

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Sabato, 18 Febbraio 2023

Il Venezia rientrerà nella lotta playoff e per il Pisa alla fine è un punto guadagnato

Nel 2023 l’Arena resta ancora tabù, ma per lo meno è arrivato un punto che ferma l’emorragia di sconfitte a domicilio. Il Pisa chiude questo ciclo di sei partite con altrettanti punti, il doppio di quelli fatti nel girone di andata ed in un campionato fatto di grandi equilibri, resta li, in mezzo a giocarsi le carte playoff.

Cominciamo con il dire che il Venezia affrontato dal Pisa è una squadra oggettivamente forte, sia fisicamente, sia tecnicamente e con un allenatore molto preparato. È stupefacente che Vanoli si sia dovuto costruire una carriera da allenatore nella periferia del calcio europeo, perché in Italia nessuno aveva riposto in lui un briciolo di fiducia, preferendogli magari qualche stantio ex campione del mondo esposto poi alla mercè della brutta figura. Ed è pure sorprendente che i tanto decantati “esperti” della serie B nel fare le pulci al calciomercato di gennaio, in modo quasi unanime, avessero fatto fioccare 4 in pagella come il peggiore degli studenti.

La partita è stata oggettivamente bella nel suo complesso, che da tifoso neutrale ha passato il venerdì sera davanti alla TV si è oggettivamente divertito, a dimostrazione ulteriore del grande livello della serie B. Il Pisa ha pagato ancora una volta un errore difensivo in avvio di gara, peccato perché stavolta l’approccio alla partita era stato decisamente migliore rispetto a quello contro Cittadella e SudTirol. Gli episodi, e diciamo pure finalmente, poi hanno girato dalla parte del Pisa con il Var che finalmente anche in casa nerazzurra, ha fatto quello per il quale è stato inventato. L’errore dal dischetto di Pohjanpalo avrebbe fatto la fortuna della Gialappa’s Band ci fosse ancora “mai dire gol”, il finlandese è stato sfortunato, ma l’errore è ineccepibile ed il regolamento parla chiaro. Quanto al rigore per il Pisa sorprende che un fallo di mano così solare non sia stato visto, se non dal direttore di gara che poteva essere coperto, dall’assistente sotto la gradinata: se non si vedono certi falli di mano, forse è meglio cambiare mestiere, tanto più che poi ha reiterato l’errore non vedendo Joronen a spasso per la porta e costringendo anche in questo caso il Var ad intervenire. Ecco, qui il Pisa è stato davvero fortunato, riga o non riga, il rigore di Gliozzi era stato oggettivamente brutto e facile da parare, una trasformazione frutto probabilmente del fatto che anche la squadra inizia a sentire la mancanza della vittoria in casa. Una condizione psicologica che ci sta dopo due sconfitte di fila fra le mura amiche, ma che va immediatamente spazzata via, visto che il calendario regala subito un altro match casalingo: venerdì arriverà il Perugia e servirà qualcosa di diverso per portare a casa i tre punti, tanto più che i grifoni umbri non verranno certo con lo spirito offensivo del Venezia, ma più probabilmente con quello molto meno portato al bel gioco, più simile al Cittadella.

massimo.corsini