Due arresti per la rapina in tabaccheria. Il video con l'aggressione coltello alla mano
Le indagini dei Carabinieri hanno incastrato un 30enne e una 37enne incensurata
I Carabinieri di Navacchio, coadiuvati nelle indagini dal Nucleo Operativo Radiomobile, nelle scorse ore hanno arrestato per rapina aggravata in concorso e porto abusivo di armi uno uomo e una donna, di 30 e 37 anni, entrambi ritenuti responsabili della rapina ad una tabaccheria di Titignano, in via Tosco Romagnola, lo scorso 18 settembre.
I due rapinatori, con un'azione rapida e violentissima da parte di uno di loro, avevano prima aggredito coltello alla mano e poi costretto il proprietario del negozio a consegnare denaro e gratta e vinci, per un bottino di circa 3 mila euro di refurtiva.
Nella colluttazione iniziale, il proprietario era anche stato ferito con un taglio alla spalla di 10 centimetri, poi curata dal 118.
Il rapinatore entrato nel negozio si era presentato con una incursione veloce, di corsa, travisato in volto da una maschera ed incappucciato, con guanti di gomma rosa sulle mani.
Riporta una nota dei Carabinieri. "Dopo circa due minuti di terrore (questo il tempo impiegato dal rapinatore per commettere l’efferato delitto, come immortalato dalle immagini della videosorveglianza interna), il malfattore scappava e raggiungeva un autoveicolo che lo aspettava col motore già acceso e condotto dall’altra indagata/complice che fungeva da “palo”, facendo perdere le proprie tracce".
Immediate le indagini dei Carabinieri di Navacchio, coordinate dal Procuratore della Repubblica presso il Tribunale di Pisa, Dott. Giovanni Porpora, attraverso l’analisi di numerosi filmati della videosorveglianza cittadina e di privati, nonché attraverso le testimonianze dei cittadini, accertamenti tecnici e numerosi servizi effettuati sul territorio.
Indagini capillari che permettevano di ricostruire quanto accaduto il 18 settembre e gli arresti dei due rapinatori lunedì 23 ottobre.
L’uomo protagonista in prima persona della rapina, già pregiudicato per reati della stessa specie, è stato quindi incarcerato al Don Bosco, mentre la donna, complice, incensurata, è stata ridotta agli arresti domiciliari.