Dure critiche di Alessandra Nardini del PD e Ettore Bucci di Sinistra Italiana alla Giunta Conti: siete per le discriminazioni
Prime reazioni politiche alla scelta della Giunta comunale di Pisa di non aderire più alla Rete nazionale delle Pubbliche Amministrazioni contro le discriminazioni per l'orientamento sessuale e l'identità di genere".
La Consigliera Regionale del PD parla espressamente di un Sindaco a favore delle discriminazioni sessuali e parteciperà alla manifestazione che Arcigay di Pisa ha indetto per martedì 13 novembre alle ore 16:00 in Piazza XX Settembre.
Ettore Bucci di Sinistra Italiana di Pisa parla di una Giunta peggiore dell'inquisizione spagnola.
“Sindaco, hai scelto da che parte stare: quella della discriminazione. Traditi gli elettori che ti credevano un moderato”
La Giunta Comunale di Pisa ha deliberato di recedere dall'accordo con Regione Toscana per l'adesione a Re.A.Dy", la Rete Nazionale delle Pubbliche Amministrazioni contro le discriminazioni per l'orientamento sessuale e l'identità di genere. Un'amministrazione che fa questo è un'Amministrazione che, come logica conseguenza, sceglie di discriminare e di strizzare l’occhio ai razzisti e agli omofobi, anziché rispettare gli amori di tutti e di tutte. Nella delibera si legge che "sono venute meno le motivazioni" di tale adesione. Dunque le discriminazioni non esisto più? Si dimenticano, i nostri amministratori, che recentemente una coppia di ragazzi gay è stata aggredita in pieno centro? Si rendono conto della pericolosità del messaggio che stanno dando in cambio di un pugno di voti? Vergognatevi! Si tratta di un attacco esplicito alla dignità di nostri concittadini e concittadine e, dunque, all’intera città, ma Pisa non starà a guardare: sono certa che anche tanti pisani in buona fede che hanno votato questo Sindaco semplicemente per un desiderio di cambiamento, senza essere degli estremisti di destra - e ce ne sono molti - faranno sentire la propria voce, perché in campagna elettorale non erano stati avvisati che il finto moderato Conti sarebbe stato la marionetta dell'estrema destra e di chi odia le differenze. Sindaco, questa volta il tuo mutismo cronico parla più di mille parole, hai scelto da che parte stare: dalla parte della discriminazione, che è e resterà sempre la parte opposta alla storia e all’identità della nostra città. Personalmente sarò domani al presidio di protesta organizzato da Arcigay e porterò ufficialmente la questione in Consiglio Regionale per dare il massimo rilievo a questo atto pericolosissimo.
Alessandra Nardini
IL SILENZIO MARCIO CHE CERCA L'INDIFFERENZA
E' in questo clima di marcio silenzio che l'amministrazione comunale di Pisa, nella giunta guidata da Michele Conti e dove sarebbe da chiedere alla vicesindaca Raffaella Bonsangue se si sente proprio a suo agio, ora, con la delega alle pari opportunità, sceglie di uscire dalla rete READY.
Dato lo scabroso comunicato del comitato 'difendiamo i nostri figli', che non cito né riprendo perché al confronto le condanne a morte di Torquemada o i metodi di indagine dell'Inquisizione Spagnola erano acqua fresca, ho preferito rileggere la carta d'intenti della Rete, per comprendere se fosse tanto pericolosa per la Giunta.
Francamente non la ricordavo come un'antologia di 'teorie del gender' e altre balle tipiche dei neo-reazionari. Nelle quattro pagine scarse della Carta d'Intenti, tutto si puo' leggere, meno che un manifesto radicale. Si tratta di una rete di amministratori atta a scambiarsi buone prassi sulla scorta del principio comune del costruire "politiche per favorire l’inclusione sociale delle persone omosessuali e transessuali, sviluppando azioni positive e promuovendo atti e provvedimenti amministrativi" contro ogni discriminazione.
Questo sarebbe il pericoloso sodalizio da cui la nuova Pisa nazional-salvinista dovrebbe liberarsi? Stiamo seriamente scherzando? La giunta ha paura del fatto che gli amministratori si scambino buone pratiche connesse all'eliminazione delle discriminazioni. Perché di questo si tratta: ha paura che perfino qualcuno dei suoi colonnelli possa finire per dire "ma sai che alla fine dei conti, un po' di libertà e diritti non fanno male, anzi...". Cio' costituisce una vergogna.
L'unica possibile categoria interpretativa per leggere l'atto della Giunta Conti, ennesima tappa di un vorticoso viaggio verso l'oscurità avviato a sfavore di tutta la nostra città, è la ricerca di un silenzio marcio, rancoroso verso le pari opportunità, odioso verso i diritti e le dignità, desideroso di sputare veleno in modo sempre più violento, incrociando le dita affinché le persone, i corpi sociali, le forze politiche stiano zitte e ferme. Per paura, per villania, per ricerca del quieto vivere.
Il quieto vivere ve lo potete scordare.
Bene ha fatto Pinkriot Arcigay Pisa a chiamare una piazza di protesta nella nostra città: bisogna esserci, dire chiaramente che Pisa è di tutte e tutti e rifiuta queste nuove discriminazioni. Bisogna alzare la voce, dare una prospettiva di alternativa netta in cui prendere parola per i diritti di tutte e tutti, specialmente di chi viene spinto/a ai margini ed è discriminato/a.
Continua a valere, sempre e comunque, il richiamo dell'articolo 3 della Costituzione repubblicana: "Tutti i cittadini hanno pari dignità sociale e sono eguali davanti alla legge, senza distinzione di sesso, di razza, di lingua, di religione, di opinioni politiche, di condizioni personali e sociali".
Ettore Bucci
Federazione della Provincia di Pisa