Duro attacco del Sindacato di Polizia al Questore Sebastiano Salvo: "La Questura ha bisogno di un Questore"
L'organizzazione sindacale accusa: "Dal suo insediamento ad oggi poco è stato fatto da parte del nuovo inquilino di Via Lalli e quel poco che è stato fatto è avvenuto, a nostro avviso, non rispettando le prerogative sindacali e quelle dei rappresentanti per la sicurezza dei lavoratori"
Ha scritto la segreteria provinciale Siulp Pisa.
Sin dall’arrivo del Questore SALVO ci sentiamo ripetere come un mantra e quotidianamente che “la Questura presenta gravissime e pesantissime criticità strutturali ed organizzative”, ma da quell’insediamento ad oggi poco è stato fatto da parte del nuovo inquilino di Via Lalli e quel poco che è stato fatto è avvenuto, a nostro avviso, non rispettando le prerogative sindacali e quelle dei rappresentanti per la sicurezza dei lavoratori.
Al di là delle buone intenzioni e delle parole abbiamo assistito a scelte che non solo sembrano riportare indietro le lancette delle conquiste sindacali ma in alcuni casi anche sbagliate come per gli straordinari che seppur dettate da “buone intenzioni” e volte ad un risparmio di spesa di fatto si sono risolte con il taglio di alcuni progetti che non solo non hanno diminuito la spesa e che hanno reso il risultato peggiore dell’intenzione.
Per tutta una serie di accadimenti, come SIULP-PISA, avevamo deciso di effettuare un SIT-IN di protesta per il giorno di San Michele Festa del Patrono della Polizia, ma le intercessioni dipartimentali e le assicurazioni ricevute dallo stesso Dottor SALVO, dopo un confronto molto aspro, ci hanno spinto a soprassedere nell’auspicio che le condotte del questore pro tempore potessero cambiare in funzione di quel rispetto non solo delle prerogative del sindacato ma anche del lavoro di coloro i quali negli anni hanno svolto la funzione questorile spesso criticata dal Dottor SALVO in forza della sua straordinaria esperienza maturata.
Siamo costretti a dire che abbiamo sbagliato a non fare quel SIT-IN poiché purtroppo alla questura di Pisa da qualche mese si avverte un procedere improntato su scelte dettate da un uomo solo senza il coinvolgimento preventivo (e non sulla carta ma di fatto) delle altre figure previste, come nel caso dell’Ufficio Immigrazione che ha visto l’intervento dei Vigili del Fuoco di Pisa spacciato per un intervento di urgenza ed emergenza quando il tutto era conosciuto da tempo eludendo così il coinvolgimento delle rappresentanze dei lavoratori non solo della polizia di stato ma anche quello del personale civile dell’interno che si sono ritrovati con una comunicazione definita preventiva mentre tutto era stato deciso ed attuato.
Ancora una volta si è giocato sul grande senso di responsabilità che le donne e gli uomini della Polizia di Stato di Pisa sono in grado di mettere in campo, infatti abbiamo appreso che per “questioni di urgenza” e di “emergenza” nella mattinata odierna il personale in servizio all’ufficio immigrazione ha provveduto ad effettuare le pulizie dei nuovi ambienti che saranno destinati ad ospitare il predetto ed a trasferire manualmente ogni singolo fascicolo e/o permesso di soggiorno, venendo distolti di fatto dalla lavorazione delle istanze dei cittadini stranieri in attesa del rilascio del proprio permesso di soggiorno e che se non fosse per il nostro senso di responsabilità definiremmo una di “Capolarato” e un ritorno agli anni 70.
Intanto come SIULP-PISA abbiamo scritto una nota dettagliata all’Ufficio di Vigilanza del Dipartimento al fine di effettuare una verifica per constatare e accertare se quanto da noi segnalato trovi riscontro al solo fine di riportare nel giusto alveo le relazioni sindacali e il rispetto di quelle prerogative che la legge ha assegnato ai rappresentanti dei lavoratori in tema di sicurezza nei luoghi di lavoro.
Aspetti che qualcuno potrebbe definire “formali” ma dagli argomenti affrontati è comprensibile che si tratti di aspetti sostanziali, infatti tra gli argomenti prospettati al Questore che riveste anche la funzione di Datore di Lavoro sono stati segnalati aspetti relativi: alla durata dei lavori da effettuare presso l’Ufficio Immigrazione; alla durata dell’eventuale spostamento del personale dalla Questura alla Caserma; assicurazioni sull’idoneità dell’allocazione del front-office dell’Ufficio Immigrazione; assicurazioni sulla idoneità dell’allocazione della sala d’attesa dell’utenza che accede all’Ufficio Immigrazione; assicurazione sull’idoneità dei servizi igienici per il personale operante e quelli per l’utenza; assicurazione sulle eventuali vie di fuga data l’eventuale logistica che dovrebbe ospitare il citato Ufficio; assicurazioni sulle misure e procedure adottate per l’utenza portatrice di handicap; assicurazioni sull’eventuale attività di vigilanza che verrà disposta almeno nelle fasce orarie interessate; assicurazioni sulle misure di sicurezza che verranno disposte visto la co-presenza in quello stabile di un ufficio cassa; assicurazioni su un’eventuale interdizione del corridoio che porta ad altri uffici e all’Ufficio Sanitario; assicurazioni circa le procedure previste dal Documento di Valutazione dei Rischi e chiarimenti sull’attività di facchinaggio che seppur nobile è stata svolta dalle poliziotte e dai poliziotti distratti da altre incombenze.
Richiesta di chiarimenti che al momento non hanno avuto alcun riscontro a testimonianza di scelte prese da un uomo solo in nome dell’urgenza ed emergenza che, secondo qualcuno, consente di bypassare le prerogative che le norme hanno assegnato alle rappresentanze sindacali e ai rappresentanti dei lavoratori in materia di sicurezza nei luoghi di lavoro.
Scelte che a nostro avviso appaiono non rispettose della legge e che se necessario porteremo al vaglio dei Giudici del Lavoro del Tribunale di Pisa per le dovute valutazioni e per accertare eventuali condotte antisindacali e che potrebbero aver leso e compromesso le prerogative che accordi contrattuali e soprattutto il legislatore ha assegnato alle rappresentanze dei lavoratori per la tutela della loro salute e della sicurezza.
Mentre si invia il presente comunicato veniamo informati che domani (14 ottobre) a cose già fatte il Dottor SALVO convocherà una riunione con le rappresentanze sindacali e dei lavoratori alla quale il SIULP-PISA non parteciperà.