Eliopoli Summer: "Sono queste le serate che vale la pena vivere"
Grande successo di pubblico a Calambrone per il "Venerdì da Star" con Luxuria, Renna, Butinar e Garrison
Una serata ricca di divertimento ed emozione quella di ieri sera al Calambrone, dove nel ricco programma che da anni caratterizza “Eliopoli Summer” Massimo Marini ha saputo intrattenere nella maniera migliore possibile il numeroso pubblico presente grazie ad un cast di ospiti tanto importante quanto eterogeneo.
La bravura, la professionalità ed il timbro inconfondibile di Rosaria Renna, da ormai trent’anni voce radiofonica fra le più amate, speaker di RDS prima e di Radio Montecarlo adesso: l’abbiamo vista intervistare Carla Bruni e l’abbiamo sentita parlare di Jim Carrey come la persona che più l’ha colpita in tanti anni di interviste a personaggi famosi del jet set internazionale.
L’esplosività tutta americana di Garrison Rochelle, coreografo e ballerino, conosciuto dal grande pubblico quale inflessibile giudice di “Amici”: lo abbiamo sentito cantare brani immortali di Frank Sinatra ed estratti dei grandi musical a stelle e strisce, un sessantaseienne con lo spirito e l’entusiasmo di un adolescente.
Le mille voci, i mille personaggi di Gianfranco Butinar, imitatore fra i più bravi in circolazione, che ha saputo far ridere i presenti con la voce di Maurizio Costanzo e con quella di Bruno Pizzul, che ha scatenato l’ilarità generale con il suo personalissimo “Tutto il Calcio Minuto per Minuto”, che ha fatto rivivere a tutti le involontariamente comiche telecronache di ciclismo di Adriano De Zan. Ma che soprattutto ha saputo emozionare Eliopoli con i classici immortali di Franco Califano: chiudevi gli occhi e sembrava di avere davanti il Califfo che con la sua voce roca sapeva farti venire i brividi.
La grande initelligenza di Vladimir Luxuria, personaggio televisivo fra i più richiesti dal piccolo schermo, autrice del libro autobiografico “Il coraggio di essere una farfalla”: ha saputo duettare alla perfezione con gli altri ospiti dimostrando verve ed invidiabile sense of humor, ma è riuscita a far riflettere la platea parlando delle battaglie che da anni sta portando avanti per la parità di genere e contro ogni forma di violenza e di discriminazione.
Insomma, una serata che è scivolata via anche troppo in fretta e che si è conclusa con Gianfranco Butinar/Franco Califano che ha cantato “La mia libertà”, canzone quanto mai significativa che può essere assunta quale manifesto dello spettacolo andato in scena nella splendida cornice di Eliopoli.
La libertà di toccare argomenti leggeri e subito dopo riflettere su problematiche di stampo medievale che ormai dovrebbero essere soltanto un ricordo e che invece continuano ad ammorbare la nostra società.
La liberà di chiudere gli occhi e tornare indietro nel tempo, ascoltando voci che hanno accompagnato anni ed anni passati davanti alla TV.
La libertà di emozionarsi per una canzone, magari di un artista forse neanche troppo capito dal grande pubblico e che ci è stato strappato via troppo presto.
La libertà di tornare ad assistere ad uno spettacolo in presenza, senza più il filtro di uno schermo televisivo piuttosto che di un monitor di un computer.
Sono queste le serate che vale la pena vivere.
Sono questi gli incontri che ti lasciano un qualcosa dentro da riportare a casa.
E come direbbe il Califfo “Tutto il resto è noia”.