Emergenza abitativa, a 65 anni Maria Rosa Angelucci potrebbe finire in mezzo a una strada

Cronaca
Cascina
Martedì, 29 Ottobre 2019

Una storia simile a moltre altre, segnate dalla crisi economica, dalla sfortuna e dalla negligenza delle istituzioni

Se nulla cambierà, il prossimo 31 ottobre Maria Rosa Angelucci finirà in mezzo a una strada.

Dopo una vita di lavoro e 20 anni di affitti pagati ai proprietari del suo appartamento di Titignano, a 65 anni, Maria Rosa Angelucci, ha dovuto subire l'ennesimo sgarbo dalle isituzioni, che invece di proteggerla, la vorrebbero senza una casa, all'addiaccio.

La sua storia è simile a quella di tanti altri italiani finiti nei guai a cavallo della crisi, ma in più, Maria Rosa Angelucci, ha dovuto fare i conti con la negligenza dei suoi ex proprietari di casa e con la scarsità di risorse per il sociale e di alloggi popolari del Comune di Cascina.

Da affittuaria, già dal 2017, Maria Rosa aveva denunciato le cattive condizioni della propria abitazione, mai ristrutturata dalla proprietà e definitivamente messa sotto sequestro dai Vigili del fuoco lo scorso aprile, per motivi di sicurezza.

Da tempo Maria Rosa aveva anche avviato le normali procedure per un alloggio popolare e per entrare nelle diverse graduatorie previste dall'ufficio casa del Comune di Cascina, ma anche se le sue condizioni economiche (funestate da alcuni debiti ereditati dall'ex marito) avrebbero dovuto garantirle un alloggio, da parte del comune cascinese la risposta era stata sempre la stessa: "Le case non ci sono". 

Dall'aprile 2019, allora, grazie all'intervento della Società della Salute Area Pisana, Maria Rosa Angelucci è stata sistemata in un B&B, senza potere utilizzare una cucina e costretta a dover cambiare stanza ripetutamente. Una condizione davvero difficile per chiunque, tanto che nel tempo, Maria Rosa Angelucci, ha anche perso la salute a causa del profondo stress subito.

Dal settembre scorso, poi, la situazione di Maria Rosa Angelucci, che non ha mai smesso di cercare una soluzione alternativa al B&B in cui era stata sistemata, è cambiata nuovamente, con il Comune di Cascina che le ha intimato di lasciare la sua attuale sistemazione entro il 31 ottobre, senza che le fosse prospettata una nuova residenza.

Il suo Isee, infatti, non è più stato valutato idoneo per ricevere gli aiuti dell'assitenza sociale, perché troppo alto. Ma la nuova stima del Comune di Cascina, non ha tenuto conto né della sua situazione debitoria, né della sua impossibilità a contrarre un affitto nel libero mercato.

Stamani Maria Rosa Angelucci è stata ricevuta in Comune a Cascina dall’assessora al sociale Costanza Settesoldi, dall’ex sindaca Susanna Ceccardi e dal funzionario Francesco Giorgione. A lei e al gruppo di amici che l’hanno accompagnata, i rappresentanti comunali hanno promesso una soluzione e le hanno garantito che non passerà neppure una notte all’addiaccio.

Domani, intorno alle 11, Maria Rosa Angelucci sarà nuovamente ricevuta. La speranza, è che questa volta le promesse fatte, siano davvero mantenute.

Qua sotto le interviste raccolta stamani sotto il Comune di Cascina, più in basso, il comunicato stampa inviato ai media dal gruppo di amici e parenti che sotiene la battaglia di Maria Rosa Angelucci.

 

NON LASCIAMO SOLA MARIA ROSA!

Oggi siamo al Comune di Cascina per evitare che Maria Rosa subisca l'ennesimo sopruso da parte dell'amministrazione Casa e Sociale del Comune di Cascina.
Rosa ha vissuto per 20 anni in una casa in affitto a Titignano di proprietà di una società immobiliare. Questa casa non è mai stata messa in sicurezza dalla proprietà, che non ha mai svolto i necessari lavori di manutenzione straordinaria. Rosa ha sempre pagato l'affitto senza in cambio ricevere il minimo servizio.
Nel frattempo ha chiesto una casa popolare al Comune di Cascina e a quello di Pisa, ricevendo un punteggio utile ma “le case non ci sono”, le è sempre stato risposto. A causa di pignoramenti del quinto dello stipendio dovuti a debiti contratti dall'ex marito, Rosa ha chiesto di poter essere aiutata dal servizio sociale di Navacchio e di Cascina a trovare un alloggio di emergenza. Dal 2017 ha portato tutta la documentazione riguardo i pericoli di vivere nell'alloggio insicuro di Titignano, chiedendo un alloggio di emergenza. Gli assistenti sociali hanno richiesto al Comune un alloggio popolare, ma la commissione emergenza abitativa ha sempre risposto “che non c'erano case”.
Ad aprile 2019 la casa di Titignano viene messe sotto sequestro dai Vigili del Fuoco e viene dichiarata inagibile. Rosetta è costretta a prendere le proprie valigie dopo venticinque anni di vita in quell'alloggio e uscire in fretta e furia. In un primo momento il Comune di Cascina dichiara che non può aiutare a trovare una sistemazione di emergenza per Maria Rosa, poiché il suo Isee è troppo alto! Immediatamente Maria Rosa insieme ad alcuni familiari ed amici si oppone a questa decisione, rimanendo in attesa di una soluzione. Il comune di Cascina delega alla Società della Salute la ricerca di un affittacamere dove ospitare Maria Rosa. Viene individuato il BnB Cindy a Navacchio.
Rosetta da quel momento chiede di poter entrare in uno dei tanti alloggi vuoti in emergenza abitativa.
Da gennaio 2019 infatti ha partecipato al bando di “utilizzo autorizzato” per l'emergenza abitativa, nel comune di Pisa, dove Lei lavora.
Ripetutamente nel corso di questi mesi Maria Rosa viene obbligata a spostarsi da una camera del BnB ad un'altra situata in mansarda. Inoltre, nonostante fosse presente, non è mai stato possibile per Maria ROSA prepararsi i pasti.
In questi mesi l'ufficio casa del Comune di Pisa ha fatto uscire la graduatoria del bando in cui Rosa è ammessa. Ma nessuna comunicazione è stata fatta a Rosetta su quando potrà entrare in un alloggio di emergenza abitativa.
A settembre 2019 il comune di Cascina, tramite il suo Ufficio Sociale, invia a Maria Rosa una comunicazione che prevede il suo “allontanamento” dal BnB e la sua di fatto espulsione dal sistema di assistenza sociale. Motivazione? Il suo ISEE sarebbe troppo alto. Rosa risponde che l'Isee è frutto di una misera busta paga di 1200 euro sul quale sono prelevati da anni due quinti dello stipendio per debiti. E che da luglio 2019 è attiva una cartella esattoriale di Equitalia dal valore di 80 mila euro. Questa situazione debitoria non viene conteggiata nel calcolo ISEE. E soprattutto l'Isee di Rosa è sempre stato lo stesso, cioè non è variato da aprile ad oggi. Quindi non si capisce perché ad aprile la situazione di Rosetta è stata valutata tenendo di conto dell'Isee ma anche di tutta la documentazione complessiva che accerta l'impossibilità per Rosetta di trovare una sistemazione sul libero mercato, e invece ad ottobre 2019 le venga comunicato che NON E' PIU' VALUTABILE dall'assistenza sociale!
Il giorno giovedì 31 ottobre secondo il nuovo funzionario dell'Ufficio del Sociale Francesco Giorgione, Rosetta dovrebbe andare in mezzo alla strada. Dopo 6 mesi di soldi pubblici utilizzati per pagare un BnB privato, invece di concertare con il Comune di Pisa un passaggio nella futura assegnazione di emergenza abitativa, viene detto a Rosa: FUORI!
Questa comunicazione è scandalosa, per questo chiediamo al Sindaco Dario Rollo di intervenire immediatamente; chiediamo al funzionario Giorgione di ascoltare e prendere in considerazione i problemi delle famiglie cascinesi e di non trincerarsi male dietro schemi burocratici utilizzati strumentalmente per escludere Rosetta dall'assistenza sociale.
Rosetta lavora da quando ha 15 anni ed oggi ne ha 65. Ha sempre pagato le tasse e la sua misera busta paga non le permette di prendere un nuovo affitto privato. Ha fatto tutte le domande e tutti i percorsi di assistenza sociale. Non permetteremo che le venga dato un calcio nel sedere nel momento del bisogno!

Amici e familiari di Rosetta

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redazione.cascinanotizie