Emergenza coronavirus, anche le misericordie pisane impegnate nel trasferimento degli infetti
Per liberare quanti più posti letto di terapia intensiva possibile in Lombardia, stanno trasferendo pazienti non infetti da Coronavirus nelle regioni vicine
Sono 9 le ambulanze di Misericordie toscane, con 20 volontari, 7 infermieri e 3 medici, impegnate in queste ore nel trasferimento di pazienti dalle terapie intensive degli ospedali lombardi, per liberare quanti più posti in funzione dell’emergenza legata al Covid-19.
Gli equipaggi si sono messi in movimento ieri, su richiesta della Cross della Protezione civile e in coordinamento con le sale operative della Confederazione nazionale e della Federazione toscana delle Misericordie, e hanno raggiunto nella notte la Lombardia; qui, in vari ospedali, hanno preso in carico pazienti ricoverati in terepia intensiva per patologie non legate al Coronavirus e li stanno trasportando in ospedali delle regioni vicine. Lo scopo dell’operazione è rendere disponibili quanti più posti possibile nelle terapie intensive della Lombardia per i contagiati dal Covid-19.
Le ambulanze e gli equipaggi entrati in azione sono tutti, per dotazioni e competenze, qualificati ad alto livello per poter gestire pazienti in condizioni molto serie. Questo primo gruppo è partito dalle Misericordie di Firenze, Empoli e Vaglia (2 equipaggi) in provincia di Firenze, Prato e Carmignano (Prato), Montale (Pistoia), Sinalunga (Siena), Crespina (Pisa). Ma altri equipaggi ed altre Misericordie sono pronte quando e se ce ne sarà bisogno.
Intanto va avanti, giorno dopo giorno, l’impegno sanitario di migliaia di confratelli delle Misericordie toscane, sia sulle attività ordinarie nell’emergenza-urgenza e nei trasporti sanitari, sia per l’emergenza Coronavirus.
Sono 13 in tutta la regione le ambulanze dedicate specificamente alla gestione di pazienti contagiati o sospetti al Covid-19, mentre prosegue l’attività di controllo negli aeroporti di Pisa e Firenze, così come l’assistenza alle persone in isolamento domiciliare.