Emergenza Coronavirus e malgoverno. Fabio Poli attacca PD, Lega e Rollo
Il consigliere comunale PSI e candidato a sindaco richiama l'amministrazione comunale al confronto per far fronte all'emergenza economica
Tra la "ricerca del consenso del PD", la rottura in seno alla Lega tra la dirigenza e il sindaco reggente Dario Rollo, nel pieno dell'emergenza sanitaria da coronavirus e delle conseguenze economiche che la pandemnia si trascina dietro, s'inserisce il consigliere PSI e candidato a sindaco della lista Lavoro, Sviluppo, Ambiente Fabio Poli.
Poli richiama l'amministrazione comunale al confronto su alcuni temi importanti come la rimodulazione della Tari, la Cosap e delle tariffe scolastiche e "per attivare una cabina di regia aperta sia alle opposizioni consiliari che alle forze sociali più rappresentative" per far fronte alle tante emergenze in atto.
Scrive Fabio Poli
"Ho assistito allo stucchevole confronto che si è consumato tra il PD e la maggioranza che governa Cascina e, parafrasando parte di un'affermazione di Sabino Cassese, mi domando: “i cascinesi salirebbero su autobus guidati da persone senza patente?".
In quest’ultima fase della politica italiana ormai caratterizzata dalla gestione dell'emergenza coronavirus, assistiamo al disprezzo della competenza, dell’esperienza, delle capacità e delle conoscenze acquisite sul campo in controtendenza anche ad un M5S che, una volta impegnato nell'azione di governo, ha capito che “uno vale uno” è uno slogan che sicuramente non basta per guidare le istituzioni ed un paese.
L'eccezionalità della situazione non può cambiare le regole e ogni forma di limitazione o di modifica sostanziale della libertà, dei bisogni, della sicurezza, deve essere stabilita dalla legge e quindi dal Parlamento e dalle assemblee elettive quali i Consigli regionali e comunali. Assistiamo, invece, alla trasformazione dello Stato sociale in Stato social del quale, con il ricorso quotidiano a Facebook, a Netflix o a Zoom, ci si fida evidentemente di più.
Temo che il PD cascinese, ormai incapace di elaborare politica, se non appropriandosi spesso delle idee altrui, sia ormai concentrato più nella ricerca di un possibile consenso che non a proporre soluzioni. La Lega da par suo, e da tempo, non sostiene più il suo degno partner di lavoro ma, dovendone comunque rispondere e non potendoci fare i conti, tollera con una rassegnazione sempre più rabbiosa un singolo che, in totale autonomia, opera ormai secondo necessità e con tante improvvisazioni.
Quello che procura forti perplessità, non dico fastidio, è che i comportamenti dettati da sola visibilità elettorale, da ritorsioni di chi si è sentito sedotto e abbandonato e dichiara pubblicamente di non appartenere alla Lega ma solo a sé stesso, da uno stato confusionale che attraversa conseguentemente il partito di maggioranza, mostrano tutto il disinteresse sulla necessità di un'azione politica che, nella fase drammatica in cui stiamo vivendo, richiederebbe l'impegno di tutti per affrontare al meglio il “durante” e rinviare a dopo l'esame di quanto è successo.
Nessuno intende farne loro una colpa, forse le aspettative erano troppo alte, ma c’è un limite anche all’incoerenza e per superarlo serve un'azione corale del Consiglio Comunale per rimodulare nei fatti, e come già richiesto da oltre un mese, la Tari, la Cosap, le tariffe scolastiche, e per attivare una cabina di regia aperta sia alle opposizioni consiliari che alle forze sociali più rappresentative, anziché cadere in azioni di pura propaganda che poco interessano chi è soprattutto preoccupato dall'acuirsi di una recessione economica, già presente nel periodo pre pandemia, e sempre più impaurito da un futuro incerto.
Come fa la politica a decidere e a tenere il timone se non facendo ricorso al ragionamento ed al confronto perché, anche le infinite contraddizioni e la quasi totale inammissibilità giuridica delle proposte avanzate nell'ultimo consiglio comunale da parte del PD, altro non provocano che la sola moltiplicazione di tutte le complicazioni senza offrire soluzioni.
Dice un proverbio africano: non importa che tu sia leone o gazzella, l'importante è cominciare a correre calendarizzando da subito un'azione di governo, di competenza esclusiva del Consiglio Comunale, per adottare tutte quelle misure non più rinviabili anziché continuare a mostrarsi in disaccordo su tutto, con tutti, e a volte persino con sé stessi".