"Emerse criticità strutturali non previste": riapertura del Ponte della Botte rinviata

Cronaca
Calcinaia
Sabato, 14 Dicembre 2024

Cantiere a pieno regime, impossibile aggiungere personale. Angori: "Chiediamo, che almeno tra un mese, la ditta possa darci un cronoprogramma certo"

La riapertura del Ponte della Botte subisce un ulteriore slittamento, senza una nuova data definita. Durante i lavori di smontaggio e successiva installazione delle travi, la ditta incaricata ha riscontrato criticità significative, emerse solo una volta esaminato lo stato interno della struttura. Queste problematiche, inaspettate, hanno complicato la fase esecutiva, rendendo impossibile rispettare i tempi previsti per la conclusione dei lavori

La manutenzione straordinaria del ponte, a cura della Provincia di Pisa, ha complessivamente un costo di 3.75 milioni di euro.

"Abbiamo - ha detto il presidente della Provincia di Pisa Massimiliano Angori durante l'incontro di venerdì 13 dicembre presso il Comune di Calcinaia - un problema di rispetto delle tempistiche previste dalla ditta per le innumerevoli difficoltà che la ditta stessa sta riscontrando quotidianamente e questo ad oggi ci rende difficile poter dare una data certa di riapertura della infrastruttura".

La riunione era stata prevista per fare il punto sulla lavorazione in corso.  Presenti:  le amministrazioni comunali di Calcinaia e Vicopisano con i sindaci Cristiano Alderigi e Matteo Ferrucci e le associazioni di categoria (Assotir, Confcommercio, Confesercenti, Cna).

"In questi mesi - ha proseguito Angori - la ditta ha lavorato ininterrottamente sulla infrastruttura e questo si replicherà anche per le festività natalizie, quando gli operai interromperanno i turni lavorativi soltanto nelle giornate del 30, 31 e 1 gennaio. È ovvio che è prioritaria anche la sicurezza dei lavoratori, motivo per cui la struttura tecnica provinciale ha preferito far lavorare con la collocazione di 3 by bridge piuttosto che con impalcato, e siamo consapevoli che il cantiere sia a pieno regime senza la possibilità di aggiungere altre risorse umane. Chiediamo a questo punto, tuttavia, alla stessa ditta di darci almeno la garanzia di un cronoprogramma certo tra un mese, quando realizzeremo un nuovo incontro. Infatti, al netto di tutte le difficoltà inerenti un intervento importante e imponente come questo, basti guardare il ponte in questi giorni ridotto davvero all'osso, per le lavorazioni in corso, non possiamo però a questo punto prescindere dall'avere tempi certi di riapertura per le comunità interessate e le attività commerciali, per cui stiamo seguendo la situazione dei ristori economici, per i quali la Regione Toscana ha dato una apertura in tal senso, e confidando anche in una risposta positiva da parte del Governo. Fisseremo un nuovo incontro intorno al prossimo 20 gennaio e a quel punto confidiamo di avere un cronoprogramma certo, pur tenendo presente la complessità dell'intervento di manutenzione straordinaria in corso".

Sui ritardi e lo slittamento della riapertura del Ponte della Botte che unisce i comuni di Vicopisano e Calcinaia tra San Giovanni alla Vena e Fornacette, sono poi intervenuti i sindaci Alderigi e Ferrucci.

Ha detto il sindaco di Calcinaia: "Abbiamo appreso dei ritardi nella realizzazione dell’infrastruttura del Ponte sulla Sp1. Non ci fa affatto piacere, come siamo sicuri non faccia piacere né ai cittadini né agli esercizi che operano nell’area. Per questo crediamo sia fondamentale esperire tutte le possibilità per consegnare quanto prima l’opera seppur non nei tempi inizialmente previsti. Nel rispetto dei ruoli e delle professionalità di tutte le parti in campo è fondamentale superare le legittime problematiche che ci si trova ad affrontare quando si apre un cantiere del genere e lavorare il più possibile per contenere i ritardi".

"Per il Comune di Calcinaia - ha concluso - è essenziale ultimare l’intervento al Ponte sulla Sp1 nei primi due/tre mesi del prossimo anno perché, lo ribadisco, abbiamo un ponte di proprietà, quello di via Giovanni XXIII su cui dobbiamo necessariamente intervenire. Per realizzare il 2° lotto dell’infrastruttura abbiamo ricevuto un finanziamento ministeriale che è stato abbinato al PNRR che ha quindi scadenza a marzo 2026. Si tratta di un lavoro estremamente oneroso per le casse comunali e non possiamo permetterci di perdere tempo e conseguentemente denaro”.

Sulla stessa linea Matteo Ferrucci: "Sono consapevole, parlo a nome dell’Amministrazione - interviene il Sindaco di Vicopisano, Matteo Ferrucci - che la ditta ha lavorato ogni giorno, festività incluse, e peraltro in condizioni particolarmente complicate, ovviamente in sicurezza, in sospensione, dovendo affrontare un problema ostico dopo l’altro, spesso non prevedibile, così come sono consapevole della professionalità dei tecnici della Provincia. Ma, al contempo, sono ben consapevole e sento, profondamente e incessantemente, la responsabilità delle attività commerciali in difficoltà, per i cui ristori ci siamo adoperati in ogni modo, in primis direttamente come Amministrazione, con un bando ad hoc, e, come ha detto il Presidente Angori, con la Regione, ricevendo aperture in merito, e con il Governo, che al momento non ha dato risposta alcuna. Sento la responsabilità di ogni cittadino e cittadina, di ogni persona costretta a macinare quotidianamente chilometri in più e a fare code per andare a lavoro, a prendere i figli a scuola, per qualsiasi cosa. Anche per loro la questione diventa un peso economico. Per questo chiedo fortemente un ulteriore impegno, da parte di tutti i soggetti coinvolti, al fine di ridurre il più possibile questo ritardo nella conclusione dei lavori”.

 


Sllo slittamento della riapertura del Ponte, ieri avevamo pubblicato il comunicato di Confcommercio. Molte altre le reazioni, della politica e delle associazioni di categoria, come Confesercenti:

“Sin dal mese di luglio, purtroppo in quel momento da soli, avevamo chiesto ristori per le aziende alle prese con la chiusura del Ponte della Botte ma soprattutto volevamo chiarezza sul cronoprogramma dei lavori e quindi sulla prevista riapertura. Nella riunione di oggi (venerdì 13 dicembre) una vera doccia fredda non avendo nessuna certezza sulla fine dei lavori e peggio ancora nessuna notizia sui ristori”.

Nelle parole di Cindy Del Tacca, presidente Area Monte Pisano di Confesercenti, tutta la delusione alla luce dell’incontro con il presidente della Provincia di Massimiliano Angori, i sindaci di Calcinaia, Cristiano Alderigi, e di Vicopisano, Matteo Ferrucci.

“Crediamo che la priorità in questo momento sia quella di indicare una data certa della fine dei lavori – insiste Del Tacca -, per togliere dalla totale incertezza le attività commerciali che da questa chiusura subiscono danni economici evidenti e quantificabili. E’ impensabile che una ditta che riceve soldi pubblici per un lavoro così strategico non sia in grado di stabilire una data di conclusione”.

Sulla questione ristori la conclusione della  presidente Area Monte Pisano di Confesercenti. “Crediamo che sui ristori non contino le belle intenzioni ma i fatti concreti. E ad oggi non c’è niente di nero su bianco né dagli enti locali né da Roma. Abbiamo un canale aperto con l’assessore Leoanardo Marras che speriamo in tempi rapidi ci porti a capire come le imprese possano ricevere un sostegno davvero vitale”.

 

Ha scritto il gruppo consiliare Vicopisano del Cambiamento (Roberto Orsolini, Marrica Villa Giobbi, Gian Matteo Giorgi, Mario Palmieri)

Durante la discussione in Consiglio Comunale sulla nostra mozione – inspiegabilmente respinta dalla maggioranza, nonostante fosse supportata da documentazione valida – avevamo espresso forti dubbi sulla possibilità che il Ponte della Botte potesse riaprire entro il 15 gennaio perché per contratto il fine lavori è previsto il 14 marzo 2025.
Come spesso accade, però, la minoranza viene accusata di disfattismo, allarmismo o di voler strumentalizzare politicamente la vicenda.

Inoltre mai abbiamo attribuito colpe agli operai che stanno lavorando senza sosta, anche nei giorni festivi, con dedizione e sacrificio. Allo stesso tempo, la sicurezza dei cittadini è per noi una priorità, e i lavori sul ponte erano assolutamente necessari.
Tuttavia, la loro gestione avrebbe dovuto essere pianificata in modo diverso per ridurre i disagi che oggi tutti stanno vivendo.

I fatti parlano da soli: siamo sconcertati nonché allibiti dalle dichiarazioni del presidente della provincia Angori noto esponente PD, che non ha saputo fornire alcuna certezza sulla data di riapertura del ponte della Botte.

Al sindaco di Vicopisano vogliamo dire che è inutile cercare di giustificarsi tramite video perché oggi le sue parole piovono come le lacrime del coccodrillo in quanto ha sempre sposato fino in fondo la linea della provincia.”

 

Ha scritto Matteo Bagnoli, consigliere provinciale di Fratelli d’Italia.

"Il presidente della Provincia ha finalmente ammesso che il Ponte della Botte non riaprirà il 15 gennaio, ma sarebbe stato più onesto e trasparente riconoscere già mesi fa i veri tempi di completamento dei lavori e assumersi le proprie responsabilità con un doveroso 'mea culpa'". Lo dichiara in una nota il consigliere provinciale di Fratelli d’Italia Matteo Bagnoli.

"Ci chiediamo come mai il presidente Angori continui con annunci e proclami poco realistici, alimentando false speranze e prendendo in giro cittadini e automobilisti che da troppo tempo sopportano enormi disagi”.

Sui ristori, il consigliere aggiunge: "Anche su questo fronte emerge una nota dolente. Se oggi le attività colpite potranno ricevere qualche indennizzo, è solo grazie a una mozione presentata dalla minoranza, tramite la consigliera Meini, in Consiglio regionale. La Provincia, quando pianifica interventi di questo tipo, deve considerare anche i danni accessori e prevedere misure adeguate per limitarli".

Secondo Bagnoli, i ritardi accumulati e l'assenza di una programmazione efficace dimostrano una gestione carente da parte dell'amministrazione provinciale. "I cittadini meritano rispetto e una comunicazione trasparente: la Provincia deve fornire immediatamente un cronoprogramma dettagliato e realistico sui tempi di conclusione dei lavori e sui motivi di questi continui slittamenti. Le promesse disattese non solo generano frustrazione, ma compromettono la fiducia nelle istituzioni. Pertanto, serve un cambio di passo immediato".

"Inoltre, ci preme ricordare che se non fosse stato per la nostra interrogazione discussa giovedì mattina, Angori avrebbe continuato a far finta di niente", conclude.

 

 

 

redazione.cascinanotizie