Esplosione alla raffineria Eni di Calenzano, un ferito grave a Cisanello
Escluso il rischio ambientale. 10 feriti, 3 dispersi, 2 persone trovate senza vita
AGGIORNAMENTO ORE 18.15 Il presidente Eugenio Giani si è complimentato con le strutture del Sistema sanitario regionale per la mobilitazione a seguito dell'esplosione dell'impianto Eni di Calenzano avvenuta stamattina.
"Sono orgoglioso di tutti le operatrici e gli operatori che, a tutti i livelli, oggi hanno dato una risposta immediata all'emergenza. Li ringrazio uno ad uno e ne sottolineo la professionalità e la prontezza nell'intervenire. È l'ennesima prova di un sistema che funziona e che ci rende fieri del nostro lavoro".
Preme evidenziare, di seguito, l'operato complessivo del sistema sanitario regionale.
La prima chiamata di soccorso indirizzata all’azienda Asl toscana centro è avvenuta alle ore 10:24 da parte della Centrale Unica di Risposta 112.
Sono stati subito attivati il 118 e le altre istituzioni coinvolte. Attivati i mezzi di soccorso e costituito il posto di comando avanzato in collaborazione con i Vigili del fuoco per coordinare i soccorsi.
In totale sono state trasferite:
• All’Ospedale di Careggi 6 persone di cui 4 attualmente in OBI stabili, 1 in situazione molto grave in trasferimento verso AOUP per ustioni estese, 1 ricoverato in sub intensiva con trauma cranico;
• Al Centro grandi ustioni AOUP un paziente con gravi ustioni;
• Al P.O. Santo Stefano di Prato 3 persone attualmente stabili in osservazione.
Oltre ai pazienti trasferiti stanno arrivando spontaneamente nei Pronto soccorso aziendali alcune persone di cui 7/8 accessi spontanei a Prato per lieve patologia traumatica dell’orecchio e alcuni accessi ad Empoli e Torregalli per traumi al rachide. Si tratta di persone che si trovavano in prossimità del luogo dell’evento.
Sono state attivate l’Igiene Pubblica e l’ARPAT che si immediatamente sono recate sul luogo dell’incidente e dai loro sopralluoghi sono giunti a queste prime deduzioni:
• In merito alla problematica legata alla dispersione dei fumi e di particelle potenzialmente nocivi, la stessa è rientrata una volta domato l’incendio e con essa è venuta meno la necessità di particolari precauzioni da parte dei cittadini (es. finestre chiuse o distanza dalla zona dell'evento).
• Dalle valutazioni emerse da ARPAT non emerge la necessità di proporre ai sindaci dei comuni interessati l’adozione di provvedimenti limitativi del consumo di prodotti agricoli locali. Saranno comunque effettuati accertamenti sui reflui ed eventuali problematiche di natura ambientale.
Le indagini sulle cause dell'incidente sono coordinate dalla Procura della Repubblica di Prato, che si è recata sul luogo, in collaborazione con i tecnici specializzati dell’Azienda. La dinamica e la ricostruzione delle cause è complessa e saranno necessari ulteriori accertamenti.
AGGIORNAMENTO ORE 17.40 Il presidente della repubblica Sergio Mattarella ha chiamato Eugenio Giani.
Ha scritto Regione Toscana.
“Il presidente della Repubblica mi ha tempestivamente chiamato per informarsi su quanto accaduto e per esprimere con parole molto umane solidarietà e vicinanza a coloro che sono stati colpiti dal gravissimo evento e ai familiari delle vittime”, spiega il presidente che questa mattina si è recato sul luogo dell’incidente.
Sin dai minuti immediatamente successivi all’esplosione, Giani ha seguito l’evolversi della situazione. L’intero sistema regionale, nell’ambito delle sue competenze e attribuzioni, ha contribuito alla macchina dei soccorsi e al monitoraggio degli sviluppi dell’emergenza.
In prima fila, il servizio sanitario regionale, che ha prontamente accolto i feriti. Mentre la sala operativa della protezione civile regionale ha partecipato al CCS, il Centro di coordinamento dei soccorsi, attivato e coordinato dalla Prefettura di Firenze come previsto nei casi di “incidente rilevante”. La protezione civile della Toscana ha anche messo a disposizione tre operatori, uno dei quali si è recato sul luogo dell’esplosione e gli altri due hanno raggiunto la sede della prefettura di Firenze.
Arpat ha svolto, con esito negativo, le indagini necessarie per verificare la presenza eccessiva di sostanze inquinanti nell’aria e nelle acque del reticolo idraulico limitrofo all’area interessata dall’incidente.
AGGIORNAMENTO ORE 16.25 il consiglio comunale di Pisa ha osservato un minuto di silenzio.
"In apertura dei lavori di questo pomeriggio della seduta odierna del Consiglio Comunale, dopo le parole del consigliere Francesco Auletta (Una Città in Comune), su proposta del consigliere Matteo Trapani (PD), tutti i consiglieri comunali hanno osservato un minuto di silenzio in segno di vicinanza con i familiari delle vittime e dei feriti di questa ennesima strage sul lavoro".
AGGIORNAMENTO ORE 16.10 ha scritto Luigi Pino (presidente Confapi Pisa e del Tirreno): “Un altro gravissimo incidente sul lavoro, che ci lascia sgomenti e ci spinge ad una riflessione profonda. Ogni vita persa in questo modo è una sconfitta per tutta la nostra comunità. Non possiamo più permetterci tragedie come questa. È essenziale che le istituzioni, insieme alle imprese, rafforzino gli sforzi per garantire una sicurezza sul lavoro sempre più concreta ed efficace, con investimenti nella formazione e nella prevenzione. Ci stringiamo alle famiglie delle vittime e dei feriti in questo momento di grande dolore”
AGGIORNAMENTO ORE 15.55 L'Arpat ha escluso rischi ambientali intorno all'area dell'esplosione.
"Di seguito la nota della nostra Agenzia per la Protezione Ambientale ARPAT.
Non ci sono rischi per la salute. Le concentrazioni in aria a livello del suolo a partire dalla conclusione delle operazioni di spegnimento sono da ritenersi trascurabili e la nube dell’incendio si è dispersa in quota in tempi relativamente brevi".
AGGIORNAMENTO ORE 15.50 "È una giornata terribile per la Toscana - ha scritto il presidente della Regione Toscana Eugenio Giani -. Sono qui sul posto a Calenzano ed esprimo profondo cordoglio alle famiglie delle vittime. L'intervento di tutto il sistema regionale della Toscana con i Vigili del Fuoco è stato immediato e tempestivo evitando la propagazione ad altri depositi. Ringrazio di cuore i nostri soccorritori sanitari sui mezzi e negli ospedali che si stanno prendendo cura dei feriti, il sistema di Protezione Civile Regionale attivato fin da subito, Vigili del Fuoco e Forze di Polizia per il grande lavoro di soccorso, spegnimento e ricerca dispersi".
AGGIORNAMENTO ORE 15.15 In corso le operazioni di ricerca dei dispersi con squadre della colonna mobile regionale e Vigili del Fuoco.
Al momento si contano 9 persone trasportate e ricoverate negli ospedali, 3 dispersi, 2 persone trovate senza vita.
Ennesima strage sul lavoro la mattina di lunedì 9 dicembre, ancora una volta in Toscana, dove intorno alle 10.20, l'area della raffineria Eni a Calenzano, in provincia di Firenze, è stata devastata da una forte esplosione.
Due i morti accertati alle ore 12.30 circa, otto i feriti, quattro i dispersi.
Allertato, come scritto dal presidente toscano Eugenio Giani, il sistema regionale di emergenza sanitaria.
Sul posto, al lavoro, Vigili del fuoco e forze dell'ordine.
Allertati tutti gli ospedali e pronto soccorso del territorio, compreso il Centro Grandi Ustioni di Cisanello a Pisa, dove è stato trasportato d'urgenza e ricoverato uno dei feriti.
"I Vigili del Fuoco - ha scritto Eugenio Giani - hanno domato le fiamme in modo da evitare la propagazione ai depositi vicini. In merito all'esplosione dello stabilimento di Calenzano, i tecnici della nostra Agenzia regionale per la protezione ambientale sono sul posto per valutare le potenziali ricadute degli inquinanti, inclusi eventuali effetti sui corsi d’acqua. L’incendio è stato contenuto rapidamente e la colonna di fumo si è alzata notevolmente a causa della differenza di temperatura tra i fumi e l’atmosfera".
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