Estate caldissima alla Biancoforno. AVS porta la vertenza in Parlamento

Politica
Calcinaia
Martedì, 29 Luglio 2025

Piu, Sinistra Italiana: “Grave repressione sindacale". L'onorevole Grimaldi (AVS): "Basta con la repressione e le intimidazioni"

La Biancoforno di Fornacette, realtà dolciaria leader di settore, torna al centro della bagarre politica a seguito della denuncia di Alleanza Verdi e Sinistra, circa una serie di comportamenti avuti dall'azienda (e ritenuti discriminatori ndr), nei confronti delle lavoratrici e dei lavoratori iscritti alla Cgil.

Tra le criticità segnalate: provvedimenti disciplinari mirati, l'utilizzo selettivo della cassa integrazione e pratiche che, secondo AVS, tenderebbero ad affossare l’attività sindacale interna all'azienda.

La questione sarà portata in Parlamento dal deputato Marco Grimaldi, vicecapogruppo di Alleanza Verdi e Sinistra, con la richiesta di un’informativa urgente alla Ministra del Lavoro.

 

Ha scritto Anna Piu, segretaria provinciale Sinistra Italiana Pisa.

Esprimiamo piena solidarietà alle lavoratrici e ai lavoratori della Biancoforno, oggetto di una vera e propria campagna di intimidazione e repressione antisindacale da parte dell’azienda.

Continuano ad arrivare provvedimenti disciplinari esclusivamente nei confronti delle iscritte e degli iscritti alla CGIL, a fronte di presunti errori che, se compiuti da chi non è organizzato, non portano ad alcuna sanzione. Undici contestazioni disciplinari, spesso pretestuose, e una sospensione cautelare poi revocata. Anche l’utilizzo della cassa integrazione risulta essere applicato in maniera discriminatoria, penalizzando chi rivendica diritti e tutele.

Siamo di fronte a un attacco grave alla libertà sindacale e alla dignità dei lavoratori. Turni comunicati all’ultimo momento, orari senza fine turno dichiarato, ferie imposte, uso distorto della cassa integrazione, investigatori privati, insulti e pressioni psicologiche: un quadro intollerabile che chiama in causa la responsabilità politica e istituzionale del governo.

Per questa ragione annunciamo che il nostro deputato di Alleanza Verdi e Sinistra Marco Grimaldi, Vicecapogruppo alla Camera, porterà la vicenda in aula, chiedendo un’informativa urgente alla Ministra del Lavoro Marina Calderone. Non è accettabile che in un Paese democratico si tollerino simili abusi, nel silenzio delle istituzioni.

Occorre dire basta. Basta repressione, basta intimidazioni. Le lavoratrici e i lavoratori della Biancoforno meritano rispetto, diritti, ascolto. Non saranno lasciati soli.”

Ha detto Marco Grimaldi: “Sono arrivati provvedimenti disciplinari ai lavoratori e alle lavoratrici della Biancoforno. Sono arrivati agli iscritti CGIL e non solo, con la differenza che i non iscritti al Sindacato non hanno avuto provvedimenti di sospensione a parità di errore.

Ben undici contestazioni, quasi sempre strumentali e prive di fondamento, alle quali si aggiunge la sospensione cautelare di una delegata, poi revocata con reintegro.

Un’operazione chiaramente condotta dall’azienda per reprimere il dissenso e indebolire la partecipazione e la rappresentanza sindacale.

Basta con la repressione e le intimidazioni, basta con l’abuso dei contratti interinali, con i turni non comunicati e le ferie sottratte, con gli investigatori privati alle calcagna delle dipendenti, con gli iscritti al sindacato in cassa integrazione quando all’interno dell’azienda ci sono lavoratori di cooperative che lavorano anche al posto loro e che fanno straordinari.

Qui gli unici che meritano contestazioni disciplinari sono i padroni”.

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redazione.cascinanotizie