Ex Asilo Coccapani, gli speculatori hanno fatto bene i loro Conti

Politica
PISA e Provincia
Domenica, 9 Novembre 2025

Un gioco di parole usate da Diritti in Comune per denunciare la speculazione immobiliare sull'ex Asilo venduto dal Comune a 675 mila euro e il privato che già lo vende a 3 milioni

 

Questo il comunicato stampa

Ex-Asilo Coccapani comprato a 670mila euro e già in vendita a più di 3 milioni: gli speculatori hanno fatto bene i loro Conti.
 
Il caso della vendita da parte della Giunta Conti dell’ex-asilo Coccapani è una speculazione da manuale che purtroppo avevamo denunciato più e più volte: i fatti ci danno ancora una volta ragione.
 
Solo qualche settimana fa il Comune ha ufficializzato la vendita per 670mila euro di questo immobile comunale composto da 2 piani, per un totale di 1.263 mq, con annesso un giardino: un esempio di architettura razionalista, soggetto a vincolo paesaggistico, che si trova nel cuore del centro cittadino, chiuso e lasciato in abbandono dal 2014 (come denunciamo da molti anni).
 
Ad acquistarlo è stata la società Giunat srls con sede a Pisa e che ha per oggetto la costruzione di edifici, residenziali e non. Su questa società è importante sottolineare che è attiva da meno di un anno e che ha un capitale sociale sottoscritto di appena 200 euro detenuto da un unico socio: Luca Meucci.
 
Ma neanche il tempo di metabolizzare la svendita che già si trovano online tutti gli annunci per la vendita di ben 5 appartamenti, alcuni di lusso, che verranno realizzati all’interno dell’ax-Asilo Coccapani: rispettivamente da 700 mila euro, 850 mila euro, 690 mila euro,  642 mila euro, e 424 mila euro.
 
Valore complessivo di partenza per le vendite delle nuove residenze: 3 milioni e 288 mila euro, 5 volte il prezzo a cui l’ha venduto il Comune. Una vicenda scandalosa su cui continueremo con ancora maggiore determinazione a fare tutti gli approfondimenti del caso per un edificio che da sempre era stato utilizzato per servizi pubblici.
 
Ancora una volta la Giunta Conti dimostra di considerare il patrimonio pubblico non come una risorsa, ma come un peso di cui liberarsi, alimentando così la speculazione nella nostra città quando, invece, l’obiettivo primario di ogni Comune dovrebbe essere la valorizzazione sociale del proprio patrimonio per rispondere ai bisogni della cittadinanza.

 

redazione.cascinanotizie