Ex-Cascinese (anche se quasi nessuno lo sa) alla ribalta su Raiuno

Cultura
Lunedì, 14 Novembre 2016

Ma allora non è vero che non si può fare “buona televisione”? Ma allora non è vero che la televisione debba essere per forza “spazzatura”? Ma allora non è vero che si potrebbe pagare il canone Rai per cose interessanti? La risposta a tutte queste domande l’ha data un ex-Cascinese che, sia pur Milanese di nascita e Toscano di adozione, fino a poco tempo fa aveva scelto il nostro comune per vivere. La persona in questione si chiama Stefano Bollani; questo nome non dirà nulla alla maggior parte dei 45.000 abitanti del comune di Cascina, anche se in realtà è un nome assai noto (anche a livelli internazionali) per gli amanti della musica.
Stefano, nella prima puntata del suo programma “L’importante è Avere un Piano”, andata in onda giovedì 10 novembre alle 23,35 su Raiuno, ha fatto vedere che la televisione non deve per forza essere fatta di “grandi fratelli”, di “isole dei famosi”, di “vite in diretta”, di “buon pomeriggi” e di “buone domeniche” ma, in modo calmo e pacato, ci possono essere programmi creativi ed ironici, che alternano “Buona Musica” (con la B e la M rigorosamente maiuscole) e “Dialoghi” (anche qui con la D maiuscola), senza scendere nel guazzabuglio degli inascoltabili litigi dove chi urla più forte e sovrasta la voce altrui, crede di avere sempre ragione.
Stefano al pianoforte, accompagnato da una “resident band” composta da Gabriele Evangelista al contrabbasso e da Jeff Ballard alla batteria, hanno creato il substrato musicale dove si sono inserite le magistrali performance di Francesco De Gregori prima, e di Fiorella Mannoia poi, senza parlare degli inserimenti a mo’ di incursore di Claudio Santamaria, che hanno dato un po’ di leggera ironia alla trasmissione.
Un musicista veramente particolare, scovato sul web, che ha sfoderato un’esibizione veramente particolare è stato poi Cameron Carpenter, con una “tastiera”, se così si vuol chiamare, ma che in realtà era un “aggeggio” autocostruito con cinque tastiere, centinaia e centinaia di registri e addirittura una tastiera come pavimento da suonare coi piedi (!).
Per concludere, e per  dare la buonanotte infine, la favola recitata da Valentina Cenni nel ruolo di “Fatina della Notte”.
Il tutto per 75 minuti che sono letteralmente volati.
Insomma, per chi si è perso la prima puntata, ce ne sono altre sei, a partire già dalla seconda in programma giovedì 17 alle 23,35.

 

luca.barboni