Fabio Poli chiede chiarimenti alla concessione data all'ampliamento della discarica del "Tiro a Segno"
Il Consigliere Comunale Socialista di progetto Cascina, Fabio Poli, chiede chiarimenti, attraverso un'interrogazione al Consiglio Comunale, sulle motivazioni che hanno portato l'attuale Giunta a dare l'assenso ad un nuovo ampliamento della discarica del "Tiro a Segno", riportiamo integralmente l'interrogazione inviata alla Presidente del Consiglio Comunale di Cascina, Elena Meini.
La discarica del “Tiro a Segno” già attiva dalla metà degli anni 60, come "campaccio”, e successivamente chiusa a seguito della costruzione dell'inceneritore di Ospedaletto è stata, negli anni, ripetutamente riaperta per far fronte alle esigenze di smaltimento rifiuti dell'area pisana e/o alle necessità di reperire le risorse per la messa in sicurezza (cedimenti del terreno e possibile inquinamento delle falde superficiali) e gestione post-mortem dell’impianto.
In data 01 giugno 2007 fra la Provincia di Pisa, il Comune di Cascina, l’ATO 3 e Ecofor Service, nel frattempo subentrata a Geofor, venne siglato un protocollo d’intesa per la riapertura della discarica, sempre per le motivazioni sopracitate ma, diversamente dal passato, in quell’occasione si fissava l’impegno di dar seguito alla realizzazione di un piano di recupero ambientale e paesaggistico dell’area.
Il 21/4/2010 la Provincia di Pisa autorizzava la coltivazione di un lotto ulteriore della discarica attraverso il conferimento di rifiuti non pericolosi a basso contenuto organico, (la motivazione di allora considerava quei rifiuti necessari per rimodellare la copertura) per 170.000 mc equivalenti a circa 255.000 t e per un tempo stimato pari a due anni.
Nel marzo 2011 il presidente di Ecofor Service in conferenza stampa, congiunta con il Sindaco di Cascina, annunciava: "entro due anni completeremo il processo e senza spendere un euro il comune di Cascina restituirà ai cittadini un’area risanata. Questa discarica rappresenta un’area di sofferenza ambientale insieme a quella della Deco industria". Aggiungeva, inoltre, "il comune di Cascina riceverà in funzione della cessione dei terreni che dell'impatto ambientale e del carico urbanistico che ne deriveranno un importo di 5.16 € per ogni tonnellata di rifiuto conferito "
Sia nei mesi immediatamente precedenti, che successivi alla predetta conferenza stampa, la Provincia di Pisa non solo prorogò i tempi di chiusura previsti ma, a più riprese, autorizzò una conversione della volumetria assentita destinandola non più al conferimento di rifiuti non pericolosi a basso contenuto organico ma allo smaltimento di rifiuti contenenti amianto.
In data 28 giugno 2016, la Regione Toscana, dopo aver ripreso le competenze in materia ambientale a seguito del riordino delle funzioni provinciali, decretava l’aggiornamento dell’Autorizzazione Integrata Ambientale (AIA) confermando un aumento del quantitativo di rifiuti da conferire che passavano da 170.000 mc iniziali a 210.000 mc e, quindi, da 255.000 t a 279.300 t. Contemporaneamente la vita residua del sito veniva prorogata di ulteriori sei mesi riconfermando, però, l’obbligo di mantenere morfologia e profili di progetto assentiti nel 2010.
Con istanza del 2 dicembre 2016 Ecofor Service ha avanzato, alla Regione Toscana, un ulteriore progetto chiedendo un nuovo ed ulteriore aumento delle volumetrie da conferire attraverso la sopraelevazione del colmo della discarica. La documentazione è stata contestualmente avanzata anche presso il Comune di Cascina che, in data 12 gennaio 2017, faceva pervenire il proprio contributo con il quale dava riscontro di conformità alle prescrizione del R.U. e, inoltre, esprimeva la propria posizione favorevole in quanto, gli impatti ambientali del progetto, risultavano poco significativi e le misure di mitigazione proposte condivisibili.
Con decreto n. 1940 del 23/02/2017 la Regione Toscana autorizzava, quindi, un ulteriore aumento volumetrico di 44.000 mc equivalenti a 58.520 t circa portando, conseguentemente, il volume complessivo della discarica a 254.000 mc corrispondenti a 337.820 t. Autorizzava, inoltre, una modifica sostanziale del tetto della discarica da 17,50 a 21,00 m oltre al rinvio della chiusura del sito.
il sottoscritto consigliere comunale Fabio POLI
interroga il Sindaco e la Giunta comunale
per conoscere:
- le motivazioni per cui gli ampliamenti, l’allungamento dei tempi e le modifiche relative alla tipologia di rifiuti conferiti, hanno costantemente disatteso il protocollo d’intesa iniziale;
- quali siano le motivazioni per cui è stato concesso anche l’ampliamento ultimo e se ciò è unicamente riconducibile alle maggiori entrate derivanti dallo smaltimento dell’amianto rispetto alle precedenti tipologie di rifiuto;
- se siano state effettuate le verifiche sui quantitativi conferiti e se sono stati versati i conseguenti corrispettivi;
- se sono state fornite le necessarie garanzie per la gestione post-mortem del sito;
- perchè non abbiano ritenuto di coinvolgere il consiglio comunale nei tempi utili visto che saranno apportate modifiche sostanziali sia per i maggiori volumi da conferire, sia per un aumento in altezza del corpo della discarica;
- che cosa intenda fare per dar vita, anche se in ritardo, ad un’azione partecipativa che coinvolga cittadini ed associazioni dal momento in cui, l’ampliamento accordato, rinvierà di cinque anni, salvo ulteriori proroghe, come già ripetutamente concesse in passato, la messa in sicurezza ed il recupero definitivo dell’area del “Tiro a Segno”.
Il Consigliere Comunale
Fabio Poli